ARCOIRIS

Una bizzarra maga fuggita da un mondo tutto rosso racconta come sono nati i colori. Per scongiurare l’immobilità e la tristezza di un mondo solo grigio e nero, scende nella sua cantina laboratorio e attraverso strane combinazioni scopre i colori fondamentali: prima il blu, poi il giallo, infine il rosso. Ma dopo il primo entusiasmo si rende conto che questi colori da soli non funzionano. E allora …Che cos’è il colore? Il colore è lo sguardo che gettiamo sul mondo e che ci restituisce sensazioni, emozioni, sentimenti. Il colore è un luogo dell’anima dove abita la nostra personale maga delle combinazioni.Qui, grazie ad un abile disegnatrice e al supporto tecnico di una lavagna luminosa la musica diventa un pennello che crea immagini e da forma ad atmosfere suggestive.Arcoiris, questa donna-maga-bambina, il cui nome in castigliano significa Arcobaleno e racchiude in sè il senso dell’ intero spettacolo, è l’umanità ingenua che non si interroga sulle proprie azioni se non quando costretta dagli eventi.É un personaggio frizzante: diverte, intenerisce, fa pensare.
UNA STORIA CHE NON STA NÉ IN CIELO NÉ IN TERRA

Raccontare una storia è un’arte antica tra le più affascinanti. Le parole del narratore seducono lo spettatore, che si abbandona al suono di esse, facendosi trasportare in una realtà frutto dell’immaginazione. Questa leggenda tarantina è una foto in bianco e nero.L’attrice Daria Paoletta, racconta la vita di un paese di mare della Puglia, ai tempi in cui le donne usavano portare i capelli raccolti e le spalle avvolte in scialli neri. Eppure, il passato si riscopre essere presente: i vicoli del paese, dove risuonano le voci delle comari che sanno tutto di tutti; Marionna e Cataldo, i protagonisti, si sposano giovani, inesperti della vita, vivono in pieno il conflitto esistenziale di aderire alla volontà degli altri prima ancora che alla propria; la lotta della vita che cerca di prevalere sulla morte; l’amore, vincitore di ogni avversità umana.L’arrivo delle sirene, seducenti ma ambigue, concede alla storia il fascino tipico delle figure mitologiche. L’attrice in scena utilizzerà mezzi semplici e diretti, quali la voce, il corpo, qualche oggetto per creare suggestioni.
MATTIA E IL NONNO

Mattia e il nonno è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, uno degli autori italiani più apprezzati della letteratura per l’infanzia. In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote, si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi, per scoprire alla fine che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare. In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può a rimanerevivi nel cuore di chi si ama. Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita.
GIOCONDO

“Giocondo” è uno spettacolo dedicato alla poesia giocosa italiana che parte dalle prime importanti testimonianze di scrittura giocosa come quella di Cielo d’Alcamo, Cecco Angiolieri, Rustico Filippi, Gioacchino Belli, Giorgio Baffo e tanti altri.IL CARRO DEI COMICI propone un viaggio frizzante arricchito attorialmente dai lazzi tipiciIL CARRO DEI COMICI propone un viaggio frizzante arricchito attorialmente dai lazzi tipici della Commedia dell’arte e da una interpretazione vivace e adatta ad un pubblico di tutte le età.Ad accompagnare l’attore vi sono musicisti-cantanti che sorreggono le prove più esilaranti dei testi declamati, nel recupero degli stornelli, canzoni, non-sense della tradizione italiana e più palesemente meridionale.Uno spettacolo nel quale si gioca con il pubblico presente , si canta, sirecita, si danza, nella direzione del recupero dell’oralità drammatica tipica dei cantastorie medioevali o dei giullari che erano soliti “pungere” con sarcasmo i potenti ed educare la gente ridendo.La poesia in GIOCONDO, nella pregevole forma della comicità, diviene esempio letterario, per stile e per forma, stilemi perfetti
BARI DIVERSA – 3 MARZO – dalle ore 17.30

● Giulia BlasiDIVENTARE ADULTI MIGLIORI CON IL FEMMINISMOlectio Si può diventare adulti migliori con la pratica del femminismo? La risposta è sì, anche se non è né immediato né semplice. I femminismi, da sempre pratica collettiva, ci indicano la strada per una società più giusta, più equa e perché no, più gentile. E diventare adulti migliori si può, anche se adulti lo si è già. Giulia Blasi è una scrittrice e formatrice, autrice di diversi romanzi, dei saggi Manuale per ragazze rivoluzionarie e Rivoluzione Z e di Brutta – Storia di un corpo come tanti, editi da Rizzoli. Ha all’attivo diverse campagne di sensibilizzazione su questioni relative ai diritti civili e di autodeterminazione, fra le quali #quellavoltache, antesignana di #metoo in Italia. Il suo ultimo romanzo, Scintilla nel buio, è uscito il 7 marzo 2023 per Il Battello a Vapore. ● Marina Pierri, Claudia FauziaATTIVISMO E SUDDibattitomodera Maura Gancitano Argomento principale del dibattito è la rappresentazione crossmediale del sud e dei suoi stereotipi, ma anche di come combatterli. Con riferimento, ovviamente, anche ai personaggi femminili. Marina Pierri è co-fondatrice e direttrice artistica di FeST – Il Festival delle Serie Tv. Studiosa di narratologia, il suo primo libro Eroine (Edizioni Tlon) esplora gli archetipi narrativi nel Viaggio dell’Eroina. È seguito dal podcast intitolato Soglie – Viaggio nei Mondi Narrativi (Storytel) e dalla Mosca d’oro Lila (Giulio Perrone Editore). Per il gruppo Gedi cura Storie, il vodcast per Fem e Onepodcast. Series Developer per EDI Effetti Digitali Italiani, fa anche parte del coordinamento scientifico della scuola online di solidarietà fondata da Francesco Trento, Come si scrive una grande storia. Insegna, inoltre, Storia dell’innovazione televisiva nel Master in Series Development di Netflix della Civica Scuola di Cinema di Milano. Claudia Fauzia, Fondatrice e Presidente Associazione Malafimmina, ha una solida formazione in economia, ampliata con un master in Studi di genere. Project Manager e consulente specializzata in Diversità e Inclusione, la sua ricerca e il suo attivismo fondono insieme femminismo e questione meridionale. Il suo campo di expertise si concentra negli studi sul Sud, di cui esplora il potenziale rivoluzionario come spazio di lotta ai margini del potere. Ama il reggaeton femminista e le panelle siciliane. Nel 2022 il suo impegno per il riconoscimento dei diritti umani le è valso il premio Rosa Parks.
BARI DIVERSA – 2 MARZO – dalle ore 16.30

● INTRODUZIONE A BARI DIVERSAa cura diMaura Gancitano e Andrea Colamedici – TlonInes Pierucci – Assessora alla Cultura, Comune di BariPaolo Ponzio – Presidente TPP – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura ● Lorenzo GasparriniPERCHÉ IL FEMMINISMO SERVE ANCHE AGLI UOMINIlectio I femminismi parlano da secoli anche al genere maschile che però non ascolta. E non solo: s’inventa che quei discorsi siano “contro” il genere maschile, perdendo una grande occasione per ripensarsi e liberarsi da tanti condizionamenti nocivi dovuti a una cultura patriarcale che si pensa unica, “naturale” e inattaccabile. Lorenzo Gasparrini (1972) è un filosofo femminista, divulgatore e formatore. Conduce seminari, workshop, laboratori; è autore di vari saggi e articoli su riviste. Tra i suoi libri ricordiamo NO. Del rifiuto e del suo essere un problema maschile (effequ, 2019), Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni (Settenove, 2021), Ci scalderemo al fuoco delle vostre code di paglia (D editore, 2023), I ragazzi possono essere femministi? (Settenove, 2023). Con Edizioni Tlon ha pubblicato Non sono sessista, ma… Il sessismo nel linguaggio contemporaneo (2019) e il contributo “Maschilità tossica” nella raccolta Anche questo è femminismo (2021). ● Alessia Dulbecco, Alberto FornasariPARITÀ PER BAMBINI E BAMBINE, RAGAZZI E RAGAZZEdibattitomodera Maura Gancitano Insieme ragioneremo sul ruolo centrale dell’educazione nella prevenzione e decostruzione dipregiudizi e stereotipi per una valorizzazione delle differenze. Alessia Dulbecco (1985) è una pedagogista e counsellor specializzata in ambito DE&I (diversity, equity, inclusion). Dopo un decennio di attività all’interno di Centri Antiviolenza in Liguria e Toscana, è attualmente freelance e si occupa di condurre formazioni e laboratori all’interno di scuole, aziende e associazioni finalizzate a contrastare le discriminazioni. Scrive per diverse testate culturali, “si è sempre fatto così! Spunti per una pedagogia di genere” edizioni Tlon è il suo primo saggio. Alberto Fornasari (Dottore di ricerca in Dinamiche educative ed educazione alla politica) èprofessore associato di Pedagogia sperimentale presso il il Dipartimento di Scienze dellaFormazione, Psicologia, Comunicazione-Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Direttore del CIRPAS (Centro Interuniversitario di Ricerca e Formazione Popolazione, Ambiente, Salute).Delegato del Dipartimento per la Terza Missione, Direttore del Laboratorio di Pedagogia Interculturale. ● Giorgiomaria CornelioPENSARE QUEER TRA POESIA E LETTERATURAspeech Perché la poesia è da sempre uno strumento queer? Come ci aiuta a ripensare il mondo, a mettere in questione la sua “naturalità”? Ripercorrendo un percorso che mette insieme letteratura e nuova rinascita immaginativa, questo intervento vuole esplorare l’importanza del linguaggio poetico nella nostra contemporaneità. Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. E’ poeta, regista, curatore del progetto “Edizioni volatili” e redattore di “Nazione indiana”. Ha co-diretto insieme a Lucamatteo Rossi la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «L’indiscreto», «Doppiozero», «Antinomie», «Il Tascabile Treccani» e altri. Ha pubblicato “La consegna delle braci” (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli, Premio Bologna in Lettere) e “La specie storta” (Edizioni Tlon, Premio Montano, Premio Gozzano Under 30). È il direttore artistico della festa “I fumi della fornace”.
BARI DIVERSA – 3 MARZO – dalle ore 10.30

● Maura GancitanoLA PRIGIONE DELLA BELLEZZAspeech Nella nostra società, la scoperta di sé e della propria identità può rappresentare un percorso difficile e doloroso. Questo non riguarda solo i talenti e le emozioni, ma anche il rapporto con il corpo, che viene reso difficile in particolare da stereotipi, pregiudizi e condizionamenti che riceviamo di continuo dall’esterno e che ci fanno sentire sbagliati e inadeguati. Come accompagnare una persona giovane nel percorso di scoperta di sé aiutandola a liberarsi dall’idea che esista una norma a cui adeguarsi? In questo incontro si cercherà di capire quando sono nati questi stereotipi e come possa avvenire un cambiamento culturale. Maura Gancitano, filosofa e scrittrice, insieme ad Andrea Colamedici è la fondatrice di Tlon, progetto di divulgazione culturale e filosofica che si manifesta in diverse forme: casa editrice, librerie, la Festa della Filosofia di Roma e Milano, gli Italian Podcast Awards. È autrice di diversi libri. In particolare, per Einaudi ha pubblicato Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza (2022). È autrice di diversi podcast per il Parlamento Europeo, per Fondation Cartier, per Audible, per RaiPlaySound (con Niccolò Fabi). Collabora con La Repubblica, Vanity Fair e Radio24. Andrea Colamedici è un saggista ed editore italiano, attivo soprattutto nel campo della divulgazione culturale. È docente di Teoria dei social media all’Università IULM di Milano. Esperto di filosofia dell’intelligenza artificiale, è direttore filosofico del Festival del Pensare Contemporaneo di Piacenza, ideatore del Festival della Filosofia alla Triennale di Milano e di Prendiamola con Filosofia, maratona di divulgazione culturale nata su impulso del Ministero della Salute. È autore di diversi podcast per il Parlamento Europeo, per Fondation Cartier, per Audible, per RaiPlaySound (con Niccolò Fabi). ● Francesca Romana Recchia LucianiQUEERIZZARE I CORPILectio Nel mondo incontriamo un’infinità di corpi diversi, dissonanti, anomali. Il loro non adeguarsi alla norma li spinge nella sfera delle mostruosità, perché se l’unico criterio è la corrispondenza allo standard normale/normato, ciò che anomalo sconfina necessariamente nel patologico e ciò che è fuori-forma può essere soltanto difforme. Eppure sono tanti i corpi dissidenti che, oltre a rifiutare e a sottrarsi a regole prefissate, rivendicano questo gesto politicamente. Queerizzare i corpi significa riconoscerne la diversità e la libertà. Francesca R. Recchia Luciani è Professoressa Ordinaria di Filosofie contemporanee e saperi di genere e Storiadella filosofia dei diritti umani all’Università di Bari Aldo Moro, presso cui èResponsabile delle politiche di genere. È coordinatrice del Dottorato Nazionale inGender Studies. Ideatrice e direttrice del Festival delle Donne e dei Saperi di Generee del Corso di Storia e Didattica della Shoah (UniBA), ha scritto saggi e monografiesu Max Weber, Ludwig Wittgenstein, Peter Winch, Simone Weil, Hannah Arendt,Primo Levi, Günther Anders e Jean-Luc Nancy. Dirige “Postfilosofie. Rivista di pratichefilosofiche e di scienze umane” e le collane editoriali “Xenos. Filosofia,fenomenologia e storia dell’alterità” (il melangolo, Genova) e “Transfemminismi.Collana del Dottorato Nazionale in Gender Studies: studi transdisciplinari eintersezionali” (Manifestolibri, Roma) La sua più recente monografia è intitolata JeanLuc Nancy. ● Eleonora Marocchini, Alessandro TaurinoSOGGETTIVITÀ DIVERGENTI. NEURODIVERGENZA E QUEERNESSdibattitomodera Maura Gancitano Durante questo dialogo verranno trattati i temi delle neurodivergenze e della queerness. Quando si parla di “diversity”, capita spesso di concentrarsi su differenze più o meno visibili come il colore della pelle, o la performance (se non l’identità) di genere, l’orientamento sessuale; più raro è fermarsi a riflettere sull’infinità varietà di funzionamenti cognitivi differenti fin dal neurosviluppo e stati di salute mentale più o meno duraturi: la neurodiversità. E se ultimamente si parla più spesso di neurodivergenza e soprattutto di autismo, ADHD e DSA, sembra che abbiano più a che fare con il mondo della disabilità che con quello della queerness. Il paradigma della neurodiversità e la prospettiva neuroqueer ci suggeriscono che questa lettura può essere riduttiva sia per chi la vive, sia per chi vorrebbe contribuire a creare una società più accogliente nei confronti di chi diverge dalla norma, qualsiasi sia la norma di riferimento. Inoltre, a partire dall’analisi dei costrutti di genere, identità di genere e orientamento sessuale, l’obiettivo dell’incontro sarà quello di approfondire la riflessione sull’importanza di una cultura delle differenze come paradigma in grado di proporre modelli pluralisti ed estensivi, in grado di dare statuto di esistenza e legittimazione a tutte quelle soggettività sessualmente connotate che sfuggono alla rigidità di una classificazione binaria che reitera processi di stigmatizzazione e discriminazione. Ampio spazio sarà quindi dedicato a dimensioni quali queerness, transgenderismo e identità gender non conforming. Eleonora Marocchini, psicolinguista e PhD in Psicologia e Scienze Cognitive, ricercatrice indipendente e comunicatrice della scienza sotto il nome di @narraction, ha costruito la sua formazione a cavallo tra le scienze umane e biomediche. Si occupa di neurodiversità e comunicazione indiretta, in ottica di accessibilità e inclusione, cercando di conciliare obiettivi e metodi della ricerca scientifica e istanze e riflessioni delle comunità. Alessandro Taurino è Professore Associato di Psicologia Clinica presso di dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari e Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico. Studioso esperto di questioni di genere e orientamento sessuale ha tra i suoi principali interessi di studio, ricerca e intervento la valorizzazione di una cultura delle differenze per il contrasto dell’omofobia, della transfobia, del sessismo e del genderismo nei contesti educativi, scolastici e sociali. Collabora con diverse realtà associative e istituzionali per la promozione delle pari opportunità di genere e di orientamento sessuale, coordinando interventi formativi e di ricerca-azione per il superamento di stereotipi e pregiudizi omobitransfobici in chiave intersezionale. E’ autore e co-autore di monografie, saggi e articoli scientifici su riviste nazionali e internazionali sul tema dell’omosessualità, del transgenderismo e della genitorialità same-sex.
READING SAVE THE QUEER: OMAGGIO A MICHELA MURGIA

Un omaggio a Michele Murgia, alla sua scrittura, alle sue idee, al suo impegno politico e civile. A dare voce alle parole dei suoi libri, degli articoli, degli interventi saranno le relatrici e i relatori di Bari Diversa, con la partecipazione di PurpleSquare Puglia
LA RECITA DI NATALE TUTTO L’ANNO EDITION

Un po’ più interattivo di uno spettacolo, un po’ meno di una riunione di condominio, le autrici danno vita a un vero consiglio di amministrazione di un’azienda a maggioranza femminile come la popolazione italiana, in cui l’assemblea viene chiamata a votare il bonus di produzione per le dipendenti che hanno lavorato duro quest’anno, contribuendo in modo fondamentale all’economia dell’azienda. Di cosa hanno bisogno per sentirsi gratificate e allo stesso tempo essere facilitate nello svolgimento delle loro funzioni? Quale “regalo” soddisfa le necessità più impellenti delle donne? E gli uomini? Siamo sicuri che lo status quo non leda anche loro e che non abbiano bisogno di un incentivo? Insieme alle azioniste di maggioranza individuate tra il pubblico, si dovrà decidere tra i cinque premi proposti dalla Mdm s.r.l. Muovendo dalla ricerca commissionata alla prestigiosa Università del Massaciassez, lo spettacolo affronta i molteplici aspetti della disparità di genere con comicità scatenata e dissacrante: digressioni sulla vita quotidiana, diritti delle donne, il giudizio sociale sulle scelte femminili, la necessità di non essere perfette, il carico mentale, la condivisione del lavoro di cura.
COSÌ È (O MI PARE).

In un salotto dell’alta borghesia si sviluppa la novella pirandelliana che mette in discussione l’idea di “verità assoluta”: un intero paesino viene turbato dall’arrivo di una coppia, il Signor Ponza e la Signora Frola, che sembrano raccontare versioni di diverse di una stessa storia. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste. La riscrittura di Elio Germano cala il testo del drammaturgo siciliano nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei social network. Lo spettatore è calato nella storia e, grazie alla realtà virtuale, si trasforma in uno dei protagonisti, che vede e ascolta tutto. Lo spettacolo è pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. La visione del film è duplice: individuale e collettiva. Lo spettatore si ritrova ad essere immerso nello stesso film a cui assistono gli altri ma può scegliere lui, dove e cosa guardare. Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone stanno facendo la medesima esperienza e al termine dello spettacolo sarà possibile confrontarsi rispetto a quanto visto e sperimentato. Esattamente come a margine di uno spettacolo teatrale o una produzione cinematografica.