LARVA / BLATTA

Un nuovo, delicato Progetto di ricerca sul sottile confine tra uomo e bestia; un’indagine sulle trasformazioni, sul cambiamento, l’alterazione fisica e spirituale dell’essere, la ricerca della propria natura, identità, forma. Partendo dal concetto di uomo come animale pensante e dotato di una coscienza individuale, lo si va a scoprire, denudare, mettere in relazione con i suoi istinti più veri, le paure che rendono impotenti, la sua faccia più animalesca, la pura verità del corpo. Partiamo in questo lavoro da un principio d’indagine, studio, investigazione, curiosità, scoperta dell’istante esatto in cui tutto improvvisamente diviene il contrario di tutto, il momento in cui non ci riconosciamo più eppure tutto ci appare chiaro, l’attimo in cui le vene vengono attraversate da nuova linfa e ci abbandoniamo all’accettazione di un nuovo “Io” senza troppo giudicarlo.
LE TUE LABBRA/sul cantico

Tra i libri della Bibbia il Cantico dei Cantici ci giunge con una voce sempre nuova che ancora freme tra noi. Parole tremolanti, colme di adorazione, di pieno immersivo: sono anche gesti che gli amanti si scambiano. Odori, sguardi ravvicinati, luci notturne, rumori e richiami e ancora torsioni, occhi contro occhi, pupille che si guardano, braccia che si aprono, rannicchiamenti repentini, passi che arrivano alla porta: un atlante di posture notturne tra la terra, le dune, sotto un riparo, nel primitivo spazio della luce. Sono parole in esercizio e visite notturne dove nessuno conosce ma viene cantato.Un cuore ascoltante non ha età, pulsa nelle vertebre non meccanicamente ma con la ricerca di stupore e grazia. Carne della mia carne, con quale tatto? quale bellezza? In che modo la mano si lascia guidare da tutto il corpo. Mano tremula, antica, giovane e anziana, inferma e solitaria. Mano che torna occhio, pupilla della mano.
IF YOU WERE A MAN

If you were a man e’ uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla. La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati… anche i piccoli rumorie le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto. Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.
LAZZARO

La performance, inizialmente destinata alla produzione di contenuti video dedicati all’edizione speciale LAZZARO_art doesn’t sleep I Dance, proiettato nell’ambito de LE DANZATRICI, archeologia del contemporaneo il 26 giugno 2021, ha manifestato sin dalle prime prove un carattere incisivo nella relazione con luoghi urbani, musei, e attrattori culturali, trovando quindi una inaspettata dimensione performativa site specific. LAZZARO riflette sulla capacità del corpo di rigenerare il movimento a partire dagli atti vitali fondamentali, secondo una logica organica di ascolto. Un corpo adagiato su un tavolo e rianimato dalla danza, diventa fulcro di identità per la nuova comunità che si raccoglie a vegliarlo.
WELCOME TO MY FUNERAL
La performance affronterà il sempre più sfocato tema dei confini tra realtà e mondo virtuale. La nostra dipendenza legata alla tecnologia ha cambiato completamente il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e con il mondo fisico che ci circonda. Il mondo virtuale sta diventando sempre più realistico grazie a feedback tattili, intelligenza artificiale e algoritmi che apprendono dall’input umano. Nonostante le generazioni più anziane affermino di essere cresciute in una “era giurassica”, anche loro farebbero fatica senza una tecnologia semplice come l’elettricità. In che modo noi umani usiamo la tecnologia per nutrire il nostro ego? Come usiamo la tecnologia per formare legami unici con gli altri? Come usiamo la tecnologia per manipolare gli estranei? I danzatori e le danzatrici di Equilibrio Dinamico saranno diretti dall’eclettico e talentuoso Brandon Lagaert, artista che ha principalmente creato il suo stile inconfondibile di performer mentre lavorava per la compagnia di teatro-danza di fama internazionale Peeping Tom, e come autore ha già al suo attivo numerose creazioni, tra cui la performance “Doggy Rugburn” per la compagnia di danza lituana Aura, attualmente ancora in tournée internazionale, e “Next Stop” per gli studenti laureandi del dipartimento di danza e movimento dell’AHK di Amsterdam.
PHOBOS – short version

Al buio, durante la notte, la differenza tra realtà e immaginazione svanisce. Qui incontriamo Phobos, il Dio greco della paura, armato di fulmine, che ci guida attraverso una performance delirante. Durante questo viaggio, la paura si alterna all’umorismo e alla sorpresa, perché a volte le cose non sono sempre come sembrano. Per Phobos, i coreografi marsigliesi Vito Giotta (IT) e Angel Martinez Hernandez (ES) della compagnia Labotilar, in collaborazione con la Compagnia Eleina D (IT) e il loro coreografo Vito Cassano, studiano l’aspetto della paura in relazione alle proprie radici mediterranee. Ispirati dai dipinti “L’enigma dell’ora” del pittore italo-greco Giorgio de Chirico e “La persistenza della memoria” del pittore spagnolo Salvador Dalì, i coreografi approfondiscono l’idea di un legame tra paura realistica e situazioni oniriche. I ricordi personali dei ballerini – che fanno parte del terreno fertile della performance – danno forma a questa idea e fanno il collegamento con i ricordi oscuri e appiccicosi del passato di Dalì e la paura addormentata di De Chirico di ciò che potrebbe accadere. Continuando il viaggio attraverso un mondo assurdo e affascinante, incontriamo le conseguenze delle loro storie spaventose. I corpi dei ballerini tremano, tremano e vibrano. I loro movimenti rivelano schemi universali, portando a riflettere su ciò che ci spaventa e se saremo in grado di connetterci attraverso le nostre paure.
ZOÉ

Zoé è uno spettacolo che nasce all’interno del progetto Genealogia. Il suo processo consiste nella costruzione di un alfabeto di segni che possano divenire linguaggio coreografico. Una ricerca dalla natura installativa, come si evince anche nei lavori precedenti di Luna Cenere, a cui si aggiunge il carattere relazionale di un gruppo che si fa espressione e luogo, paesaggio in trasformazione e migrazione. Proseguendo nella sua ricerca su un corpo che giace nella condizione di nudità Luna ne fa emergere il potenziale metafisico, animale e sociale. Zoé è la costruzione di uno spazio in cui una piccola comunità è riportata al grado zero della vita. Uno spazio di ‘riflessione’ sul corpo e sull’esistenza che nella sua nudità si offre allo sguardo, umana, animale, spersonalizzata, acefala. In questo lavoro i corpi si fanno a loro volta spazio, architettura e paesaggio in costante trasformazione. Osserviamo una comunità che si interroga su se stessa nel momento in cui agisce e si sostiene nella ricerca di gesti essenziali tracciando il suo percorso in un’isola surreale. Il tempo lento e condiviso permette allo sguardo di cogliere il i dettagli del gesto, il respiro dei corpi e il suo propagarsi nello spazio senza mai perdere la percezione di un unicum in continua evoluzione. Il gesto coreografico diventa affermazione di esistenza e trova nell’arte performativa il suo luogo di massima di espressione. La coreografia è una scrittura sui corpi e dei corpi che in questo caso diventa declinazione delle forme e significati della loro vita nuda. La memoria collettiva e le coscienze dell’oggi sono chiamati a interpretarne i segni. Emergono domande di tipo politico, sociale, culturale strettamente legate al tema del corpo contemporaneo, alle quali il processo non ha il compito di rispondere ma piuttosto di farle emergere per toccare e turbare.
HERES – nel nome del figlio

“Heres: nel nome del figlio” è il titolo della nuova pièce del coreografo e interprete Ezio Schiavulli, processo di creazione che si realizza tra settembre 2020 e maggio2022. Combinando ricerca, creazione e insegnamento, il coreografo si impegna a creare legami tra la danza e la società. Per questo nuovo progetto percorre le tracce dei miti greci, un assolo particolarmente percussivo e musicale nato dalla collaborazione scenica con due batteristi della scena musicale contemporanea e internazionale, Anne Paceo e Dario De Filippo. Esplora i complessi di Edipo e di Telemaco, è un percorso di studio e di ricerca su un tema universale: quello del rapporto padre-figlio. È una domanda che parte dall’esperienza personale del coreografo che cerca di definire il ruolo e l’identità dell’erede: ”Quale eredità i padri lasciano ai figli? Eredi di un’assenza di valori, prospettive e radici o futuri artefici di nuovi orizzonti che vanno tracciati sulla base dell’esperienza dei padri?” Un tema immortale ma soprattutto opportuno ed essenziale per la società contemporanea, frastagliata e confusa, dove il significato della parola Erede oscilla, adesso come non mai, tra le sue due probabili etimologie: “essere privato, vuoto” e “colui che riceve”. La creazione stabilisce un forte parallelismo tra il rapporto padre-figlio e la costruzione dell’identità sociale: il radicamento, lo sradicamento e la questione delle origini. Viene attuata un’analisi della società e di coloro che rifiutano le proprie origini per passare ad altre identità ed è uno studio di queste nuove generazioni che costruiscono le proprie libertà distaccandosi dalle loro eredità. Lo spettro della libertà allontana l’esperienza dei “padri”, della loro educazione e quindi dei limiti imposti, confutando la questione stessa della discendenza e dell’esperienza della filiazione e negando l’essere figlio ed erede.
NOTE DA OSCAR – MUSICA
A suite for Ennio MorriconeMalenaIl deserto del SaharaMissionPer qualche dollaro in piùIl buono. Il brutto, il cattivoPer un pugno di dollariC’era una volta il WestLa leggenda del pianista sull’oceano Elmer Bernstein soundtracksLa grande fugaI magnifici 7 Epic moment with Hans ZimmerIl GladiatorePirati dei Caraibi A tribute to John WilliamsGuerre StellariLo SqualoSupermanHarry PotterIndiana JonesE.T.
LO STRANO CASO DEL DR. GEO E MR. INQUINO

Sole, Acqua, Vento e Gas sono i quattro migliori supereroi in circolazione. Salvano la Terra un giorno sì e l’altro pure, ma non riescono quasi mai a collaborare tra di loro. Un giorno ricevono una misteriosa lettera di invito al laboratorio del dottor Geo, il più famoso scienziato di e cologia.Sono stati convocati tutti e quattro con urgenza, ma al loro arrivo al laboratorio troveranno una sorpresa ad attenderli…Il malvagio Mr. Inquino è deciso a sporcare e contaminare il pianeta e solo i nostri eroi, con l’aiuto dei bambini, possono fermarlo.Attraverso questo spettacolo gioco interattivo i bambini verranno coinvolti in una serie di prove che avranno lo scopo di far comprendere loro l’importanza del rispetto per l’ambiente e della sua tutela.