CREPE

Un viaggio nello spazio-tempo. La morte è il filo-conduttore di questa storia sociale, moderna e vicina ai più deboli. In un quartiere povero. Stefano, Anna e Antonio sono “amici di infanzia”. Seppur non si frequentano. All’inizio dello spettacolo Antonio uccide un uomo; Stefano, uomo retto, e poliziotto, trova Anna e le chiede dove sia Antonio. Poche persone possono nasconderlo. Convince Anna offrendole dei soldi, sapendo che li spenderà in droga. Anna rivela a Stefano la posizione di Antonio, ma mente. Stefano la pedina, trova Antonio, lo insegue… si sente uno sparo. Non si sa chi ha sparato a chi. Stefano si risveglia una settimana prima, il giorno dell’omicidio, nel corpo di Antonio. Ora che Stefano è in Antonio ha solo un obiettivo: evitare l’omicidio, e cercare di tornare sé stesso. Compiendo, nel mentre, tanti errori. Così inizierà il viaggio nella vita di un amico sfortunato e dimenticato, un viaggio temporale che continuerà a ripetersi sino a quando il protagonista (Stefano nei panni di Antonio) non riuscirà a immedesimarsi totalmente nell’uomo che lo sta ospitando: compiendo le stesse azioni che avrebbe compiuto lui. Solo quando l’immedesimazione sarà totale, Stefano potrà tornare stesso. Fra strozzini, datori di lavoro che non pagano, malattia, sparatorie, discriminazioni, paure, e solitudini: conosceremo un po’ meglio alcune vite e alcuni personaggi socialmente dimenticati o emarginati.
LA FEDRA DOVE SI RIDE E SI MUORE

La Fedra dove si ridee si muore è una tragicommedia, in prosa e versi, che reinterpreta la Fedra di Seneca, ambientandola in una famiglia criminale contemporanea. Tra dinamiche di potere e vendetta, Don Teseo è un boss in crisi, Ippolito un giovane spietato, e Fedra una donna che trama la sua rivalsa. Un’idea che fonde commedia e tragedia, nata dalla collaborazione con il compianto professor Cipriani, Professore ordinario di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università di Foggia.
IL SINDACO PESCATORE 2025

Raccontiamo e soprattutto ricordiamo la storia di un eroe normale, Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso il 5 settembre 2010. Un uomo normale e straordinario in una regione malata e straordinaria come la Campania. Un uomo che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di amministrare difendere e migliorare la sua terra e le sue persone. La sua opera di uomo semplice, onesto e lungimirante attraverso l’inizio della sua carriera politica, i successi straordinari ottenuti sul campo del Cilento nell’ottica del Bene Comune, compresa l’operazione Dieta Mediterranea assunta grazie a lui a Patrimonio dell’Unesco, fino al suo tragico epilogo.
CUERDAS DE AMERICA

CUERDAS TRIO interpreta diversi percorsi musicali che spaziano dalla musica popolare alla musica classica, alle composizioni proprie. Il suo repertorio è infatti costituito da continui incontri e intrecci musicali che si esprimono sia attraverso una strumentazione originale che accosta la chitarra classica ed elettrica al charango, sia attraverso l’interpretazione dei tanti ritmi ed espressioni colte e popolari che caratterizzano le diverse culture musicali dei paesi latinoamericani di lingua spagnola. La proposta musicale del Cuerdas Trio si proietta, inoltre, verso una totale libertà nella composizione, attraverso sonorità e armonie che propongono una ricerca timbrica del tutto personale e originale. CUERDAS TRIO per l’occasione incontra la voce della soprano Angela Cuoccio il cui eclettismo musicale regalerà al pubblico preziosissimi brani del repertorio delle grandi cantanti americane.
TRANS

Trans è un caleidoscopio irriverente che narra della nostra società e dei suoi protagonisti più arditi, di chi rifiuta l’ordinarietà dei costumi, di chi andando oltre ha cercato di scoprirsi diverso o forse semplicemente di conoscersi. Questo attraversamento da una dimensione ad un’altra, dal vecchio mondo al nuovo, non investe solo chi percorre un viaggio di trasmutazione interiore e di consapevolezza di sé, ma tutta quell’umanità disorientata e angosciata che si snatura passivamente sotto le deformità della tecnica e del progresso, che si crede ancora opulenta e libera consumatrice e che risulta invece solo misera e consumata. Questo viaggio vorticoso nella nostra contemporaneità avverrà attraverso la potenza occulta di antichi simbolismi, che uniscono opposizioni e contraddizioni in immagini oniriche ancora vivide. I tempi che cambiano ci insegnano che siamo tutti trans, volenti di esserlo o incoscienti di poterne sfuggire. Sotto la fascinazione lunare la coppia di Gemelli-Amanti vive l’atto amoroso e si assopisce nell’oscurità delle tenebre. Durante la notte si presenta l’ermafrodito Belzebù che, svegliando uno dei due Gemelli-Amanti, lo seduce e lo porta via con sé. Il Gemello-Amante ancora dormiente si sveglia e cade nella disperazione per aver perso il suo Amato e per aver perso sé stesso. Segue il viaggio del Gemello-Amante alla ricerca di sé e della parte gemella mancante, affrontando con l’aiuto della divina Sofia e del divin Amore gli umani inganni nelle forme di bulimia, narcisismo e apatia che gli presenta Belzebù.
NANNERL. L’ultima nota

Nannerl Mozart, sorella maggiore di Wolfgang Amadeus, era una musicista straordinaria che fu condannata al silenzio da un mondo dominato dagli uomini. In un’epoca in cui il talento femminile era relegato nell’ombra, Nannerl ha vissuto la sua arte come una prigione dalla quale osserva da lontano il fratello diventare leggenda. “Quando ho incontrato Nannerl, la sua storia mi si è appiccicata addosso. C’è stata subito una grande attrazione. Raccontare la sua vita, le sue emozioni è diventata per me un’urgenza. Raccontare la sua storia è stata uno stimolo forte per continuare a comporre musica. Sono grata a Nannerl.” I.S. Con le sue note e le sue parole, Irene Scardia riporta in vita questa figura sconosciuta ai più, trasformando il palcoscenico in un ponte tra passato e presente. Non solo uno spettacolo, ma un’esperienza emotiva. Tra melodie struggenti e monologhi vibranti, Irene Scardia ci accompagna in un racconto che diventa riflessione e speranza.
MIGLIORE

Migliore è la storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uomo normale che in seguito a un incidente (di cui è causa, di cui sente la responsabilità e per cui sarà assolto) entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo. Improvvisamente, la società gli apre tutte le porte: Alfredo cresce professionalmente, le donne lo desiderano, guarisce dai suoi mali e dalle sue paure. Migliore è una storia sui nostri tempi, sulle persone che costruiscono il loro successo sulla spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri. E sul paradosso dei disprezzati, che di fronte a queste persone chinano la testa e – affascinati – li lasciano passare.
CANTAMI D’AMORE

“Cantami d’amore” è il primo spettacolo di Edoardo Prati, classe 2004, studente che traduce la vita attraverso la sua passione: i grandi classici della letteratura. Dopo aver conquistato tutte le generazioni sui social, Edoardo porta sul palcoscenico la naturalezza del suo racconto e intraprende un viaggio nella letteratura e nella musica, attraverso le parole che i grandi poeti hanno scelto nel tempo per cantare d’amore. Lo spettacolo mescola in maniera unica e delicata la visione delle cose di Edoardo alle pagine più belle della letteratura classica e della musica da Torquato Tasso a Franco Battiato. Siamo parte di un mosaico esteso e secolare, non siamo i primi e non saremo gli ultimi in balia dell’ingovernabilità e delle contraddizioni dei sentimenti. Dopotutto L’amore è la cosa meno fascista che esista. L’amore è la cosa più politica. Biografia Edoardo Prati è un giovane appassionato di studi classici che ha trovato sui social un modo innovativo e dinamico per condividere la sua passione. Dall’antica Grecia a Roma, fino ai grandi pensatori moderni, Edoardo offre ai suoi follower, con estrema spontaneità, inediti spunti di riflessione collegando epoche diverse svelando l’inaspettata attualità del pensiero antico. Il suo talento è quello di rendere accessibili a tutti, attraverso i social, temi e pensieri complessi aprendo al suo pubblico le porte non solo dei classici della letteratura ma anche di filosofia, storia, arte e musica
CANI LUNARI
La residenza e lo sharing si realizzano nell’ambito di ResiDance – azione del Network Anticorpi XL dedicata ai progetti di residenza per le creazioni coreografiche che sostiene la ricerca di coreografi/e e danzatori/danzatrici che desiderano vivere le residenze per riflettere e agire sui processi di creazione e produzione Con CANI LUNARI si vuole porre l’attenzione su una figura da sempre marginale nella società ma che continua a riprodursi nel tempo con tratti comuni e uniformità – quella della strega, della guaritrice, della magiara, come viene chiamata nel Meridione italiano. Nello specifico in CANI LUNARI verrà presa in considerazione l’immagine forse più caratteristica connessa alla figura della strega e della maga, quella del sabba. Seguendo questa ricorrenza tematica, le danzatrici in CANI LUNARI, avranno ciascuna un corvo imbalsamato in mano, a simboleggiare lo stato estatico e il distaccamento dello spirito. Il corpo di ogni singola performer entrerà in dialogo col corrispettivo alter-ego creando una relazione di empatia e reciproca affezione, di fatto cercheranno di comunicare con la ‘propria anima’
A PIEDI NUDI NEL PARCO

Battute veloci e sagaci, umorismo metropolitano messo in scena da personaggi tutto sommato ancora ingenui, di quella middle class americana che non ha ancora la pancia piena ed è quindi di per sé insopportabile. La particolarità di “A piedi nudi nel parco” è la sua capacità di parlare a tutti, riunendo due tipi di personalità molto diversi. La vivace e avventurosa Corie e il conservatore e dignitoso Paul. A fare da contraltare in questo rapporto c’è la madre di Corie, Ethel, e il vicino della coppia Victor Velasco. La commedia parla delle lotte e dei sacrifici della vita matrimoniale. Guarda questi poli opposti e pone la domanda: l’amore può veramente conquistare tutto? Può, secondo la visione di Neil Simon.