BENVENUTI IN CASA ESPOSITO

Nessuno ha imposto a Tonino Esposito di fare il delinquente. Eppure lui vuole farlo a tutti i costi, anche se è sfigato e imbranato. Perché vuole mostrarsi forte agli occhi di tutti. E perché è ossessionato dal ricordo del padre Gennaro, che prima di essere ucciso è stato un boss potente e riverito nel rione Sanità, a Napoli. Così Tonino, tra incubi e imbranataggini, resta coinvolto in una serie di tragicomiche disavventure che lo portano a scontrarsi con i familiari, con le spietate leggi della criminalità e con il capoclan Pietro De Luca detto ’o Tarramoto, che ha preso il posto del padre. E quando non ce la fa più, quando tutto e tutti si accaniscono contro di lui, va nell’antico Cimitero delle Fontanelle a conversare con un teschio che secondo la leggenda è appartenuto a un Capitano spagnolo. Nel tentativo di riportarlo sulla strada dell’onestà, la capuzzella del Capitano si trasforma in un fantasma e si trasferisce a casa di Tonino. Dalla comica “collaborazione” tra i due nascono episodi esilaranti, che trovano il loro culmine nel periodo in cui Tonino, dopo aver messo nei guai ’o Tarramoto, viene messo agli arresti domiciliari dal capoclan e cade in depressione. Intorno a Tonino, al Capitano e a De Luca si muovono altri personaggi memorabili: Patrizia, moglie di Tonino, donna procace e autoritaria; Gaetano e Assunta, genitori di Patrizia, che si strapazzano di continuo; Manuela, vedova del boss Gennaro, donna dai nobili sentimenti; Tina, giovane figlia di Tonino e Patrizia, che combatte la condotta illegale del padre. In casa Esposito non manca una presenza animalesca: Sansone, un’iguana del genere meditans, che fa da contrappunto a tutti i divertenti momenti della commedia. La commedia è un insieme di dialoghi irresistibili, colpi di scena e messaggi di grande valore etico, riporta gli aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità, rispolvera la grande tradizione comica napoletana e fa ridere e riflettere. Un modo nuovo di raccontare e denunciare la malavita, perfettamente in linea con i contenuti del romanzo bestseller “Benvenuti in casa Esposito”, che è stato un vero e proprio caso letterario. Un libro che ha scalato le classifiche grazie al passaparola e all’entusiasmo di migliaia lettori in tutta Italia e che è stato adottato da scuole, istituzioni pubbliche, associazioni antimafia, comitati civici, gruppi che si battono per la Legalità.  

L’ISPETTORE GENERALE

Rocco Papaleo è protagonista de L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa. Scritta quasi duecento anni fa, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, rivive oggi grazie alla regia di Leo Muscato. Russia, 1836: per controllare la vita e l’operato dei suoi sudditi, lo zar Nicola I istituisce un nuovo organo di Stato chiamato Terza Sezione. È una sorta di inquisizione che persegue e ostacola tutti i liberi pensatori, fra cui Dostoevskij, Puškin e Gogol stesso. In breve tempo questo sistema scatena un processo di burocratizzazione della macchina amministrativa ed aumenta esponenzialmente il livello di corruzione fra i funzionari statali. L’ispettore generale è una commedia satirica estremamente divertente che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile. Chlestakov è un frivolo viaggiatore di passaggio in un remoto paesino che viene scambiato per un alto funzionario dello Stato spedito dallo zar ad indagare sulla condotta dei funzionari cittadini. Il malinteso scatena conseguenze nefaste per i “notabili” del piccolo villaggio – primo tra tutti per il Podestà – che si troveranno a vivere il giorno più lungo e tragico della propria esistenza, col timore di venire smascherati.

IL FU MATTIA PASCAL – 24/24

Il fu Mattia Pascal, pubblicato nel 1904, è il romanzo che diede a Pirandello fama mondiale e che, in continuità con Wilde, Dostojevski, Stevenson e contemporaneamente a Conrad, Freud, Kafka, farà dilagare nella letteratura del Novecento il tema del Doppio, del Doppelgänger, in modo così invadente da spazientire Nabokov che lo considerava «di una noia mortale». In realtà nel romanzo seminale di Pirandello le vicissitudini di Mattia Pascal e del suo specchio Adriano Meis sono il contrario della noia: tanti sono i colpi di scena, e lo spazio/tempo dove si consumano in continue sovrapposizioni, da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch’esso agli inizi del “secolo breve”. Marco Tullio Giordana

TESTIMONE D’ACCUSA 2024

Testimone d’accusa di Agatha Christie è molto probabilmente il più bel dramma giudiziario dell’autrice. Il gioco non verte tanto sulla psicologia dei personaggi quanto sulla perfezione del meccanismo. Un colpo di scena dopo l’altro, in un crescendo raveliano, una battuta dopo l’altra. Lo spunto, come spesso accade nelle opere della Christie, è autobiografico e parte dalla storia di una donna tradita dal marito più giovane. L’autrice fu tradita dal primo marito e sposò poi un uomo molto più giovane di lei. Ma bastasse questo… Il film capolavoro che ne trasse Billy Wilder era assai liberamente tratto. Il testo teatrale è assai più asciutto, non concede tregua alla tensione, affonda come una lama di coltello affilatissima (letteralmente) nella schiena di chi osserva. In scena avremo lo stenografo che scriverà -con il particolare ticchettio- tutti i verbali del processo su una macchina stenografica autentica del 1948 (la commedia è del ‘53), i sei giurati saranno scelti tra il pubblico sera per sera, e chiamati a giurare e ad emettere il verdetto. Geppy Gleijeses

TALK CON ALESSANDRO PREZIOSI

Alessandro Preziosi è protagonista di un talk speciale condotto dal regista sceneggiatore e giornalista Fabrizio Corallo. Un incontro intimo e avvincente in cui Alessandro Preziosi si racconterà al pubblico. In bilico tra il sicuro mestiere di avvocato e il desiderio appassionato di recitare, Alessandro Preziosi è diventato un attore di fiction tv ma ottimo interprete anche al cinema senza far torto all’accreditata carriera teatrale. Alla ricerca di un proprio ruolo nella vita, prova a percorrere le vie diverse di quella irreale del palcoscenico e del set cinematografico. Preziosi riesce a spaziare tra generi e registri diversi restando sempre convincente. Protagonista di molte fiction tv di successo (Vivere, Elisa di Rivombrosa, Il Capitano, La Bella e la Bestia, I Medici) ma ottimo interprete anche al cinema (La Masseria delle allodole, I Vicerè, Mine vaganti, Mio fratello mia sorella) senza tralasciare l’accreditata carriera teatrale (Trilogia di Eschilo, Cyrano di Bergerac, Amleto, Re Lear, Don Giovanni, Vincent Van Gogh – L’odore assordante del bianco) che lo ha visto brillare, applauditissimo, sui palcoscenici dei maggiori teatri italiani. BIO FABRIZIO CORALLO Giornalista, autore televisivo, sceneggiatore e regista si occupa di cinema e di spettacolo da 45 anni: dal 1979 in poi ha collaborato a vari programmi della Rai firmati tra gli altri da Renzo Arbore e Gianni Minà, è stato l’aiuto regista di alcuni film diretti da Pupi Avati e ha scritto articoli per varie testate tra cui La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Mattino, Panorama, L’Espresso, Il Messaggero, Il Venerdì di Repubblica, Film Tv, Ciak e Il Fatto Quotidiano. Dal 2006 a oggi ha realizzato come autore e regista una serie di documentari dedicati a grandi personalità del cinema italiano – tra cui Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Dino Risi, Monica Vitti, Mariangela Melato, Virna Lisi, Giuliano Montaldo e Ennio Flaiano – per i quali ha ricevuto vari riconoscimenti tra cui tra Nastri d’Argento.  

UN ITALIANO DI NAPOLI

Un monologo ironico e divertente in cui l’essere napoletano si svela nelle vicende di tutti i giorni, nel gesticolare, nel raccontare momenti di vita che possono accadere a chiunque. Biagio Izzo in questo spettacolo espone la sua napoletanità con la comicità popolare di un moderno Pulcinella. Biagio Izzo ha cominciato facendo il cabarettista collaborando con attori napoletani come Benedetto Casillo, Rosalia Maggio e Giacomo Rizzo. Poi il successo in tv e al cinema con ‘Made in Sud’, ‘Stasera tutto è possibile’, ‘Tale e quale show’, ‘I fratelli De Filippo’, ‘L’amico del cuore’, ‘Amore a prima vista’, ‘Cose da Pazzi’, ‘Io e Marilyn’.

FESTA DEI GIOCHI TRADIZIONALI taviano

FESTA DEI GIOCHI TRADIZIONALI   dalle ore 18.00 alle ore 21.30 Giochi di strada: La trottola, Il salto alla Corda, La pista delle Biglie, I Giochi di Legno, La cuccagna dei Piccoli (una cuccagna di piccole dimensioni pensata per i bambini), Shangai e Scacchi Giganti (Due giochi da tavolo in versione Extralarge da Piazza)   dalle ore 21.30 alle ore 23.00 Il Biliardone Umano Un calcio Balilla fatto di persone vere   dalle ore 23.00 alle ore 23.30 Il Grande tiro alla Fune 200 vs 200 persone

WONDERLAND / ALBERTO IOVENE

“Wonderland”. La danza della compagnia ResExtensa – con gli abiti sostenibili realizzati da Guardini-Ciuffreda studio – incontra il jazz di Alberto Iovene (piano) “C’è un posto che non ha eguali sulla terra… Questo luogo è un luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio. E per fortuna… io lo sono.” Con le parole del cappellaio entriamo in un mondo dove tutto diventa possibile, dove il sogno creativo italiano trova la sua visione reale e dove ci scopriremo a domandarci se stiamo vivendo un sogno oppure è “semplicemente” realtà. Un giardino animato da creature sognate che giocano con gli elementi della natura e non solo. Regine di amori e di fiori si alternano in un equilibrio delicato facendoci scoprire le nostre emozioni più semplici. Danzatori di specchi ci chiederanno di rifletterci nel loro girare mentre il re ci inviterà a seguirlo nel suo regno fatto di fiori da risvegliare. Tutto è in movimento, e la terra sembra non essere così stabile… la musica attraversa ogni parte di questo mondo e anche lei partecipa alla danza della vita, della libertà, del sogno ormai diventato vita reale. Una serata da vivere, da attraversare… la porta per un nostro nuovo e personale viaggio.   ALBERTO IOVENE Pugliese, classe 1975, intraprende all’età di sette anni lo studio della musica e del pianoforte compiendo gli studi classici, per poi dedicarsi definitivamente allo studio della musica jazz. Numerose le sue collaborazioni ed esibizioni in pubblico, tra cui spiccano le sessions con i musicisti afro-americani del team del sassofonista-compositore Harold Battiste, fondatore dell’etichetta discografica “AFO” di New Orleans. Nel 2011 esce il suo progetto discografico WIRED ALONG portato anche in un tour italiano che tocca alcuni tra i palchi più prestigiosi, tra cui il “Blue Note” di Milano. Collabora e suona in varie formazioni con alcuni tra i migliori musicisti della scena nazionale ed internazionale, tra cui, per citarne solo alcuni: Dominique Di Piazza, Manhu Roche, Marco Siniscalco, Amedeo Ariano, Daniele Scannapieco, Lorenzo Tucci, Robertinho De Paula, Philippe Petrucciani, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista, Daniele di Bonaventura. Attivissimo come compositore, scrive ed arrangia musiche per testi poetici, libri di favole per bambini, spettacoli teatrali, progetti multimediali. Il suo ultimo progetto di composizioni originali è del 2022 dal titolo “The New Day”. È laureato presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Bari con una tesi sperimentale dal titolo “Scritture sincopate tra Futurismo e Musica Jazz”. DISCOGRAFIA 2006 – “Told Notes” – (Philology) 2010 – “Cores” – (Philology) 2011- “Wired Along” – (Groove Master Edition) 2023 – “The New Day” – (Abeat Records)

SENZA FAR RUMORE

Line up Rosario Bonaccorso contrabbasso, voce, composizioni / Olivia Trummer pianoforte, voce / Roberto Taufic chitarra e voce Rosario Bonaccorso, il noto contrabbassista e compositore ligure di origini siciliane, presenta il nuovo cd “Senza far Rumore” nella formazione Trio, con Olivia Trummer e Roberto Taufic Durante la sua lunga carriera Rosario Bonaccorso ha suonato e registrato con tanti artisti del panorama internazionale americano, tra cui alcune vere leggende come Elvin Jones, Michael Brecker, Clark Terry e ancora, Pat Metheny, Benny Golson, Kenny Barron, Joe Lovano, Mark Turner, Ivan Lins, Vince Mendosa.. e molti altri. Rosario Bonaccorso ha collaborato ed ancora collabora, con tanti grandi nomi del jazz italiano, come Stefano Di Battista, Dado Moroni, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, Roberto Gatto … nel suo curriculum anche le lunghe e felici esperienze concertistiche e discografiche con Lucio Dalla, Gino Paoli e col cantautore francese Claude Nougaro’ … Oltre ad avere all’attivo la partecipazione ad oltre settanta dischi, da oltre quindici anni Rosario Bonaccorso veste l’abito del Band Leader, facendoci scoprire le sue interessanti formazioni e la sua felice penna compositiva grazie ai sei album registrati a suo nome: per la etichetta PMR ha realizzato gli album Travel Notes e In Cammino e per la Jando Music ha realizzato gli album: In Mezzo c’è solo il Mare, Viaggiando, Beautiful Story, A New Home; dischi che hanno ricevuto grandi consensi di critica e di pubblico. Rosario Bonaccorso qui ci propone alcuni testi scritti di suo pugno. La sua penna ha tracciato con sguardo introspettivo delicati pensieri su importanti temi della vita.. Melodie che a volte canta con un filo di voce, come se narrasse poesie, a volte con gioiosa verve, come per riscoprire la vita.