BAR FELICIDAD

Due storie corrono su due binari paralleli a in direzioni temporali invertite. I genitori di Mike hanno appena appreso una terribile notizia: durante una gita scolastica a Barcellona il ragazzo si sarebbe lanciato dal terzo piano dell’Hotel Plaza del Sol. Partono così subito per Barcellona. Contemporaneamente gli amici di Mike non prestano molta attenzione all’accaduto. Storditi dall’ebbrezza della libertà festeggiano nel bar Felicidad di Barcellona. Lo spettacolo dunque alza il sipario su uno spaccato incandescente e prezioso degli adolescenti del nostro tempo. Sul loro mondo talvolta cinico ed irriguardoso non lasciando però in ombra le responsabilità dei genitori. Al centro della vicenda una storia d’amore, tra Mike ed Angelo. Un amore tenero, primaverile, sconcertante per molti versi, violentato dall’ottusità prepotente dei loro amici bulli

PUZZLE

Nel centenario della nascita di Italo Calvino, un lavoro ispirato e mosso dal “Maestro della Modernità”. Un labirinto di voci, narrazioni in danza che si incontrano, incastrano, scontrano, accompagnano.  Ogni volta raccontano una relazione nuova, una storia particolare, ogni commistione crea un’alchimia nuova, una storia speciale e unica. Cogliendo ispirazione dai lavori di Calvino, Puzzle è come l’incontro al Castello dei Destini Incrociati, come la condivisione nella Taverna: una serie di racconti specifici e personali, che traggono spunto dallo stesso numero finito di elementi, per moltiplicarsi in infinite storie nuove e differenti. A ognuno, la propria voce; a ogni spettatore la propria interpretazione. Italo Calvino ci regala uno spunto infinito, un rebus, un enigma che sfida ogni lettore a un esercizio di consapevolezza attivo e propositivo. Puzzle accoglie la sfida e riporta le domande al corpo, al movimento, all’incontro, all’incastro con l’altro.

IL COMPLEANNO (The Birthday Party)

Il Compleanno è stato messo in scena per la prima volta il 28 aprile 1958 all’Arts Theatre di Cambridge e diretta da Peter Wood, è una delle pièce più apprezzate e rappresentate di Harold Pinter che la scrisse a soli 27 anni, influenzato dal teatro dell’assurdo di Samuel Beckett e dalla lettura del Processo di Franz Kafka, di cui lo stesso Pinter realizzò nel 1993 una sceneggiatura cinematografica.La vicenda di Compleanno parte da una situazione apparentemente innocua per poi sfociare nell’inverosimile per via dei suoi personaggi. Individui paurosi, isolati dal mondo in uno spazio ristretto, infelici ma al sicuro. Fintanto ché non arriva qualcosa o qualcuno, a scuotere il loro pertugio e a rappresentare una minaccia, un teatro che mette in scena individui soffocati dalla repressione, spesso neanche consapevoli della loro condizione, anzi convinti di essere in effetti uomini totalmente liberi.Peter Stein riprende dopo la sua fortunata edizione di RITORNO A CASA il suo personale viaggio nella straordinaria drammaturgia pinteriana e lo fa ancora con un testo giovanile del grande autore inglese e ancora con una cosiddetta “commedia della minaccia”, ovvero una commedia dall’inizio apparentemente normale che evolve in situazioni assurde, ostili o minacciose. In scena alcuni dei suoi attori più “fedeli” come Maddalena Crippa, Alessandro Averone e Gianluigi Fogacci .

CANTO LA STORIA DELL’ASTUTO ULISSE

« Andiamo a fare un viaggio nella terra dei Giganti? Volete imparare dalla Maga Circe gli ingredienti per fare la pozione magica che trasforma gli uomini in animali? Sapete come si chiama l’indovino cieco che prevede il futuro? Sapete dove possiamo trovare Tiresia? Avete mai sentito il famoso canto delle Sirene? Lo vorreste sentire? Sapete quanti piedi ha il drago Scilla? Dodici! E quante teste? Sei!! » Flavio Albanese inizia così il suo viaggio nel mondo di Ulisse, invitando gli spettatori ad “entrare” nell’Odissea e nel suo immaginario, popolato da Eroi, Dei, creature magiche e suoni.Protagonista dello spettacolo è la parola in prosa e in versi che alternata ai canti suggestivi del quartetto vocale Faraualla, che da anni si impegna nella ricerca della musica etnica e dell’uso della voce come “strumento”, darà vita e corpo al nostro viaggio nel mito.Alterneremo dunque la tecnica di narrazione ad alcuni dei più famosi versi dell’odissea in un continuo gioco di ritmi e di canti capaci di spostare l’attenzione del pubblico dal passato al presente in un vortice che ci permetterà di incontrare Atena, Polifemo, Circe, Scilla e Cariddi, Tiresia…fino alla morte di Antinoo e risvegliarci in platea con la sensazione di aver parlato con Ulisse in persona.Attraverso il racconto i canti e la tecnica della recitazione in versi le suggestioni di questo viaggio mitologico si fondono in una sintesi originale in cui emergono con forza le radici culturali del mito e la sua dimensione contemporanea.

GLI EROI DI VIA FANI

Gli eroi di Via Fani. I cinque agenti della scorta di Aldo Moro: chi erano e perché vivono ancora. Il 16 marzo 1978, in via Fani, a Roma, le Brigate rosse rapirono Aldo Moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, due carabinieri e tre poliziotti. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono incentrate sulle figure dei terroristi, a cui sono stati dedicati articoli, libri, dibattiti e interviste, mentre le vittime venivano trascurate se non del tutto dimenticate. Lo storico Filippo Boni ha sentito il bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello Stato e per farlo è andato nei luoghi in cui vivevano, a parlare con le persone che li avevano amati e conosciuti: genitori, figli, fratelli, fidanzate a cui il terrorismo ha impedito di sposare l’uomo che amavano. Il giornalista Filippo Boni ha raccolto le toccanti storie di vite umili ma piene di sogni e di affetti, restituendo così verità e memoria a quei corpi prima trucidati e poi dimenticati e al tempo stesso componendo uno straordinario affresco di un’Italia semplice e vera, che resistendo alle atrocità della storia si ostina a guardare al futuro. Questa trasposizione teatrale vuole rendere omaggio a quei cinque eroi al fine di raccontare la grande storia attraverso le microstorie di chi nella sua normalità inconsapevolmente ha svolto un ruolo determinante per l’evolversi degli eventi. È un viaggio per vivere le emozioni, le paure, i sogni di chi senza saperlo aveva un appuntamento con la morte. È un pretesto per parlare di legalità e lotta alla mafia, lì dove ci sembra un concetto così lontano quando invece è a un passo da noi. È un momento per ricordare quanto il teatro sappia essere vicino alla vita, raccontando la cronaca, tramandando la storia, educando al pensiero e alla consapevolezza per alimentare la speranza in un presente più cosciente e un futuro migliore.

PALMINA

Raccontare la verità, gridarla, senza fraintendimenti. Questo è lo scopo che Giovanni Gentile e Barbara Grilli, rispettivamente autore/regista e attrice, si prefiggono in questo spettacolo. Sessanta minuti di un monologo complicato, forte, doloroso, recitato ad un ritmo intensissimo, da cui lo spettatore risulta rapito, catapultato in un’altra epoca, immobile sulle sedie.Si ripercorrono le tappe della tragedia umana e giudiziaria di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese uccisa nel 1981 e che sembra, ancora oggi, un peso per questa regione. Una storia che ancora si sussurra, che non si può ancora urlare e definire conclusa oggi, a 35 anni dai fatti.

ECHI DALL’AMERICA LATINA

ProgrammaJorge CardosoMilonga Astor PiazzollaAdios noninoLo que vendra’Primavera portena (arr. G.Lubello) Ernesto NazarethOdeonApanhai te cavaquinho Sérgio AssadPinoteRecife dos coiras Edmundo Vasquezdalla suite populaireEntradaZambaChacarera Mario BarbieriDe vuelta y media (arr. G.Lubello) Eduardo FernandezEl diablo suelto (arr. G.Lubello) Ignacio FigueredoLos caujaritos (arr. G.Lubello) Riccardo Calogiuri, chitarristaNasce a Lecce nel 1990, comincia lo studio della chitarra all’età di cinque anni con il Maestro Gabriella Lubello sotto la guida della quale si diploma nel 2008 presso il conservatorio “N. Piccinni” di Bari con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Nel 2012 consegue la laurea di secondo livello in Discipline Musicali presso lo stesso conservatorio con la votazione di centodieci e lode. Nel 2015 si perfeziona con il Maestro Lorenzo Micheli presso il conservatorio di Lugano in Svizzera. Sin da subito rivela grande attitudine per lo studio della chitarra, confermata nel tempo da prestigiosi premi vinti e apprezzamenti da parte di insigni artisti di fama mondiale.Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero che lo ha portato ad esibirsi anche nell’ambito dell’International guitarfestival of Great Britain, nel prestigioso festival Andrès Segovia di Madrid e a Malibù-USA. Nel febbraio 2005 ha eseguito con orchestra presso il teatro Paisiello di Lecce la “fantasia para un gentilhombre” di J.Rodrigo con grande successo di pubblico e critica.Nel 2010 viene insignito col premio “chitarra d’oro” presso il XV Convegno Internazionale di chitarra di Alessandria,come giovane promessa. E’ vincitore di 20 primi premi in concorsi nazionali e di 7 primi premi in concorsi internazonali, tra cui spiccano il primo premio nel Concorso Internazionale “M. Quintieri” nel 2015 e nel 2009 primo premio nei Concorsi Internazionali “A. Diaz”(Venezuela), Gargnano e Fiuggi. Vanta un 2°posto al Pujol di Sassari nel 2008 e a Veria(Grecia) nel 2012 ed un 3°posto all’Andrès Segovia di Linares(Spagna) nel 2009, al Julian Arcas di Almeria (Spagna) nel 2010 e allo Stefano Strata di Pisa nel 2012. Gabriella Lubello, chitarristaSi è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce, sotto la guida del M° Etta Zaccaria. Dopo il diploma ha approfondito lo studio per alcuni anni con il M° Roberto Lambo docente presso il Conservatorio di Musica di Bari. Ha frequentato numerosi corsi di perfezionamento chitarristico con i maestri Oscar Ghiglia, Alirio Diaz, Alberto Ponce, Leo Brouwer, Peter Van der Staak, Neil Smith, ha inoltre seguito un corso annuale di liuto e chitarra barocca con il M° Franco Pavan , ottenendo sempre diplomi di merito.E’ vincitrice di numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali e svolge attività concertistica in Italia e all’estero come solista ed in varie formazioni cameristiche. Ha collaborato con l’orchestra dell’I.C.O (ex orchestra sinfonica provinciale di Lecce), in qualità di chitarrista di palcoscenico, alla realizzazione dell’opera “FALSTAFF” della quale è stato inciso un CD live per la casa discografica Kicco Classic. Ha partecipato ad importanti trasmissioni televisive nazionali tra cui “30ore per la vita” trasmesso in diretta da Canale 5 dallo stadio Cybali di Catania.E’ docente di chitarra classica nelle scuole medie statali e nei licei ad indirizzo musicale. Ha ideato e realizzato molteplici attività distinguendosi per la sua grande professionalità ed affermandosi come chitarrista, organizzatrice, insegnante, persona.In venti anni di insegnamento si è guadagnata la reputazione di ottima pedagoga nel campo dell’insegnamento chitarristico, i suoi studenti infatti sono generalmente vincitori di primi premi in concorsi nazionali ed internazionali.Viene inoltre regolarmente invitata a far parte delle giurie di concorsi nazionali ed internazionali e a tenere masterclasses in Italia e all’estero.

ProgrammaA suite for Ennio MorriconeMalenaIl deserto del SaharaMissionPer qualche dollaro in piùIl buono. Il brutto, il cattivoPer un pugno di dollariC’era una volta il WestLa leggenda del pianista sull’oceano Elmer Bernstein soundtracksLa grande fugaI magnifici 7 Epic moment with Hans ZimmerIl GladiatorePirati dei Caraibi A tribute to John WilliamsGuerre StellariLo SqualoSupermanHarry PotterIndiana JonesE.T. Orchestra Ico Magna GreciaL’Orchestra Ico della Magna Grecia è una istituzione no profit. E’ nata nel 1993 con l’intento precipuo di svolgere un’attività prevalentemente culturale (musicale nello specifico), senza tralasciare l’impegno verso i giovani, le collaborazioni con le scuole di ogni ordine e grado, il sociale nelle diverse forme di solidarietà.L’Orchestra Ico della Magna Grecia realizza circa n° 90 concerti all’anno; oltre all’attività istituzionale, ha saputo creare occasioni di fruizione con grandi nomi, è costantemente impegnata in tournée nelle altre regioni d’Italia ed all’estero, ha creato un indotto lavorativo nel campo della cultura con una relativa ricaduta occupazionale (dai services costantemente impegnati al personale amministrativo e tecnico, oltre ai professori d’orchestra). Dopo i primi dieci anni di attività e dopo aver posto le basi per rispondere in maniera positiva ai difficili parametri imposti dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha ottenuto, come previsto dalla Legge 800 del 1967, il riconoscimento di I.C.O. (Istituzione Concertistica Orchestrale): è divenuta una delle tredici orchestre statali d’Italia. Giuseppe Salatino, direttoreInizia il suo percorso musicale all’età di sette anni con lo studio del Clarinetto e del Pianoforte. Dopo gli studi di Fisica, si diploma in Musica Elettronica con massimo dei voti e la lode e in Musica e Nuove Tecnologie con massimo dei voti, lode e menzione presso il conservatorio N. Piccinni di Bari sotto la guida di Francesco Scagliola (specializzandosi inoltre ai corsi di Agostino Di Scipio ed Alvise Vidolin) e in Direzione d’Orchestra con massimo dei voti, lode e menzione presso il conservatorio E. R. Duni di Matera sotto la guida di Daniele Belardinelli (specializzandosi inoltre ai corsi di Nicola Samale, Maurizio Billi, Aldo Ceccatto, Dejan Pavlov, Ovidiu Balan).A seguito di una lunga serie di concerti sinfonici come direttore d’orchestra in ambito europeo, il forte interesse verso i nuovi linguaggi lo porta a confrontarsi con la direzione di partiture di autori contemporanei come Giovanni Tamborrino (premio della critica musicale “Franco Abbiati” 2013) con diverse prime esecuzioni assolute e di Georg Friedrich Haas del quale ha diretto la prima esecuzione assoluta dell’opera “Musiche per Matera” vincitrice del premio Abbiati 2020 come migliore “Novità per l’Italia” del 2019 (commissione Fondazione Matera 2019, Ed. Ricordi).Come artista intermediale e grazie alle esperienze maturate nei suoi percorsi di ricerca ha ideato “Super Corpore” un progetto di physical computing (recentemente candidato a brevetto per invenzione industriale presso l’Ufficio Italiano Brevetti del MISE) con la creazione di uno strumento interattivo capace di manipolare suono, video ed immagini in tempo reale utilizzando i movimenti di un performer. Con processi che attingono alle tradizioni della composizione algoritmica e delle performance d’avanguardia è in grado di creare sistemi concettuali e installazioni di sound art che coinvolgono trasversalmente discipline extra-musicali come l’interaction design, l’elettronica, l’informatica, la psicoacustica e le arti visive.Autore di diversi progetti editoriali e discografici legati alla didattica ed al suo percorso di ricerca, è direttore artistico in diverse istituzioni e concorsi nazionali ed internazionali, è consulente musicale e direttore dell’Orchestra ICO della Magna Grecia. E’ stato docente di elettroacustica presso il conservatorio G. Puccini della Spezia e ad oggi è docente di composizione musicale elettroacustica presso il conservatorio E. R. Duni di Matera.

SALOTTO MUSICALE NELL’EUROPA DEL ‘700

ProgrammaAntonio Bartolomeo BruniDai Sei Duo per violino e viola dedicati a Monsieur De Zimmermann Duetto IV in Do magg. op.2Allegro brillante – Rondeau Duetto VI in Re magg. op.2Andantino – Rondeau Giuseppe Maria CambiniDuo n. 2 in Sol magg. – Libro V dai Sei nuovi Duo Concertanti per violino e violaAllegro – Allegretto Wolfgang Amadeus MozartDuo in Sol magg.KV 423Allegro – Adagio – Rondeau allegro Maurizio Cadossi, violinistaDiplomato in Violino nel 1985 (Conservatorio di Parma) e in Violino barocco nel 2000 (Civica Scuola di Musica di Milano), ha studiato tra gli altri con Donella Terenzio, Henryk Szeryng (Conservatorio di Ginevra), Renato Zanettovich (Scuola di Musica di Fiesole), Elisa Pegreffi, Franco Rossi, Dario De Rosa, Giuliano Carmignola.Vincitore del concorso nazionale per titoli ed esami, dal 1994 è docente di Musica d’insieme per strumenti ad arco, prima al Conservatorio di Potenza, ora a quello di Alessandria. Attivo camerista, si è esibito in tutta Italia e all’estero (Lugano, New York, Nizza, Praga, Santiago de Compostela, Vienna, Washington…) collaborando anche con numerose orchestre da camera (tour in Europa, USA, Messico, Giappone). Primo violino solista dell’Accademia Strumentale Italiana, è fondatore dell’ensemble Orfei Farnesiani, specializzato nella ricerca e interpretazione del repertorio lombardo‐emiliano del Sei‐Settecento. Incisioni filologiche di musiche tra Seicento e Ottocento di D’Alay, Valentini, Laurenti, Paër, Giuliani, Hummel, per le etichette Tactus, Bongiovanni e Guala. Claudio Gilio, violistaDiplomatosi presso il Conservatorio di Torino, oggi è Presidente, Direttore artistico, ‘prima viola’ e ‘viola solista’ dell’Orchestra Sinfonica di Savona, Direttore e docente appassionato dell’Accademia Musicale di Savona Ferrato-Cilea. Propone nuove timbriche volute, costruite e ricercate attingendo tra barocco pop e jazz. Bazzicando nei locali ‘alternativi’ di mezzo mondo, è in Italia che ha collaborato con alcuni ‘grandi’ della musica, fra i quali S.Celibidache, C.M.Giulini, F.Gulli, G.Garbarino, P.Conte, F.Ferrari, G.Coscia. Un violista al contrario dunque, talmente fuori dal comune da aver suscitato l’interesse della neuroscienza cognitiva.Dal ‘89 è docente di musica da camera presso la Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo, nei due anni successivi, è responsabile della sezione archi e coordinatore della programmazione didattica. Dal ‘97 è coordinatore artistico e violista dell’Ensemble Garbarino, “Uno dei gruppi che più hanno segnato la storia musicale del nostro tempo”. Ha anche collaborato come ‘prima viola’ con l’Orchestra dei Filarmonici di Torino.Pur essendo violista di formazione classica, ha acquisito, studiato, maturato esperienze crossover frequentando locali alternativi di NY o musicisti di strada a Place des Vosges piuttosto che quelli nelle metropolitane, ma ha anche osservato da vicino i grandi della musica colta.Dal 2004 assume la carica di direttore generale presso l’Accademia del Teatro di Cagli, accademia internazionale di perfezionamento lirico con sedi a Cagli e New York.

PRIMAVERA IN CLASSICA

Programma:W.A.MozartSonata per violino e pianoforte in sol maggioreK 301/293aAllegro con spiritoAllegro Çesk ZadejaSonata per violino e pianoforteModeratoAllegro Marij KogojAndante per violino e pianoforte L.V.Beethoven Sonata per violino e pianoforte n. 5 “ Primavera” op. 24AllegroAdagio molto espressivoScherzo, allegro moltoRondo, allegro ma non troppo Nevila Kalaja Herczegh, violinistaNata a Durazzo (Albania). Ha iniziato a studiare violino all’età di sei anni. Dopo aver studiato al Liceo di Durazzo, sotto la guida del prof. V. Papa, ha proseguito lo studio del violino presso l’Accademia delle Arti di Tirana con il prof. R.Peku.Nel 2004 si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio della Valle d`Aosta (Italia) e partecipa a vari corsi di specializzazione con M.Quarta, T.Major, E.Groppo.Dal 2003 al 2009 è entrata a far parte dell’Orchestra Sinfonica di Aosta-Italia. Si è esibita più volte come solista con l’Orchestra “Aleksander Moisiu” – Durazzo, “Orchestra of Arts Academy” – Tirana e con l’ensemble “Seasons”, da lei fondato nel 2002 con i membri dell’Accademia d’Arte di Tirana, sotto la direzione di E.Siffert,E.Dizdari,A.Crastolla,L.Condina.Si è esibita con i musicisti più attivi dell’Albania: M. Rexha, A.Prosi,A.Llozi,P.Guralumi,G.Bulçari e con musicisti ospiti in diversi ensemble di musica da camera come,Gustav Mahler klavier quartet,Wiener Kammersymphonie Quintet,W.David,G.Wallisch,W.Panhofer,ecc.Dal 2006 è direttrice artistica del Festival Internazionale di Musica da Camera di Durazzo, Albania.Nel 2012 le viene conferito il titolo di “Membro Honoris ad Vitam” dal Centro Culturale Artistico Letterario-Città di Brindisi, per il contributo che ha dato sugli sviluppi culturali tra i due Paesi. Dall’anno 2011 – 2014 è Direttrice del Liceo Artistico “Jan Kukuzeli” di Durazzo e Consulente per l’Educazione e la Cultura presso il Comune di Durazzo.Dà anche il suo contributo come professoressa di violino, attualmente, all’Università delle Arti di Tirana. Merita Rexha Tershana, pianistaAmpiamente considerata dalla critica, dai media e dal pubblico come una delle artiste più predominanti e attive nei territori albanesi, Merita Rexha Tërshana continua una lunga carriera ricca di successi nazionali con un ampio coinvolgimento nell’apprezzamento della musica classica. Vincitore di un numero impressionante di premi nazionali, in particolare Performer of the Year al Contemporary Albanian Music Festival (1996) assegnato da un compositore francese G.Boeuf ha guidato la giuria, Performer of the Year al Kult Award (2010, 2016) dopo essere stato nominato per 6 anni consecutivi.Nata a Tirana, inizia il suo percorso alla giovane età di 6 anni presso la scuola “Kongresi Përmetit”, passando al liceo artistico “Jordan Misja” sotto la guida di Nadjezhda Porodini proseguendo la scuola secondaria. Laureata presso l’Università delle Arti di Tirana come parte della classe del Prof. Margarita Kristidhi, intraprende numerosi corsi post-laurea in Germania da acclamati professori come Paul Badura-Skoda e Till Engel. Tërshana lavora presso l’Università delle Arti di Tirana dal 1994, prima come primo violino e poi promossa a pedagoga nel 2002.Come solista ha suonato con numerose orchestre tra cui quella della Radio Televisione Albanese (RTSH), Università delle Arti, Teatro dell’Opera e del Balletto, Orchestra Filarmonica di Tirana e Orchestra Filarmonica del Kosovo sotto la direzione di noti direttori albanesi e stranieri come come B.Llapaj, A. Lepuri, J. Barbullushi, L. Quadrini, N. Marin e D. Savic tra gli altri. Inoltre Merita Tërshana è stata invitata come solista a prestigiosi e rinomati festival di musica da camera in Albania e in Europa, in particolare Schleswig-Holstein Musik Festival (Germania), Bregenz Festpiel (Austria), Grosseto Musica Festival (Italia) eccetera.Con un repertorio diversificato che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, Tërshana è stata continuamente invitata a una varietà dei festival più prestigiosi della regione come Remusika Festival (Kosovo), KamerFest (Kosovo) Ohrid Summer Fest (Macedonia), Pianodrom (Albania) , Festival Internazionale di Musica da Camera (Albania) eccetera. L’anno precedente ha partecipato per la prima volta al noto Different Trains Festival e al Balkan Contemporary Music Festival. Le sue esibizioni hanno raggiunto palcoscenici in Europa tra cui Germania, Austria, Danimarca, Svizzera, Italia, Grecia, Macedonia e si sono diffuse in Giappone.Merita Rexha Tërshana è stata la prima interprete di un gran numero di brani per pianoforte di compositori albanesi, in particolare il lavoro di Xenaki al Festival d’Autunno di Tirana (1998), dove lo stesso Xenaki faceva parte del pubblico. Un certo numero di artisti degni di nota con cui Tërshana ha suonato musica da camera al fianco sono Klaidi Sahatçi, Rudens Turku, Ermir Abeshi, Andrej Bielow, Areta Zhulla, Kristi Gjezi, Tomas Leleu, Premusl Vojta, Loïc Schneider, Roberto Trainini, ecc. Nel 2009 ha registrato un cd con opere di Schumman e 2 cd con opere di compositori albanesi. Attualmente è Professore di Pianoforte presso l’Università delle Arti di Tirana, Vice Preside della Facoltà di Musica e Cattedra di Pianoforte.