LA MALARAZZA

Liberamente ispirato alla vita di Rosa Balistreri.1950, Licata, in provincia di Agrigento. Rosa è una giovane donna di ventitré anni. Vive in un tugurio, una piccola stanza insieme al marito ventiseienne, Gioacchino, e la figlia, Angela, di nove mesi.Rosa vorrebbe scappare dal suo matrimonio infelice e dalle voci opprimenti del suo piccolo paese, che soffocano i suoi diritti di donna e il suo animo da artista, e riappropriarsi della sua libertà. O, addirittura, viverla per la prima volta. La sua libertà è legata ad una chitarra e alla sua voce evocatrice. Il suo sogno è diventare una famosa cuntastorie, e cantare di sè e le storie della sua terra.
FUGA DALL’EGITTO

“Fuga dall’Egitto” è uno spettacolo che unisce il teatro documentario alla musica dal vivo, in un intreccio tra atto performativo e cinema del reale, sonorità orientali e sperimentazioni elettroniche.Il progetto trae ispirazione dal libro “Fuga dall’Egitto inchiesta sulla diaspora del dopo-golpe” della giornalista Rai e docente universitaria Azzurra Meringolo Scarfoglio, ed è il risultato di una ricerca che gli artisti Nicola Di Chio e Miriam Selima Fieno hanno condotto per due anni, sul fenomeno della diaspora egiziana post primavera araba. Ovvero sul sogno tradito di tanti giornalisti, sindacalisti, artisti, medici, poeti, politici e attivisti per i diritti umani che minacciati di repressione in Egitto, a causa delle loro idee, sono stati costretti a scegliere la via precaria e dolorosa dell’esilio, dopo che il golpe del 2013 ha riportato i militari al potere. I nuovi esuli egiziani sono scappati dal loro Paese per sfuggire al carcere, a sommari processi di massa, a tentativi di cooptazione. Per alcuni l’esilio è arrivato dopo lunghi periodi di detenzione, segnati da torture fisiche e psicologiche; una fuga improvvisa che li ha consacrati parte di quella che alcuni storici hanno già definito la più importante ondata migratoria dell’Egitto contemporaneo.
NUTCRACKER ORCHESTRA
Nutcracker Orchestra nasce dalla fusione di due compagini artistiche: la compagnia teatrale Bottega degli Apocrifi e l’Orchestra ICO Suoni del Sud che ridisegnano insieme uno dei classici della storia della musica contaminandolo con i linguaggi del teatro.Il risultato è uno spettacolo per sognatori di tutte le età appassionati di teatro e di musica, un concerto che libera sul palco l’energia delle note di Tchaikovsky e immerge lo spettatore in un sogno visionario del quale non sa più dire quando è cominciato e se finirà. La regia di Cosimo Severo e la direzione d’orchestra del M° Mario Longo si immergono l’una nell’altra restituendo una bellezza moltiplicata.In questo viaggio nel mondo sonoro e visivo dello Schiaccianoci ci ritroviamo a chiederci: Come marcia un esercito di topi? Come si entra in un mondo magico? Come se ne esce? Come faccio a sapere quando un sogno è davvero finito? E più di tutto, come faccio a portare quel sogno con me nella vita reale? Perché, diciamocelo, senza arte e senza sogno questa vita può essere davvero reale?Tante domande, come capita spesso a chi sceglie di sedersi tra le poltrone di un teatro. E le risposte sono un desiderio, un orizzonte che chi sta sul palco e chi sta in platea disegna ogni volta insieme..
IN SITU

In chiusura del percorso di formazione, il coreografo ospite Adriano Bolognino guiderà tutti i partecipanti del Network Internazionale Danza Puglia in una performance, una creazione inedita. Per allievi e insegnanti sarà un modo per vivere i parametri di creazione coreografica attraverso un’analisi del luogo e dello spazio, del suo contesto e della sua musicalità attraverso il linguaggio e i criteri artistici di composizione del coreografo.
RESTEP

Lo spettacolo traduce le molteplici sfaccettature, l’atmosfera e la vitalità delle danze popolari tradizionali in un’energica variante moderna e interculturale. Il materiale motorio derivato dalle danze tradizionali viene portato in un nuovo contesto culturale e di danza dalla coreografia e reinterpretato e ulteriormente sviluppato dal linguaggio individuale dei ballerini. Nel processo si riflette sui meccanismi della memoria collettiva e si esplorano le possibilità e i limiti delle danze comunitarie e tradizionali. Una performance che apre un varco per la creazione di uno scambio fruttuoso sulle appartenenze culturali e tradizionali.
BREATHE WITH ME A MOMENT

Un duetto dove i due interpreti danzando su un’unica striscia di tappeto bianco, suonano senza interruzione uno strumento musicale: un’armonica, che passandosi da uno all’altro, li unisce in un unico respiro che produce una nota/suono che racchiude il concetto di intimità, vocalizza la vicinanza, l’amore, la passione. La connessione tra i due corpi li trasforma in un unico strumento musicale con due spazi polmonari. La colonna sonora, generata dall’armonica, inevitabilmente segna il loro legame, ma anche la loro fragilità, metafora della precarietà delle relazioni umane.
ENTANGLEMENT

L’idea del lavoro nasce dall’indagine di un affascinante concetto appartenente al mondo delle particelle: l’entanglement, quel misterioso fenomeno della meccanica quantistica già definito da Einstein come “un’azione a distanza”, in cui due microparticelle, inizialmente fatte entrare nello stesso stato quantico, possono risultare connesse anche se poste successivamente a grande distanza una dall’altra. Dall’esplorazione di questo micro fenomeno nasce una riflessione sul rapporto tra atomo e uomo intesi come uno la riproduzione in scala dell’altro e dunque l’ipotesi che il fenomeno dell’entanglement possa verificarsi anche nella nostra realtà. Gli esseri umani creano costantemente relazioni che influenzano lo status quo emotivo degli uni e degli altri, indipendentemente da come comunichino, risultando anch’essi uniti da un legame impercettibile. Un legame infinito, che lascia una traccia indissolubile nel tempo e nello spazio.
TOGETHER TO GET THERE

Un incontro tra due, un abbraccio, il sentimento dell’altro, la comunicazione senza parole, la sensazione del tempo immerso in un mondo creato tra due. Un sostegno reciproco. Un tempo che si dilata e si ferma come se non dovesse mai finire. Una trasformazione, un cambiamento. Parti cominciano a cadere, altre a resistere. Quel momento si dimentica e vengono alla luce le differenze; i poli opposti, la fragilità e la forza; il lasciarsi cadere e il desiderio di controllo. L’equilibrio e instabilità. La vera natura umana.
AMAE

AMAE si interroga e indaga il bisogno di co-dipendenza nelle relazioni umane. Il desiderio di essere amati passivamente, cercando l’indulgenza dell’altro. Il desiderio di circondarsi completamente e di sentirsi solidali con l’altro, cercando di trascurare ed evitare il confronto con la realtà oggettiva esterna. Fino a che punto può portarci questo bisogno, per cui dall’amore si comincia a ferire, dal prendersi cura si diventa ossessivi e dal sostegno si finisce per controllare?
L’ORA DELLE OMBRE

Il teatro delle ombre come strumento per fare la conoscenza del GGG, il Grande Gigante Gentile, colui che soffia i sogni nelle orecchie di piccoli e grandi addormentati e per lasciarsi trasportare da una storia suggestiva e divertente, poetica ed emozionante. Ogni sogno è un’avventura, in cui immergersi, tra pirati, abissi marini, streghe e lupi feroci, principesse e cavalieri, leoni e saltimbanchi. Momenti comici di teatro d’attore si alternano alla poesia del teatro delle ombre: uno spettacolo suggestivo, illuminato da ombre grandi e colorate, pronte a raccontare, con l’accompagnamento della chitarra e di altri strumenti acustici, i sogni di tutti i bambini.