PRELUDI DI DANZA – 8^ edizione

Una giornata per omaggiare la danza come arte coreutica, studio e voglia di fare ed essere comunità. Il 29 aprile è la Giornata Internazionale della Danza, ricorrenza istituita nel 1982 dall’International Dance Council e dell’International Institut Theatre – UNESCO, in onore di Jean-Georges Noverre (Parigi 29 aprile 1727), creatore del balletto moderno. Dal 2015 Arte&BalettO, insieme all’Amministrazione Comunale e al Teatro Pubblico Pugliese, ha portato in città questo evento. Per la 8^ edizione ritorna quindi Preludi di danza, vera e propria festa di danza in cui le Scuole di danza, con le sue aspiranti danzatrici, ma anche appassionati di danza, calcheranno il palco del Teatro Curci per celebrare in modo condiviso e in nome della passione per Tersicore.

PREMIATA PASTICCERIA BELLAVISTA

Ermanno e Giuditta Bellavista sono i proprietari di una pasticceria annessa alla loro casa. Con loro vive la madre, sofferente di diabete e pressione alta. Ermanno ha una relazione in segreto con Romina, la quale è stanca di dover parlare con lui di nascosto e vuole che si decida a parlarne con la famiglia. Anche Giuditta ha una relazione segreta con Aldo, pasticcere alle dipendenze dei Bellavista, che però non ama la non bella Giuditta ma mira alla sua ricchezza. Intanto si scopre che Ermanno tre mesi prima, ha subito un intervento di trapianto agli occhi, questi vennero prelevati da Carmine, un senzatetto che dopo un incidente automobilistico entra in coma. Creduto però morto, venne deciso di prelevargli gli occhi e trapiantarli ad Ermanno. Così, una volta svegliato dal coma, Carmine si ritrova cieco. Carmine riesce a raggiungere la pasticceria di Ermanno, rivelandogli che sono 3 mesi che non possiede più gli occhi, e che il prof. Rubelli, che ha eseguito l’intervento, è implicato nel gioco d’azzardo e nel traffico illecito di organi. Carmine decide di rimanere nella pasticceria di Ermanno, dicendo che ora egli dovrà guardare la vita per lui.

ZEITGEIST

Zeitgeist è una girandola di numeri comici e personaggi che si avvicendano sul palco senza soluzione di continuità a rappresentare i vari modi di far ridere. Dal cabaret al Clown passando per brevi monologhi, un omaggio all’avanspettacolo e al “comico-spalla”, il meglio del duo sardo Pino e gli Anticorpi – al secolo Michele e Stefano Manca – i cui personaggi più famosi sono accompagnati dal musicista Carlo Pieraccini, in un caleidoscopio di umorismo surreale, una rappresentazione dell’umana follia, uno spettacolo comico sui tempi comici!

POLIFEMO INNAMORATO

Polifemo innamorato è uno spettacolo in quadri. La storia dell’impossibile amore tra Polifemo e Galatea , adotta registri (la danza, la narrazione, la musica, ma soprattutto le marionettte corporee di grandezza naturale) che contribuiscono a evocare questa vicenda mitica in una dimensione scenografica rituale. La narrazione si intreccia con l’azione danzata e con la musica che diventa anche canto. L’ambientazione è essenziale e contemporanea. Le musiche, i canti e i paesaggi sonori di Puccio Castrogiovanni coniugano sonorità etniche con declinazioni elettroniche e accompagnano i testi che spaziano dall’italiano al greco antico, dal siciliano al veneto, al napoletano. A metà tra opera performativa contemporanea e narrazione tradizionale, Polifemo innamorato è uno spettacolo che avvicina i registri del colto e del popolare tentando di poter interessare un pubblico di ogni età e provenienza.

RECITAL 24/25

Scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis, Ale e Franz tornano in scena con un recital appunto, ovvero con ‘il meglio di’ dove ripercorrono il meglio rappresentato in tutti questi anni. Lo spettacolo raccoglie materiale in tanti anni di lavoro, e vuole portare un po’di leggerezza al pubblico. In scena andranno vizi, virtù e manie degli italiani, “dell’essere umano in generale”, alle prese con alcune situazioni che saranno estremizzate in teatro. L’intenzione è quella di dare alle persone un po’ di spensieratezza, lasciando quindi i riferimenti alla realtà che stiamo vivendo sulla soglia del teatro. “Pensiamo a divertirci”. Uno spettacolo da vivere e ridere insieme tra passato presente e futuro. Uno spettacolo comico, divertente che mette in luce le nostre qualità ma soprattutto i nostri difetti e le nostre contraddizioni. È come guardarsi allo specchio e chiedersi: “Ma chi è quello”?

IL CLOWN DEI CLOWN

Da anni definito dalla stampa “il più grande clown classico del nostro tempo”, David Larible è forse l’unico comico vivente in grado di esibirsi sia per il pubblico intimo dei teatri sia davanti a platee come quella del Madison Square Garden, dove è stato visto da oltre 120.000 persone in un solo week-end. Il suo faccione sorridente è apparso per anni nei grandi monitor digitali di Times Square a New York, dove si è esibito con Ringling Bros. and Barnum & Bailey, il leggendario circo a tre piste che presenta i propri spettacoli nelle più importanti sale di tutto il Nord America. Il racconto di un uomo delle pulizie del teatro che sogna di diventare clown… E ci riesce! Arriva in punta di piedi, lo sguardo distratto, le mani in tasca e il passo incerto. Ma pochi gesti trasformano il suo incedere in una strepitosa valanga di divertimento. Rapisce, seduce, commuove. Nelle sue gag gioca sempre coi grandi miti classici dell’italianità: la prima ballerina, l’opera lirica, la musica classica. Uno stile inconfondibile che attinge dalla tradizione circense e s’incontra con Fellini, passando per la Commedia dell’Arte. Una messa in scena fluida e coordinata dei migliori numeri di Larible, in cui si alternano gag visuali a brani musicali (suona cinque strumenti!). Al termine dello show, dopo aver fatto abbandonare la maschera allo spettatore, David può lasciare la propria per riprendere con umiltà i panni dell’inserviente, e finire dove aveva iniziato: essere un uomo qualunque. Con l’anima del clown. Il Clown dei Clown.

TANTE BELLE COSE

Un nuovo allestimento molto atteso dal pubblico dove Francesco Cicchella presenterà sul palco grandi novità, con performances completamente inedite che daranno vita ad uno spettacolo ricco di emozioni e…tante belle cose.

IO, LUDWIG VAN BEETHOVEN

Lo spettacolo è incentrato sulla figura del genio musicale Ludwig Van Beethoven e narra la storia del suo talento immenso e insieme, della sua umanità. Ludwig van Beethoven fu uno dei più grandi geni musicali mai esistiti. Non si può comprendere il genio con occhi normali, non rientra in nessuna categoria e la sua complessità non si può afferrare. Indagarne la vita vuol dire accostarsi ad altezze umanamente insolite, rubarne per un istante la grandezza e la follia per raggiungere ebrezze ed emozioni insperate. Così, partendo da una passione antica, ci accostiamo a Beethoven con emozione per indagarne i tanti misteri, la sordità, i rapporti col padre e con il suo tempo, il suo talento, gli amori, profondi e contrastati, le sue durezze e soprattutto la sua musica, la sua musica immortale. E quella Nona Sinfonia, quei quattro movimenti così conosciuti e amati che hanno cambiato la storia della musica per sempre. Perché Beethoven aspettò dieci anni per comporre la Nona avendone la musica già in testa? Cosa successe in quei dieci anni? Cosa cambiò nel mondo che lo circondava e cosa successe dentro di lui, e, soprattutto, come si preparò alla serata della prima rappresentazione, a Vienna, il 7 maggio del 1824? Ci vuole tempo per raccontare la bellezza. Chiudiamo gli occhi ed ascolteremo come mai abbiamo fatto prima.

CALLAS, CALLAS, CALLAS 24/25

Nel centenario della nascita della Callas l’omaggio di COB Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello, ha una particolare valenza anche per l’originalità che l’ha ispirato: affidare la creazione a tre giovani e affermati coreografi dal linguaggio contemporaneo. Tre sguardi differenti, tre approcci e restituzioni in danza. Titolo che è anche un invito, per lo spettatore, a scoprire o ritrovare tra le pieghe di un movimento o la coralità dell’ensemble, tra le sonorità elettroniche o i frammenti di arie celebri disseminati nell’architettura coreografica, tra una luce o un costume che sagoma gesti e posture, la propria Callas. O magari un’altra, inedita, che la danza astratta può suggerire, evocare, imprimere nell’atmosfera e nella memoria. Di sicuro riconosceremo, contaminate o appena palesate, tre celebri arie: da Tosca, Norma, Carmen.

IL PICCOLO PRINCIPE – CHRISTMAS EDITION

Trasposizione drammatizzata del celeberrimo racconto di Antoine de Saint Exupery, impreziosita da musiche e coreografie pensate appositamente per lo spettacolo in una chiave ancor più magica dalle atmosfere natalizie. Il Piccolo Principe compie, infatti, il suo viaggio tra pianeti e strambi personaggi proprio durante il periodo di Natale. Ovunque lui vada si respira atmosfera natalizia. E’ Natale sul pianeta del Re, del Vanitoso, del Lampionaio ed è Natale sulla Terra. Ogni personaggio gli lascerà in ricordo il proprio modo di vivere il Natale stimolandolo alla curiosità e alla fantasia. Giungerà sulla Terra proprio il giorno della Vigilia di Natale e lì resterà il tempo necessario per raccontare all’amico pilota ciò che ha appreso dal suo viaggio nello spazio/tempo. Tornerà sul suo pianeta il giorno di Natale come una sorta di rinascita. Lo spettacolo offre una poetica riflessione sul passaggio dalla giovinezza all’età adulta ed è in grado di toccare e affrontare con delicatezza le grandi tematiche dell’esistenza: l’amicizia, l’amore e il senso della vita. Una bellissima parabola sul valore dell’amicizia spiegata ai più piccini, con un linguaggio semplice e immediato, ma con un messaggio universale che è in grado di coinvolgere anche il pubblico adulto. Lo spettacolo, attraverso il viaggio del Piccolo Principe, ci mostra come un Natale “diverso” possa essere unico e speciale, un’opportunità per crescere e ampliare i propri orizzont