OPLÀ CLOWNS! & MR BIG CIRCUS

Oplà Clowns! Ecco che sbarcano da un allegro furgone colorato, il Clown Ludobus, portando tanta allegria e divertenti giochi circensi. I bambini saranno coinvolti attivamente, diventando i veri protagonisti dell’evento. Partendo dal gioco e dall’apprendimento attivo e nel rispetto reciproco delle regole, della convivenza e dell’ascolto, i bambini, coinvolti nelle animazioni e nelle attività ludico espressive, saranno stimolati ad essere veramente spontanei diventando a loro volta piccoli clown. E a seguire… giocoleria e cabaret con Mr Big Circus Cabaret! Brillante, esilarante, coinvolgente e provocatorio, il Mr. Big Circus Cabaret è tutto questo e molto di più. Uno spettacolo che riserva sorprese ad ogni messa in scena, grazie alla strabiliante capacità di improvvisare del suo protagonista: un clowngiocoliere, dallo strano accento straniero, che fa della tecnica circense e della sua arguta ironia, il “trampolino di lancio” per una comicità che non risparmia nessuno. Uno spettacolo al servizio del pubblico, un mix perfetto di circo e cabaret, teatro e arte di strada. Tra numeri di giocoleria ed equilibrismo costruiti su gag esilaranti e il fitto coinvolgimento del pubblico, lo spettacolo sarà una risata senza sosta dall’inizio alla fine. Divertente per i bambini, “cavie” di esperimenti ed espedienti comici, ed esilarante per gli adulti.
IL TAPPETO DELLE STORIE

Un tappeto grande, molto grande come un arazzo prezioso di un antico castello, tutto illustrato con i personaggi e i luoghi delle storie, secondo un ritmo circolare che permette di iniziare a raccontare una storia da qualsiasi punto si voglia. Strumento ideale per i più piccoli, ne accende la fantasia portandoli ad immaginare personaggi e avventure fantastiche, ma anche i più grandi potranno esercitarsi con l’invenzione di storie e le varie tecniche della narrazione.
ECO ORCHESTRA PER BAMBINI

Il progetto si pone come scopo la formazione di una piccola orchestra di bambini in grado di cantare e suonare vari canti, dai più tradizionali ad alcuni presi da altre culture. I bambini contribuiranno a costruire e personalizzare vari strumenti musicali con materiali di riciclo (maracas, percussioni, microfoni con asta, bastoni della pioggia, ecc..). Saranno utilizzati cartoni, fili, pezzi di carta, lattine, tappi e quant’altro utile anche a creare delle semplici divise. Sono previste, inoltre, per alcune canzoni, delle piccole coreografie di accompagnamento. Dopo la creazione, con l’ausilio di 3 operatori/attori, i bambini saranno brevemente istruiti sull’utilizzo degli strumenti stessi e coadiuvati da un musicista che con la chitarra accompagnerà l’orchestra. Alcuni bambini potranno essere coinvolti come presentatori e cantanti, coinvolgendo anche gli adulti presenti (a cui saranno forniti i testi delle canzoni) con piccoli sketch di clownerie. Gli attori/operatori reciteranno in prima persona delle filastrocche, coinvolgendo i bambini. In base al numero dei bambini presenti, si potranno costituire diverse “piccole orchestre” che faranno vivere a partecipanti e spettatori (che comunque potranno fare da “coro” per le canzoni più conosciute) una vera atmosfera di festa, calorosa e sobria.
IL TALENTO DI ESSERE TUTTI E NESSUNO

È stato Pierce Brosnan, Russell Crowe, Hugh Grant e Samuel L. Jackson. Nel corso dei decenni Luca Ward è entrato nell’immaginario collettivo degli italiani grazie al doppiaggio. Pulp Fiction, Matrix e Il Gladiatore sono solo la minima parte dei film cult a cui ha prestato la sua voce. In punta di piedi Luca Ward ci è entrato gradualmente sotto pelle, ed ora risiede indiscutibilmente nel DNA di ognuno di noi. Ma nell’arco della sua vita Luca Ward è molte altre cose oltre una voce: marinaio, attrezzista, bibitaro, teppista, militare, motociclista, padre e… persino John Wick… ultimamente. Luca Ward è stato tutti, nessuno e centomila… Nel suo spettacolo ci racconterà del rapporto viscerale che ha col mare, del lavoro che ha fatto su di sé come artista e, non per ultimo, del suo trascorso intimo e personale come uomo, marito e padre. Luca Ward scherza sul talento che l’ha reso famoso (la voce) e ci racconta del rapporto conflittuale che ha con esso… Uno spettacolo interattivo in cui verrà abbattuta la quarta parete e il pubblico sarà protagonista insieme al “Comandante” Ward, il quale inviterà sul palco chiunque voglia mettersi alla prova.
Circonauta 2024
Scopri il programma completo degli spettacoli su www.circonauta.it
FORMA MENTIS

FORMA MENTIS, un’esperienza coreografica che celebra giovani straordinari danzatori che partecipano alla creazione di un manifesto artistico per le nuove generazioni. Forma Mentis è una piattaforma vibrante per esplorare il potenziale della danza come linguaggio universale per mezzo della propria intelligenza. Ogni passo, ogni movimento, è un’opportunità per esprimere idee e visioni, creando un dialogo dinamico con se stessi, il pubblico e le generazioni future. In questo spazio creativo, Godani riconosce il valore del talento e della determinazione professionale. Ogni danzatore, ogni artista, è un faro di ispirazione per coloro che anelano a realizzare i propri sogni. Ogni movimento sul palcoscenico è un passo avanti verso la scoperta e la celebrazione del potenziale umano.
SISTA

“Una scia desiderante, questa la materia sulla quale ho sentito congiungersi le nostre prospettive e da cui sono partita per tracciare le tappe di pratiche e visioni, approdi e memorie, ricercando nel movimento il grado di presenza necessario, netto e poroso al contempo. Fiducia, necessità, benessere. Confondere il tempo, chiudere gli occhi, percepire l’origine. L’antenato. Queste le suggestioni che hanno nutrito gli immaginari e articolato i fraseggi condivisi, le azioni solitarie e le attese, aprendo varchi tra presenza e prossimità, tra ciò che emerge e ciò che non è dato vedere… Nella sua prima forma di quadri danzati, il lavoro approda al festival MilanOltre svelando le prospettive, ancora In itinere, di due presenze diversamente vigili ma entrambe inclinate verso la necessità di ritrovarsi.” Simona Bertozzi
DECISIONE CONSAPEVOLE

Abitare lo spazio utilizzando la consapevolezza di ogni interprete. Il rispetto del gusto gioca un ruolo fondamentale per far sì che tutto risulti omogeneo e che le diverse personalità siano vestite da un unico abito. L’abito veste gli interpreti di specifici atteggiamenti, ritmi e modi minuziosamente studiati. L’abito pone limiti che comprendono però infinite libertà. L’abito è tutto ciò che esorta alla decisione. Forse allora è l’abito la stessa consapevolezza? Isolamento, intimità, comunicazione, comunità sono le quattro parole chiave che pur restringendo il cerchio mantenendo la decisione più rispettosa, lasciano ancora infinite possibilità di interpretazione. Decidendo consapevolmente la parola chiave, i danzatori inizialmente riempiranno la scena, esistendo singolarmente ma anche e soprattutto aggregandosi. Analisi e rielaborazione porteranno poi alla versione finale.
OTOTEMAN

Ototeman (termine da cui deriva la parola “Totem”) sta a metà tra un gioco e un rituale, una stanza fittizia in cui tutto è possibile, due anime strettamente legate tra di loro alla continua ricerca di uno spazio per coesistere. La finalità di Ototeman è quella di esplorare la parte più istintiva del nostro essere, comprendente sia corpo che mente. Una danza ironica e carnale contraddistingue il relazionarsi di questi due corpi che si trovano in uno stato comune ma estraneo, continuo e intermittente, equilibrato ma dissestato. Ci piacerebbe evocare i ricordi più profondi, le sensazioni più spontanee di chi ci guarda attraverso la musica, le immagini e i suoni che creiamo. Ototeman nasce da un’esigenza viscerale di leggerezza e libertà personale, è un rito liberatorio e una stanza che auguriamo a tutti di trovare dentro se stessi.
DANZE AMERICANE_ VARIAZIONI E SPERIMENTAZIONI (ANTEPRIMA)

Danze Americane vuole raccogliere e interrogarsi sulle eredità di quelle pratiche, in un’indagine e riscoperta dei contenuti dinamici, qualitativi, compositivi, posturali. Costruendo e decostruendo sequenze, architetture e complessità di articolazione del movimento del corpo, il danzatore attraverso la sperimentazione “in diretta” cerca di volta in volta gli snodi che consentono possibili evoluzioni, suggerimenti, derive.