NON TUTTI SANNO CHE…ON AIR!

Non tutti sanno che… è un racconto, un viaggio, una scoperta, che porta a visitare i meandri complessi, colorati e inaspettati della creazione artistica: come si arriva a decidere che una cosa vada bene piuttosto che un’altra? come si arriva a dire, “Ecco!!”? Come si inventa, e cosa si combina per arrivare a uno spettacolo compiuto, pronto da presentare al pubblico? Ecco a voi un dietro “le quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti di vista, solitamente nascosti. E, nel viaggio, si scopriranno insegnamenti e aneddoti indimenticabili dei grandi maestri.
I MOVIMENTI UMANI

Gli antichi popoli della terra hanno creato favole intorno agli Dei ed agli eroi. I miti, come li hanno chiamati i greci, sono stati tramandati nei secoli attraverso racconti orali. Storie che mescolano Dei e Dee a uomini e donne. Cose del cielo e cose della terra. Gli Dei greci sono passionali, mossi da passioni umane. La loro grandezza insegna che l’uomo è divino e che gli Dei sono umani, colmi di passioni e disequilibri terreni che Dante aveva definito «movimenti umani» Adriano Giannini interpreta alcuni racconti mitologici antichi accostandoli al tempo presente attraverso un’affascinante galleria di sentimenti ed atmosfere. Sono storie di giganti ed eterni bambini che scavalcano montagne e si innamorano perdutamente di donne capricciose. Possono volare, coprire immense distanze come i super eroi del grande cinema americano e perfino non invecchiare mai… ma restano sempre, come tutti noi, vittime di passioni e desideri. Dalle leggende mitiche al presente, dai racconti degli aedi a quelli del Bardo, dalla grandezza di alcuni personaggi archetipici di Shakespeare alle sindromi che caratterizzano il nostro tempo, Adriano Giannini, attore cinematografico amato dal grande pubblico, interpreta una serie di racconti fantastici tratti da un affascinante patrimonio di straordinaria ricchezza capace di parlare ancora al nostro tempo. Un viaggio tra le nuvole dell’Olimpo e tra versi del Bardo accompagnato da sonorità contemporanee ed elettroniche alla fine del quale, ogni spettatore, avrà incontrato un proprio “mito”.
CURRICULUM…È INTELLIGENTE MA NON SI APPLICA!

Michele Mirabella, protagonista dello spettacolo italiano, porta in scena un viaggio fantasioso da Dante a Pirandello e oltre, fino ai giorni nostri, dalla prosa al cinema, dal varietà alla radio, alla televisione, attraverso la vita vissuta da lui stesso dietro e davanti le quinte della scena teatrale e sulle cattedre universitarie. Dal baule della memoria usciranno incontri, episodi, viaggi, malinconie, passioni, sorrisi e risate di un’esistenza giocata tra arte, studio, cultura e tavole del palcoscenico. Rosa Sanrocco dialoga con il protagonista, tenendo le fila del curriculum del professore ed il Duo Mercadante coronano il racconto con interventi musicali dal vivo. Ne risulta uno spettacolo che è un insieme di tante forme teatrali, dalla narrazione all’avanspettacolo, dall’improvvisazione alla recitazione, all’intrattenimento musicale, dall’intervista al dialogo giocoso e divertente con il pubblico. Fa ridere e sorridere!
NATURA. MADRE O MATRIGNA?

DENTRO LA SCENA LEZIONI DI TEATRO a cura di Cooperativa I Bambini di Truffaut Un ciclo di 3 incontri il sabato mattina al Teatro Piccinni rivolti a studenti, a insegnanti e agli abbonati più curiosi: un calendario che prosegue e sviluppa il lavoro di formazione del pubblico in sinergia con la programmazione degli spettacoli. Ogni appuntamento coinvolgerà attori e registi presenti in stagione assieme a studiosi, docenti, giornalisti, a dialogo per analizzare assieme i temi sollevati dalla messa in scena, tessendo legami con altri linguaggi, svelando le trame nascoste, i retroscena, attraversando quelle domande che fanno del teatro un’arte profondamente radicata nel contemporaneo.
NON UN PROBLEMA DA RISOLVERE MA UNA REALTÀ DA VIVERE

DENTRO LA SCENA LEZIONI DI TEATRO a cura di Cooperativa I Bambini di Truffaut Un ciclo di 3 incontri il sabato mattina al Teatro Piccinni rivolti a studenti, a insegnanti e agli abbonati più curiosi: un calendario che prosegue e sviluppa il lavoro di formazione del pubblico in sinergia con la programmazione degli spettacoli. Ogni appuntamento coinvolgerà attori e registi presenti in stagione assieme a studiosi, docenti, giornalisti, a dialogo per analizzare assieme i temi sollevati dalla messa in scena, tessendo legami con altri linguaggi, svelando le trame nascoste, i retroscena, attraversando quelle domande che fanno del teatro un’arte profondamente radicata nel contemporaneo.
DELLA STESSA SOSTANZA DEI SOGNI

DENTRO LA SCENA LEZIONI DI TEATRO a cura di Cooperativa I Bambini di Truffaut Un ciclo di 3 incontri il sabato mattina al Teatro Piccinni rivolti a studenti, a insegnanti e agli abbonati più curiosi: un calendario che prosegue e sviluppa il lavoro di formazione del pubblico in sinergia con la programmazione degli spettacoli. Ogni appuntamento coinvolgerà attori e registi presenti in stagione assieme a studiosi, docenti, giornalisti, a dialogo per analizzare assieme i temi sollevati dalla messa in scena, tessendo legami con altri linguaggi, svelando le trame nascoste, i retroscena, attraversando quelle domande che fanno del teatro un’arte profondamente radicata nel contemporaneo.
THE CHANCE TO FIND YOURSELF

Un giocoso sguardo teatrale dietro il sipario di un’amicizia con molti alti e bassi The Chance to Find Yourself è nato dalla genuina curiosità di due teatranti di comprendersi al meglio. Benno Steinegger e Jovial Mbenga provengono da ambienti culturali ed economici diversi: l’Italia e il Congo. Oggi, entrambi vivono e lavorano a Bruxelles. Il progetto è iniziato come un adattamento teatrale del racconto ‘Cuore di tenebra’ di Joseph Conrad, ma è presto diventato uno spettacolo sull’incontro tra due persone, le loro differenze e le loro similitudini. I due artisti si sono confrontati con i loro rispettivi limiti, le loro ignoranze, toccando il comportamento discriminatorio latente e i numerosi pensieri (in)consci che influenzano la loro vita quotidiana. Alla fine, il processo stesso è diventato il risultato: un giocoso sguardo teatrale dietro il sipario di un’amicizia e di una collaborazione con molti alti e bassi. Quanto possiamo davvero avvicinarci all’altro? Che ruolo ha la nostra percezione in tutto questo? Steinegger e Mbenga affrontano queste domande con umorismo audace e immaginazione astratta.
UN BEL DÌ VEDREMO… LA TRAGEDIA DI CIO CIO SAN

Madama Butterfly è la tragedia della solitudine e dell’attesa. Puccini dona alla sua protagonista una profondità psicologica che nel racconto letterario di Long è assente. Puccini metterà in luce il dramma umano vissuto dalla donna giovane, fragile e innamorata che attende invano il ritorno dell’amato. Ispirata da un reale fatto di cronaca raccontato a Long dalla sorella, Sara Jane,di ritorno da un viaggio in Giappone.Commovente, scomoda, tragica e dolorosa, l’opera è ambientata a Nagasaki, una grande città portuale del Giappone.Una giovane geisha adolescente è venduta come sposa a un ufficiale della Marina americana, Pinkerton. La ragazza, soprannominata Madama Butterfly per la sua fragile bellezza, è profondamente innamorata e ignora che per l’uomo quel matrimonio è soltanto un gioco. Butterfly presto si ritrova sola e con un figlio da allevare, ma il suo amore è tenace e incrollabile. Dopo tre lunghi anni, Pinkerton si ripresenta in Giappone con la vera moglie americana e Butterfly, schiacciata dal disinganno, consegna il figlio alla coppia e si toglie la vita.
FRANCISCUS

Franciscus, il rivoluzionario. Franciscus, l’estremista. Franciscus, l’innamorato della vita. Franciscus, che visse per un sogno. Franciscus, il folle che parlava agli uccelli.Franciscus, che vedeva la sacralità e la bellezza in ogni volto di persona ma anche di animale, e non solo in essi ma anche nel sole, nella morte, nella terra su cui camminava insieme agli altri. In cosa risiede l’attualità, del suo messaggio? Cosa può dirci la filosofia del “ricchissimo” di Assisi, nella confusione della modernità affamata di senso, nelle promesse tradite del progresso? Dopo il grande successo di Happy Next, Simone Cristicchi continua a stupire il pubblico teatrale con un nuovo progetto in solo che realizza con il Centro Teatrale Bresciano, dedicato questa volta a San Francesco. Tra riflessioni, domande e canzoni inedite – che portano la firma dello stesso Cristicchi e della cantautrice Amara – l’artista romano indaga e racconta il “Santo di tutti”. Al centro di questo spettacolo, il labile confine tra follia e santità, tema cardine della vita personale e spirituale di Francesco. Ma anche la povertà, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato. Temi che nel frastuono della società in cui viviamo diventano ancora più urgenti e vividi. Uno spettacolo ad alta intensità emotiva, che fa risuonare potenti in noi le domande più profonde e ci spinge a ricercarne una possibile risposta.
VENERE NEMICA

Venere, Dea della bellezza e dell’amore esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani. Grazie al rapporto con la sua misteriosa e inseparabile cameriera, bellissima, Venere, quasi per gioco, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei ma agli eroi, ripiomba nel passato: nella storia di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale Venere- da suocera nemica- riversa tutto il suo rancore di Dea frustrata e di Madre tradita. Ispirato alla favola di Apuleio ‘Amore e Psiche’, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei.