NATALE IN CASA CUPIELLO

Il Teatro Area Nord, sede di Teatri Associati di Napoli, si trova a Napoli nel quartiere di Piscinola. È una vera e propria officina produttiva, il luogo che ha visto nascere e crescere lo spettacolo. Una messinscena non convenzionale che vede un unico attore interagire con sette pupazzi realizzati dallo scenografo Tiziano Fario autore dell’intera scenografia e animati da un gruppo di manovratori costituito ad hoc per il progetto e coordinato da Irene Vecchia attraverso un laboratorio di formazione aperto ai giovani del territorio, svoltosi con il sostegno della Fondazione Campania dei Festival nell’ambito della rassegna “Quartieri di Vita” 2020. Lo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, rivive e fa rivivere quel “Natale” che ci accompagna da 90 anni.
IL TARTUFO

Il teatro di Molière fa sorridere: ma la critica che egli muove al suo tempo, e soprattutto alla religione del suo tempo, è serissima, e anticipa prese di posizione che, con maggiore sistematicità, saranno sviluppate dai filosofi del Settecento. L’opera narra la storia di Tartufo, astuto impostore che, fingendosi un uomo pio dedito a Dio e al prossimo, cerca di raggirare il ricco Orgone per sposarne la figlia Marianna e impossessarsi dei suoi beni.Irriverente e beffardo, il testo di Molière non solo rappresenta un irresistibile atto d’accusa contro il perbenismo e la falsità che permeava la società e le corti del suo tempo, ma costituisce ancora oggi un’irraggiungibile satira dell’ipocrisia umana, tanto è vero che da questa commedia deriva il sostantivo tartufismo, ovvero un comportamento da ipocrita. La messa in scena esalta la comicità dell’impostore. I protagonisti della commedia trascineranno lo spettatore in un vorticoso e sempre più delirante susseguirsi di gag comiche, in cui l’inquietudine, l’amore, la gelosia, la disperazione, l’invidia (e molto altro) si alterneranno destabilizzando e muovendo a loro piacimento i malcapitati personaggi descritti magistralmente dal grande maestro.
LA FISICA CHE CI PIACE

Un “one man show” tratto dagli argomenti del libro “La fisica che ci piace” con protagonista la fisica messa al centro del palco dal prof più celebre del web: il pubblico viene catturato così dalla bellezza delle leggi della natura, raccontate alla maniera del prof che non perde occasione per interrogare gli spettatori che si trasformano così in studenti curiosi. Al termine dello show è previsto l’incontro con il pubblico per selfie e firma copie del libro.
GIOCATTOLI

Due giocattoli abitano la cameretta di Pierpaolo ed Annalisa, due ex bambini ormai adulti che da tempo hanno lasciato la casa dei genitori. Sono lì da anni, abbandonati tra altri giocattoli rotti ma nonostante non abbiano più un ruolo nella vita di quei bambini, sono abituati a quella stanza, a quegli spazi dove hanno sempre “vissuto”. Quando i padroni di casa dormono o sono fuori, possono animarsi e vivere quei momenti ricordando le avventure del loro periodo migliore. Lei è Bettina, una bambola di poco valore comprata in un discount, l’altro invece, è Pegasus un pezzo da collezione che rappresenta uno dei supereroi della famosa serie di cartoni animati giapponesi “I cavalieri dello zodiaco” ed ha, nei confronti della bambola, un atteggiamento di supremazia che via via lei sgonfierà, scoprendo le sue fragilità nascoste dall’armatura che indossa. Lui, nelle sue vesti da guerriero è stato protagonista di lotte contro altri bambolotti su cui l’aveva sempre vinta o, nelle gesta più ardite, contro lumache e millepiedi. Giochi da “maschietto” nelle innocenti mani di Pierpaolo che lo muoveva in queste imprese così tanto ingenue come lo sono di solito quelle dei bambini fino all’adolescenza. Lei invece, vittima di sciampi e bagnetti giornalieri, ma soprattutto spettatrice o protagonista di giochi più maliziosi tra bambole e bambolotti organizzati da Annalisa che precocemente desiderava sentirsi donna. Dai racconti dei due, emerge così, l’inesperienza di lui e la scaltrezza di lei che gli farà scoprire un mondo a lui sconosciuto. Ma succede un giorno che quella camera che per anni è stata il loro cosmo, dovrà essere smantellata per far spazio ad un nuovo arredamento. I due giocattoli, terrorizzati di dover essere gettati in una discarica e non rivedersi più, si alleano per salvarsi da quella fine disastrosa. Ma come ogni vecchio giocattolo, forse la loro sorte è segnata
NON TUTTI SANNO CHE…

Un racconto, un viaggio, una scoperta, che porta a visitare i meandri complessi, colorati e inaspettati della creazione artistica: come si arriva a decidere che una cosa vada bene piuttosto che un’altra? come si arriva a dire, “Ecco!!”? Come si inventa, e cosa si combina per arrivare a uno spettacolo compiuto, pronto da presentare al pubblico?Ecco a voi un dietro “le quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti di vista, solitamente nascosti.In una versione speciale, creata appositamente per questa speciale occasione per Bisceglie, Non Tutti Sanno Che… esplorerà le nuove frontiere dell’acrobatica e del nouveau cirque, per una danza che spicca il volo, tra acrobatiche che ricercano la poesia.
ANIMA MUNDI
Storie d’amore, legami, emotività. Queste le parole-chiave con le quali tre danzatori raccontano frammenti della loro personale vita amorosa mettendosi a nudo con il pubblico. Raccontando frammenti della loro reale vita amorosa creano uno spazio intimo di condivisione con il pubblico che diventa parte integrante di questo enorme contenitore che è l’Anima Mundi, l’anima del mondo. Spazio che diventa digitale con la creazione di una community virtuale alla quale il pubblico può accedere tramite un qr code contenente un link dove chiunque voglia anche in maniera totalmente anonima può lasciare un pensiero, raccontare la propria storia o semplicemente un’immagine. Attraverso i danzatori gli spettatori hanno la possibilità di immedesimarsi in ogni racconto che seppur molto personale sicuramente avrà qualcosa in comune con ognuno di noi, lasciandoli liberi di trovare la propria personale interpretazione sul mettersi a nudo davanti agli altri. Storie d’amore, legami, emotività. Queste le parole-chiave con le quali tre danzatori raccontano frammenti della loro personale vita amorosa mettendosi a nudo con il pubblico. Raccontando frammenti della loro reale vita amorosa creano uno spazio intimo di condivisione con il pubblico che diventa parte integrante di questo enorme contenitore che è l’Anima Mundi, l’anima del mondo. Spazio che diventa digitale con la creazione di una community virtuale alla quale il pubblico può accedere tramite un qr code contenente un link dove chiunque voglia anche in maniera totalmente anonima può lasciare un pensiero, raccontare la propria storia o semplicemente un’immagine. Attraverso i danzatori gli spettatori hanno la possibilità di immedesimarsi in ogni racconto che seppur molto personale sicuramente avrà qualcosa in comune con ognuno di noi, lasciandoli liberi di trovare la propria personale interpretazione sul mettersi a nudo davanti agli altri.
IL GRAN VENTRILOQUINI

Lo spettacolo è frutto di una ricerca decennale nell’ambito della vocalità. Dopo studi di canto, beat box e rumorismo, Max Pederzoli ha trovato nel ventriloquismo il linguaggio perfetto per unire la sua passione per la ricerca vocale al teatro di figura e alla magia. In scena sarà raccontata la storia del gran Ventriloquini, un artista in decadenza capace solo di raccontare brutte barzellette, che grazie allo stimolo dei suoi pupazzi riuscirà a rinnovarsi e a stare al passo coi tempi. Una produzione neo-classica in cui il virtuosismo si accompagna alla risata e diventa un veicolo per parlare dell’amicizia e dell’importanza del dialogo democratico all’interno di un gruppo.
SLIPS INSIDE

Due clown, letteralmente messi a nudo, ovvero con indosso soltanto dei buffi mutandoni, si sfidano in un’esilarante gara di salti mortali sbagliati ed equilibrismo surreale. Una successione inesauribile di sketch tanto improbabili quanto spassosi, nei quali l’insolito e l’imprevisto sono di casa. Irriverenti, mordaci, stralunati ed atletici, gli Okidok sono un duo belga considerato fra i più interessanti esponenti della nuova clownerie internazionale. Slips inside è il loro spettacolo long seller, applaudito ad Anversa come ad Avignone, a Londra come a Melbourne. Un tour de force di gioiosa spudoratezza, nel quale al minimalismo di trucco e costumi corrisponde il massimo possibile di risate.
TRANSBALCANICA

In occasione della cerimonia di illuminazione dell’albero di Natale, uno spettacolo itinerante di grande impatto visivo e musicale. Trampolisti, acrobati, rouecyr, bolle, fuoco e musiche della Bandarisciò. La carovana sfila per le vie e le strade amalgamandosi continuamente alla realtà che la ospita, coinvolgendo i passanti e rendendoli parte integrante dello spettacolo. Lo spirito nomade e migrante caratterizza la parata e le storie e le poesie ne sottolineano il fascino. Teatro di strada, nella strada, con la gente!
MOUN

Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con un atto disperato decidono di abbandonare al mare l’unica figlia, nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una possibilità di salvezza. Moun attraversa l’oceano dentro una scatola di bambù e arriva “al di là” del mare, dove su una spiaggia un’altra coppia la trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun cresce così in una famiglia che la ama, circondata da fratelli e sorelle.Arriva però il giorno in cui le sono rivelate le sue vere origini e Moun si trova a fare i conti con la propria storia. Dopo tanto soffrire Moun capisce che “anche dall’altro lato dell’oceano l’amavano”, e per regolare i conti con il suo passato decide di compiere un simbolico ritorno al paese natale. Affida al mare quello che di quel luogo possiede: la scatola di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha amato nei suoi anni d’infanzia, ricordi di un “tempo dell’innocenza” in cui lei ignorava le sue radici. La scatola di bambù, che i genitori di Moun stringevano “contro il cuore” all’inizio del suo lungo viaggio, farà così ritorno a casa, dopo che Moun l’avrà anche lei stretta per l’ultima volta “contro il suo cuore.”Moun è una storia che nonostante tratti temi forti come l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di sé, trasmette un senso di grande serenità. La sua forza consiste proprio nel contrastotra la gravità dei temi trattati e la grande leggerezza con cui sono enunciati. Questa leggerezza poetica è resa sulla scena da immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati, e da ritmi calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che informa tutta l’azione scenica e anche la recitazione.