IL PRINCIPE DELLE TENEBRE

Un distinto signore con uno strano naso d’argento che lo rende inquietante e strano, attira al suo castello tre giovani, figlie di una povera lavandaia, che lo seguono, una dopo l’altra, con il miraggio di cambiar vita. Il solo scopo di Naso d’Argento è soggiogarle per nutrirsi della loro vitalità, lui così anemico e solo.Ma qualcosa non va secondo i suoi piani. L’incontro con Lucia, una delle giovani, lo “tocca” emotivamente e profondamente. E Lucia d’altra parte, forte della sua “normalità” ed accoglienza, può avvicinarsi al ghiaccio e non soccombere? Lo spettacolo è ispirato ad una fiaba popolare di tradizioni orali, “Naso d’Argento”, ma fa sue le atmosfere misteriose di Nosferatu, capolavoro del regista tedesco Murnau, 1922. Accoglie inoltre le suggestioni espressioniste de’ Il gabinetto del dottor Caligari, di R. Wiene,1920,nel disegno scenografico dalle linee distorte, nel bianco e nero dei costumi, nelle luci contrastate, nelle didascalie da cinema muto. Non mancano rimandi al Frankenstein Junior di Mel Brooks.

SONATA PER TUBI

“Ogni cosa che tocchiamo o facciamo emette suono: sia gli attrezzi di circo, che il palco, che noi stessi.” Ha inizio il concerto: pezzi di tubo che volano vanno a comporre un contrabbasso e un violoncello. La musica avanza tra Rossini, Bach, Beethoven, Pink Floyd, Rolling Stones e Luis Armstrong. Poi arriva lei: una ragazzina, principessa moderna, che sconvolge ogni armonia. Il mito principale degli adolescenti di tutto il mondo è quello dell’eroe. In ogni adolescente c’è, nella fantasia, nei pensieri e nelle zone più profonde dell’animo, l’esigenza di fare qualcosa di eroico, di particolare, che sia al di fuori della quotidianità per diventare adulti. Il circo alimenta la follia del trio in contrappunto con clave che diventano sax e con diaboli sonori. Ne consegue un crescendo di canti polifonici a tre voci, di danze e prove di coraggio, musicali e circensi, che condurranno ad un rituale finale per il passaggio dall’adolescenza alla vita da adulto. Il pizzicato del clown musicale fa trasparire l’anima dei tre attori che con un linguaggio universale e accessibile a tutti, si incontrano e si scontrano nel magico gioco della vita.

CENERENTOLA, ROSSINI ALL’OPERA

Con Cenerentola entriamo nel mondo dell’opera, per assistere alle vicende di un grande compositore, Gioachino Rossini, colto nel momento della creazione artistica. Viene immaginato immerso nel suo mondo musicale, nella sua quotidianità, travolto dagli impegni, ossessionato dal cibo e dalla pigrizia. In scena ci sono tre personaggi: la Musica, personificata dal maestro Rossini, le Parole, cioè il librettista Jacopo Ferretti, e il Canto, ovvero una giovane ragazza di nome Angelina che sta facendo le pulizie in teatro e aiuta i due artisti ottocenteschi a unire musica, parole e canto nell’opera lirica La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo, che diverrà famosa in tutto il mondo.Tre personaggi che giocano in una girandola di emozioni, intrecciandosi come fili a comporre immagini, quadri poetici surreali e comici sulla trama della celebre fanciulla che perde la scarpetta.

IL CASO JEKYLL

Quando Stevenson scrive Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Londra è una città povera, fumosa e pericolosa. L’ideale per lasciarsi contagiare dal noir e dal thriller. NeIl caso Jekyll ci siamo svincolati dallo “strano”, dal tema filosofico del doppio, del confine tra il bene e il male, dal faustiano “andar contro le leggi divine”, temi di cui a prescindere è intrisa la materia, per dirigerci in un percorso investigativo, che accompagna per mano lo spettatore negli inferi, per farlo sbirciare nel mistero e nel terrore di una true crime story. Ci sono tutti gli elementi, ci si chiede “come sono andati i fatti?”. Ci sono delitti, c’è un investigatore a cui nessuno ha chiesto di investigare, che sprofonda in un caso prefreudiano di duplicazione delle personalità. Lo spettatore ha un vantaggio sull’investigatore, conosce i fatti, è lui il protagonista, colleziona i dettagli, esamina i dati e le ricostruzioni puntuali. Durante lo spettacolo poniamo degli interrogativi, il pubblico interpreta e cerca di comprendere la mente criminale, scopre la scena del crimine, alla ricerca di un senso. Assassini si nasce o si diventa? Quali sono i fattori che hanno portato Jekyll a sceglie-re di liberarsi e di liberare Hyde “che fin nel grembo tormentoso della coscienza questi gemelli antitetici dovessero essere in perenne tenzone. Come fare, allora, a separarli?”. Chi ha deciso di uccidere? Jekyll il buono o il malefico Hyde? Questa è la storia “di un’anima immonda che si mani-festa al di fuori del bozzolo che la contiene”.

60 + 40 100% MARIO VENUTI

“Non vado matto per i compleanni e gli anniversari ma stavolta non posso sottrarmi a due ricorrenze concomitanti: i miei 60 anni e 40 di carriera. Li festeggerò insieme a voi con un tour nei teatri e nei club. Con il contributo di musicisti di grande versatilità rileggerò alcuni brani del mio repertorio (e non solo) puntando al nocciolo emozionale delle canzoni. Sarà un concerto più vicino al jazz che al pop rock, e ovviamente non mancherà una spruzzata di Brasile. It has to be a very cool night”. Mario Venuti Dopo il grande successo del suo tour estivo e l’uscita di due singoli (Napoli-Bahia e Segui i tuoi demoni) Mario Venuti si prepara a festeggiare un doppio traguardo nei più prestigiosi teatri italiani. Con la sua versatilità artistica, Venuti ci regalerà un concerto unico, caratterizzato dalle calde sonorità jazz e con un sguardo al suo tanto amato Brasile. Il cantautore interpreterà i suoi brani più celebri, oltre a molte canzoni italiane, facendo rivivere emozioni e ricordi legati a brani intramontabili. 60 + 40 100% MARIO VENUTI promette di regalare al pubblico una serata indimenticabile. Le note calde e coinvolgenti del jazz si fonderanno con la voce unica di Venuti, creando un’atmosfera intima e travolgente.

UNA COSETTA COSÌ

Il nuovo progetto di Ghemon è uno spettacolo che porta sullo stesso palco musica, stand-up comedy e storytelling.Partito dal mondo hip hop, del quale è diventato uno dei più apprezzati artisti, negli anni ha poi reso il suo stile unico, mescolando soul, rap e musica italiana. Nel corso della sua carriera ha scelto la strada della versatilità per raccontare agli altri il suo mondo interiore, facendolo anche attraverso i dj set, la radio, i podcast, un libro e lo sport (appassionato di calcio e pallacanestro, negli ultimi anni ha iniziato anche a correre maratone). Anni di evoluzioni e rivoluzioni, trovando nuove forme per assomigliarsi di più, perché se è vero che si hanno delle cose da dire, i modi per farlo possono essere potenzialmente infiniti. Nasce allora un altro modo per raccontarsi e raccontare al pubblico. Una Cosetta Così non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma in parte, un po’ di tutto questo. Uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere finalmente le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica dell’artista. Sul palco uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. Insomma, una cosetta così.

The Manhattan Transfer

The Manhattan Transfer

Con il loro nuovo album FIFTY (Concord/Craft), nominato ai GRAMMY®, The Manhattan Transfer rappresentano una pietra miliare nella storia della musica, con tanti grandi successi pop e jazz, ed una solida credibilità che il gruppo ha costruito sin dalla sua prima registrazione, nel 1972. Il leggendario quartetto ha ricevuto 10 GRAMMY® Awards su 20 nomination ed è stato inserito nella Vocal Group Hall of Fame. Cheryl  Bentyne, Janis Siegel, Alan Paul e Trist Curless mantengono l’integrità e l’abilità artistica forgiate inizialmente dal membro fondatore Tim Hauser, scomparso nel 2014. Le origini dei Manhattan Transfer risalgono all’epoca Tim Hauser guidava un taxi di New York, mentre aspirava a formare un quartetto vocale armonico che potesse abbracciare vari stili musicali, per creare qualcosa di assolutamente unico nel campo della canzone popolare americana. Sempre alla guida del taxi, ha incontrato due futuri membri del leggendario gruppo: Laurel Massé e Janis Siegel. Alan Paul, che all’epoca appariva nel cast di Broadway di “Grease”, fu raccomandato come voce maschile aggiuntiva, e i quattro diventarono The Manhattan Transfer il 1 ottobre 1972. Cheryl Bentyne si unì a The Manhattan Transfer nel 1979, in sostituzione di Laurel. Trist Curless è diventato un membro permanente dopo la scomparsa di Tim Hauser e l’eredità artistica è continuata a crescere! Nel 1981 sono diventati la prima band a vincere GRAMMYs® in entrambe le categorie Pop e Jazz nello stesso anno. Nel 1985 hanno ottenuto ben dodici nominations per l’album “VOCALESE”, un risultato storico superato solo da Thriller di Michael Jackson. Le loro dinamiche performance ed il loro stile unico li hanno portati a diventare uno dei gruppi musicali più iconici al mondo.

GLOBETROTTER PROJECT

Uno spumeggiante quartetto internazionale che brilla per tecnica, virtuosismo e creatività, tutto al servizio della musica. Globetrotter Projectè il progetto dell’eccellente chitarrista e compositore Luca di Luzio che, per l’occasione, unisce musicisti straordinari tra talenti purissimi del jazz nazionale e star della scena jazzistica mondiale. Chitarrista dalla verace e generosa musicalità, dalla spiccata cantabilità e dal profondo senso melodico, dal fraseggio nitido e particolarmente espressivo adornato da preziosismi armonici di pregevole fattura, Luca di Luzio è un jazzista che nell’arco della sua carriera, grazie alle sue qualità artistiche, stringe significative collaborazioni insieme a svariati musicisti di statura nazionale e internazionale come Dave Weckl, Alain Caron, Randy Brecker , George Whitty, Jimmy Haslip, Marvin “Smitthy” Smith, Rodney Holmes, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Massimo Manzi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Max Ionata, Giancarlo Schiaffini, Bob Stoloff, Garrison Fewell, Steve Thornton, solo per elencare alcuni. Il repertorio del concerto verterà sui due album del chitarrista: Globetrotter (2019) e NeverGive Up (2022) che hanno ottenuto ottime recensioni in tutto il mondo dalle principali testate giornalistiche di settore e critici musicali. Entrambi gli album, in cui le composizioni sono siglate da Luca di Luzio, sono all’insegna di un groove netto e marcato, dove i temi sono riconoscibili e di grande appeal, ma senza mai risultare banali. Brani in pieno solco jazz fusion e latin jazz che conquistano all’istante tutti coloro che li ascoltano, sin dalle primissime misure

TI RACCONTO UNA STORIA

Ti racconto una storia è un reading-spettacolo prodotto da Stefano Francioni Produzioni, con musiche di Jonis Bascir, che raccoglie appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista Edoardo Leo ha raccolto dall’inizio della sua carriera ad oggi. Vent’anni di appunti, ritagli, ricordi e risate, trasformati in uno spettacolo coinvolgente che cambia forma e contenuto ogni volta in base allo spazio e all’occasione. È uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica. Una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane. In scena non solo racconti e monologhi di scrittori celebri (Benni, Calvino, Marquez, Eco) ma anche articoli di giornale, aneddoti e testi di giovani autori contemporanei e dello stesso Edoardo Leo.

RUMBA

Francesco si chiama Giovanni. Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe pregiate. Così lo chiamano “francesco”, insomma un figlio francese che si legge tanti libri della letteratura cavalleresca. Diventa cavaliere o vorrebbe diventarlo, va in guerra, ma finisce in galera. Quando esce dal carcere deve ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato da Assisi e impara a fare il muratore. Così diventa il santo che impara a ricostruire la Chiesa di Dio in terra. Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?  “Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare. Quante sono le stelle nel cielo? Comincia a contarle. Una, due, tre. Arrivi a cento, centocinquanta. Poi perdi il conto. Non si possono contare perché sono tante e stanno tutte sparpagliate”.