CYRANO DE BERGERAC barletta

“Cyrano de Bergerac” in una versione contemporanea. Ambientata ai giorni nostri, la storia affronta temi universali come l’accettazione di sé, l’amore e i fraintendimenti. Il protagonista Cyrano è un brillante, abile con le parole, ma è tormentato dal suo difetto fisico, che mina la sua sicurezza. Cyrano è innamorato di Rossana, ma nasconde i suoi sentimento. Un ruolo cruciale è svolto da Cristiano anche lui innamorato di Rossana. Un intreccio di emozioni, malintesi e segreti mette in discussione l’essenza stessa dell’amore e la bellezza interiore rispetto all’apparenza esteriore. Cyrano de Bergerac è un autentico eroe romantico, incapace di dichiarare il suo amore se non quando è tutto è perso. Uno spettacolo brillante, divertente e ricco di gag e situazioni comiche.

UN PASSAGGIO SEGRETO

“Un Passaggio Segreto”: All’Insegna delle Risate e dell’Inclusione” è un’opera teatrale di Marco Defazio che celebra la diversità, l’umorismo e l’importanza di accettare gli altri. Con risate che riempiono la sala e messaggi di inclusione, questo spettacolo lascia il pubblico con il cuore leggero e il sorriso sulle labbra

NELLA PANCIA DEL LUPO

C’era una volta una bambina. C’era una volta una casa, chiusa come una cassaforte. C’era una volta un lupo con una pancia grande come una casa… Sappiamo tutti come ha fatto Cappuccetto Rosso a finire nella pancia del lupo, ma cosa è successo dopo, quando era là dentro? Cosa ha fatto tutto quel tempo là da sola? Era veramente sola? Siamo sicuri di sapere davvero come ha fatto ad uscire? Una cosa sola è certa: della storia più famosa del mondo ci sono ancora molti lati oscuri tutti da scoprire! Uno spettacolo per bambine e bambini estremamente coraggiosi.

LA CANZONE DI ORLANDO

La Chanson de Roland è un poemetto in versi che narra della storia del tradimento di Gano di Magonza a Carlo Magno imperatore dei Franchi, del massacro della retroguardia del suo esercito capitanata dal conte Orlando a Roncisvalle, e della conseguente tremenda vendetta dei cristiani nei confronti dei Mori musulmani e dei traditori. Prima ancora dell’ingresso dell’Amore nelle gesta di questi guerrieri medievali (che darà vita ai poemi più famosi del Pulci, dell’Ariosto e del Tasso), queste vicende, narrate e diffuse in Europa poco prima della prima crociata ordinata da Urbano II nel 1095, ci narrano della nascita del grande conflitto di civiltà che ancora caratterizza e ammorba la nostra attualità. Ma accanto a tutto questo, nella Canzone di Orlando, risuona potente la voce di un guerriero, che attraverso la sua tragica esperienza in battaglia, celebra per noi il suo incontro con la morte, in cui splendono meravigliose e contraddittorie, la sua grandezza eroica e la sua sensibilità umana.

VELELEGGIAMO

Capitan Propp è il capitano di una stramba nave popolata da una ciurma fatta di pirati lettori onnivori. Peccato però che il Capitano non permette mai di giungere ai finali delle storie! Si giunge così nell’isola delle favole, si svaligiano i forzieri, e i tesori, gli unici trovati, sono i libri. Ci si diverte dunque ad entrare e ad uscire teatralmente nelle favole più acclamate dai bambini come Pinocchio, Barba blu, Cappuccetto Rosso, Peter Pan, i Tre Moschettieri e…. Il finale , a sorpresa, darà risposte importanti sul perchè sia importantissimo leggere, leggere… Se è vero come afferma Pennac in “come un romanzo” che il verbo leggere non sopporta l’imperativo, è pur vero che i bambini possono essere accompagnati alla lettura con l’uso della fantasia….e tutto questo utilizzando il teatro di attore con l’aiuto di meravigliosi pupazzi e, in alcuni dialoghi, della lingua inglese.

CLOWNSHWITZ

È la storia di Nicola, ebreo italiano che una mattina viene portato al campo di Auschwitz, e del suo persecutore tedesco Franz, che lo sottopone ad alquanto bizzarri esperimenti scientifici, facendolo diventare una cavia da laboratorio. Dopo una serie di espedienti per sopravvivere e di tentativi di fuga andati male, Nicola si ritrova imputato in un processo il cui verdetto finale è “colpevole di essere ebreo”. Nicola sarebbe destinato ad una sorte avversa se Franz non scoprisse di essere… Lo spettacolo, fatto di teatro fisico, interattivo e di improvvisazione, è innovativo in quanto coinvolge il pubblico a riscrivere la storia che altrimenti andrebbe come tutte le altre storie che riguardano la Shoa. Uno spettacolo poetico, divertente e leggerissimo nonostante la tematica, si rivela particolarmente adatto per studenti di scuole di ogni ordine e grado.

IL SOGNO DI SHAKESPEARE

Sogno di una notte di mezza estate è tra le opere più celebri e rappresentative del teatro di Shakespeare, in questo caso è la ripresa dell’opera originale per proporla in una realtà più vicina agli spettatori. Un gruppo di artigiani s’incontrano in un bosco per preparare uno spettacolo per le nozze del Duca, un classico: “La tragica commedia di Piramo e Tisbe”. (atto I, scena II). Quegli artigiani siamo noi, la nostra compagnia che s’incontra in un luogo fuori dal teatro per preparare Il Sogno di una notte di mezz’estate per un grande evento: l’incontro con il pubblico. Un impedimento amoroso e un amore non corrisposto costringono quattro innamorati a fuggire dalla città per ritrovarsi in un bosco abitato da spiriti e fate

IO, STEVE JOBS

Come può la tecnologia aprirci le porte della bellezza? Perché la solitudine accompagna sempre la vita dei grandi geni? Come si accompagnano vita, arte e bellezza? A cosa dobbiamo rinunciare quando inseguiamo le nostre visioni e i nostri sogni? La scienza senza bellezza non è nulla. Questo ci ha insegnato Steve Jobs. E chi si accontenta non arriva, non ce la fa. Occorre puntare sempre oltre i nostri limiti, oltre i limiti dell’immaginabile. Una storia unica, pennellata con umanità e visione, un’esperienza coinvolgente e indimenticabile. Un flusso di pensieri, una soggettiva sensibile e commovente, con cui racconteremo una delle figure più controverse del nostro tempo.

LA FEROCIA

La Ferocia, tratto dall’omonimo romanzo di Nicola Lagioia (Giulio Einaudi Editore), vincitore nel 2015 del Premio Strega e del Premio Mondello, mette in scena il trionfo e la rovina dell’occidente. Lo fa raccontando la storia della famiglia Salvemini, una saga familiare in cui le colpe dei padri si specchiano nelle debolezze dei figli. Un bestiario che racconta della nostra incapacità di sopprimere l’istinto di prevaricazione e il nostro essere perennemente incatenati alle leggi della natura. Vittorio Salvemini è venuto dal nulla e, come da copione, vuole tutto. Costruttore pugliese arrivato a Bari poco più che trentenne, dagli anni ‘70 in poi ha inanellato una serie di successi professionali che l’hanno portato a essere proprietario di cantieri edili su cui non tramonta mai il sole, da Bari a Phuket, passando per Parigi e Istanbul. Solo le contraddizioni di qualunque ascesa sfrenata riusciranno a mandare in frantumi le sue sicurezze. A queste è legata la morte della figlia Clara, trovata nuda e ricoperta di sangue sulla provinciale che collega Bari a Taranto.

JASENOVAC – OMELIA DI UN SILENZIO

1941-45: la dittatura Ustascia in Jugoslavia. Il 6 aprile 1941, con l’operazione “Castigo”, le truppe nazifasciste di Hitler e Mussolini attaccarono ed invasero la Jugoslavia.  Con il sostegno dei fascisti, si formarono in Italia gli Ustascia, movimento nazionalista cattolico Croato. A capo degli Ustascia vi era il Poglovanic Ante Pavelic; obiettivo principale della loro politica razzista fu lo sterminio dei serbi cristiano-ortodossi, una vera pulizia etnica che per barbarie e ferocia superarono le SS naziste. Jasenovac (denominata anche la Auschwitz dei Balcani) è stato un campo di sterminio di ebrei, ortodossi, serbi, zingari. Nel campo hanno perso la vita circa 74.000 bambini di età compresa fra zero e 15 anni. Comandante del campo di Jasenovac fu Miroslav Filipovic- Majstorovic (frate francescano), chiamato dal popolo ‘frate Satana’.  In 4 anni gli Ustascia hanno trucidato 700.000 persone. Negli ultimi anni del conflitto diversi furono i campi di accoglienza in Puglia: Gravina. Bari, Barletta. Un uomo rivive attraverso vari personaggi un percorso tra le testimonianze delle vittime e le dichiarazioni dei carnefici. Una vecchia sedia è il “camerino” a vista dove il pubblico segue le varie “trasformazioni” per sottolineare quanto l’Uomo possa essere in grado di manifestare la più atroce crudeltà nei confronti dei propri simili attraverso le sue “maschere”. I testi dello spettacolo sono una raccolta di testimonianze, documenti, dichiarazioni delle vittime e dei carnefici.