Gli spettatori, invece di accomodarsi in platea, sono invitati a ‘condividere’ il palco con l’attore, entrano dal retro, si siedono comodamente e respirano l’arte a sipario chiuso. L’attore è a due passi, ogni espressione, ogni batter di ciglio, ogni piccolo gesto non è perso da alcuna distanza. E in quel silenzio rispettoso e partecipato diventano essi stessi ‘attori’ di un testo meraviglioso, dinanzi ad una scenografia fatta da tende nere e grosse corde arrotolate e sapientemente fermate al muro, che raccontano di quanti pannelli hanno fatto scorrere negli anni, quante storie, quanti copioni, quanti attori hanno osservato e agito dietro quelle quinte e quel sipario.