LONDON 69: PERFORMING THE BEATLES

“LONDON 69 live performing The Beatles” è un collettivo di amici, di musicisti incredibili che affonda le proprie mani nell’esplosiva produzione dei Fab Four che, a oltre mezzo secolo di distanza, non perde né fascino né capacità sovversive, né luce né oscurità. Cinque musicisti esperti ed affiatati in una formazione sempre diversa di data in data, si alterneranno sul palco per rendere omaggio alla più incredibile band della storia, The Beatles. Si ritrovano intorno ad un amore musicale comune e profondo infondendoci il proprio stile, quello di ciascuno di loro, con un risultato che è al tempo stesso fedele al sound originale ma personale ed autentico. Il nucleo storico di questo progetto è formato da Roberto Dell’Era (Afterhours), Sebastiano Forte (Tu la band), Lino Gitto (The Winstons), Andrea “Fish” Pesce (Tiromancino, Riccardo Sinigallia) che di volta in volta ospitano artisti noti del panorama musicale italiano: Rachele Bastreghi (Baustelle), Roberto Angelini, Federico Poggipollini (già chitarrista storico di Ligabue) L’intenso live è strutturato in due parti: la riproposizione integrale del disco “Abbey Road”, forse il più significativo dell’intera produzione ed un viaggio insolito ed affascinante, nelle rispettive carriere soliste, post-scioglimento. Un significativo pezzo della scena alternative italiana incontra, dal vivo, la storia della musica mondiale.
LA VALIGIA DELLA LIBERTÀ

Sibilla Barbieri ha 58 anni, da dieci combatte contro un tumore che non le dà tregua. Quando Sibilla riceve dai suoi oncologi la notizia che non c’è più niente da fare, prende una decisione: non vuole vivere il tempo nell’ultima agonia, del dolore profondo, del sonno, del delirio. Vuole morire in pace. Ma in Italia il fine vita resta un tabù, nonostante diversi Tribunali si siano espressi per affermare che “LA LIBERTÀ PERSONALE” è “INVIOLABILE” (ART. 13 DELLA COSTITUZIONE) e che pertanto il Parlamento è colpevole di non aver ancora legiferato in tal senso. Sibilla racconta alla giornalista Valentina Petrini la sua scelta e insieme scrivono il racconto degli ultimi giorni di vita, la sfida alle istituzioni e l’ultimo viaggio verso la Svizzera. L’ultima fatica per la libertà. Dopo la morte, Valentina Petrini ha il compito datole da Sibilla di rendere pubblica la sua impresa e quella delle persone che l’hanno aiutata, tra cui suo figlio Vittorio che oggi attende di sapere se sarà rinviato a giudizio per averla aiutata ad arrivare a Zurigo dove Sibilla ha potuto morire con il suicidio medicamente assistito, ingerendo una pillola che l’ha fatta addormentare per sempre. Vittorio rischia 12 anni di carcere. E il Parlamento? Tace. Uno spettacolo di teatro civile, un dialogo tra Sibilla e Valentina Petrini che mette in luce le contraddizioni con cui lo Stato ha impedito a Sibilla, e prima di lei a Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Dj Fabo e molti altri, di esercitare il diritto di scelta sui propri corpi. Ospite speciale della serata: Antonio Diodato. Lo spettacolo è un adattamento del PODCAST “Disobbedisco”
SANGHENAPULE

in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa In uno spettacolo che intreccia il racconto alla poesia, esaltando la lingua napoletana in tutta la sua barocca bellezza, Mimmo Borrelli e Roberto Saviano, puntano al cuore di Napoli, città di sangue e di lava incandescente, esplorandone il mistero e la contraddizione. Attore e narratore percorrono alcune tappe della storia napoletana in una continua osmosi tra celeste e sotterraneo. È il sangue il filo conduttore di uno spettacolo di parole, luci e suoni, con una splendida colonna sonora originale eseguita dal vivo. È il sangue che si scioglie, rinnovando ogni anno il patto tra il santo e la sua gente; è il sangue dei primi martiri cristiani, ma anche quello dei “martiri laici” della Repubblica partenopea, che a fine Settecento tentò di opporre l’ideale democratico all’oppressione borbonica; è l’emorragia dell’emigrazione nei primi decenni del Novecento, quando migliaia e migliaia di italiani varcarono l’oceano in cerca di un futuro migliore; è il sangue versato sotto le bombe della Seconda Guerra mondiale; è, infine, quello degli agguati di camorra. In uno spettacolo che intreccia la narrazione alla poesia, esaltando la lingua napoletana in tutta la sua barocca bellezza, Mimmo Borrelli e Roberto Saviano, puntano al cuore di Napoli, città di sangue e di lava incandescente, raccontandone il mistero e la contraddizione.
IN FIN DEI CONTI. CAPITOLI DI UNA MESSINSCENA

Un reading teatrale di musica e parole che prende spunto dal libro di Angelo Mellone dal titolo In fin dei conti. Capitoli di una messinscena” (Carta Canta Edizioni), una raccolta di poesie in cui Mellone raduna quelle che definisce “le mie ossessioni”: l’Italia, le radici, il Sud, la sua Taranto, gli antenati, i figli, la provincia, la memoria nazionale, la nostalgia dell’origine, l’amore di coppia. Un viaggio doloroso, struggente, epico, in cui ogni spettatore troverà qualcosa di proprio, scovando qualche scena, qualche verso, qualche passo musicale in cui identificarsi e sentirsi parte di questa danza vorticosa di note e versi in cui Mellone viene accompagnato da un quartetto d’eccezione: Salvatore Russo alla chitarra, Francesco Longo alla fisarmonica, Franco Speciale al contrabbasso, Peppe Fornaro a sax e clarinetto.
NICK THE NIGHTFLY 5TET

Nick the Nightfly è nato a Glasgow, in Scozia, ma vive in Italia dal 1982. È conosciuto principalmente per il programma radiofonico “Monte Carlo Nights” che conduce per Radio Monte Carlo, anche se ha anche una carriera da musicista e cantante, collaborando con grandi nomi della musica italiana e internazionale, tra cui Giovanni Allevi, Carmen Consoli, David Knopfer e Pat Metheny. Cura più di venti compilation – undici della quali con il nome di “The Nightfly” – e tra le altre cose un cofanetto di sei CD dal titolo THE NIGHTFLY BOX. Nel 2007 esce THE NIGHTFLY SPECIAL EDITION, a cui fa seguito nell’ottobre 2008 THE DEVIL, in cui Nick si esibisce con la Monte Carlo Nights Orchestra. L’ultimo album di Nick con il 5tet si chiama “Be Yourself” e vanta la partecipazione degli Incognito, Paula Morelenbaum, Amedeo Ariano, Fabrizio Bosso, Luca Bulgarelli, Francesco Puglisi, Jerry Popolo, Julian Oliver Mazzariello e altri. Un Cd di nuovi brani scritti interamente da Nick. In passato ha pubblicato il cd da solista “Don´t Forget” e “Nice One” con suo Jazz 5tet con alcuni di più rinomati Jazzisti Italiani e cinque album con la sua big band “Nick The Nightfly Orchestra”. Nel 2024 l’ultimo progetto Nick si chiama “Pop Into Jazz” un viaggio nel mondo della musica Pop, rivisitando grande successi di autore raffinato come Sting, Tears For Fears, Joe Jackson, Stevie Wonder e altri, nel repertorio musiche originale scritto da Nick. Facendo incontrare questi brani con l’idea di Nick e i musicisti del quintetto, che hanno tutti grande esperienza con diversistile di music. Pensando a questi brani e rivisitandoli, come fossero degli standards del Jazz, con la libertà e inventiva che la musica Jazz ci insegna.
LE PAROLE – LE CANZONI LE STORIE

“Beppe D’Onghia – Le parole, le canzoni, le storie”: uno spettacolo multimediale, innovativo nel suo genere. Attraverso l’uso di Intelligenza Artificiale, Video, Arte Grafica ed il contributo di Musicisti d’Eccellenza, si stabilirà una connessione per raccontare, tramite nuove prospettive, non solo i “nuovi classici” che hanno visto Beppe D’Onghia come protagonista e deus ex machina della canzone italiana d’autore degli ultimi quarant’anni (in qualità di autore, produttore, musicista e direttore d’orchestra di eccellenti artisti, tra i quali spiccano Lucio Dalla, Luca Carboni, Samuele Bersani, Stadio) ma favorire anche un confronto su tematiche contemporanee, che coinvolgono personalmente e collettivamente il pubblico, con la forza prorompente che solo l’Arte riesce ad innescare. BIO Beppe D’Onghia è un artista poliedrico e innovativo, la cui carriera è caratterizzata da una profonda comprensione musicale e un’incredibile versatilità. Non si limita a essere un abile musicista o compositore, ma è anche un creativo visionario che riesce a fondere diversi stili musicali con una sensibilità artistica unica. La sua capacità di spaziare tra generi- dalla musica leggera al cinema, dalla televisione al teatro- gli consente di creare opere e format che vanno oltre il semplice accompagnamento, diventando parte integrante dell’esperienza emotiva di chi ascolta Es. (SOGNI-Variazioni sinfoniche su temi di Lucio Dalla- concerto per orchestra sinfonica e coro – inaugurazione Ravello festival 2013) – (INCANTUS format). Beppe D’Onghia è un artista che vede nella musica un mezzo per esprimere la profondità delle emozioni umane, sia come pianista-arrangiatore che come direttore d’orchestra. Il suo lavoro riflette una costante ricerca della bellezza, del significato e della perfezione tecnica, pur mantenendo una rara autenticità che lo rende un collaboratore prezioso per artisti di fama internazionale. La sua intelligenza musicale, unita a una capacità di adattarsi a contesti sempre diversi, fa di lui un interprete straordinario, capace di trasformare ogni progetto in un’esperienza unica. Beppe D’Onghia è un artista completo, capace di mescolare tradizione e innovazione, che continua a lasciare il suo segno in ogni ambito in cui opera, anche nella produzione e nella direzione artistica di concerti ed eventi.
INCOGNITO

Gli Incognito, tra i più importanti progetti e gruppi di acid-jazz al mondo, celebrano i 45 anni di attività. Nati in Inghilterra nel 1976 dalla volontà di Jean- Paul “Bluey” Maunick, sono una formazione in continuo mutamento, proprio come la loro musica. 15 album in studio in oltre 30 anni di carriera. La fluidità nelle composizioni è un elemento caratterizzante del percorso degli Incognito, tuttavia questo non ha mai pregiudicato il loro stile musicale ben definito che spazia dal soul al funk fino all’R&B. I successi dei primi anni Duemila vengono confermati nel 2010 dalla pubblicazione di Live in London: the 30th Anniversary Concert e Transatlantic R.P.M. arricchito dalle performance di artisti come Chaka Khan e Mario Biondi. Nel 2012 gli Incognito pubblicano “Surreal”, seguito da “Amplified Soul” (2014), “In Search of Better Days” (2016) e dal loro ultimo lavoro “Tomorrow’s New Dream” (2019), come sempre un album di immersione nell’acid jazz e con i contributi di numerosi musicisti e cantanti.
PETER PAN SCOPRE L’SOLA CHE NON C’È

Una lunga e divertente metafora della crescita di un bambino, un bambino come tanti, eppure unico grazie alla sua abilità di viaggiare con l’immaginazione. Questo viaggio lo porterà sull’Isola Che Non C’è, dove il piccolo può vivere ogni tipo di entusiasmante avventura, senza mai rimanerne ferito. La crescita non è un limite per la realizzazione dei propri desideri, bensì uno strumento per realizzarli personalmente e con coscienza. Il volo è la capacità di tramutare i propri sogni in realtà. La fantasia, l’idea che diventa creazione, che diventa reale. E dopo una lunga giornata, dove il tempo non è così certo– perché questo perde forma se non sei tu a dargliene una– Peter troverà un posto e un tempo giusto per sé. Uno spettacolo divertente, nuovo, ricco di emozioni e atmosfere magiche con fatine dall’aspetto esilarante, sirene, bimbi sperduti, e pirati… sarà tutto da ridere. Be’, quasi tutto da ridere, lasciando spazio anche alla commozione e a tanta, tanta poesia.
MARE FUORI – Il musical

L’Istituto di detenzione minorile è una bolla in cui “ragazzi interrotti” hanno la possibilità di capire chi sono e cosa vogliono al di là di cosa sono stati fuori da quelle mura. È una parentesi di sospensione in cui hanno la possibilità di navigare nel loro mare interiore, fare nuove scoperte e conoscere nuovi mondi. Luoghi che sinora non hanno mai esplorato. Mentre fuori imperversa la guerra dei Ricci contro i Di Salvo, dentro l’IPM i loro eredi, Rosa Ricci e Carmine Di Salvo, si trovano l’una contro l’altro ma, in modo inspiegabile tra loro sin da subito inizia a scorrere una corrente magnetica che presto si trasforma in un sentimento forte e travolgente. I due ragazzi non possono sottrarsi a quello che provano e Beppe ne approfitta. L’educatore vede infatti proprio nel loro amore l’antidoto per l’insensata e tragica guerra tra le loro famiglie. La scoperta dell’amore è come un’onda che travolge tutti i nostri protagonisti e, pur manifestandosi in diverse forme, conduce tutti alla scoperta di nuove parti di se stessi. Qualcuno di loro si trova perso a causa di questa emozione sconosciuta, qualcun altro invece vive questo sentimento come faro nella notte e si fa guidare dalla sua luce abbagliante. La musica è protagonista principale di questa epopea e ci accompagna in questo tortuoso ma avvincente percorso di crescita. Cristiana Farina, Maurizio Careddu, Alessandro Siani
CIRILLI & FAMILY

Nello show si raccontano le cose divertenti che accadono all’interno di tutte le famiglie. Cirilli & Family’ sarà l’occasione per raccontare virtù e divertimenti dell’universo famiglia: partendo dalla sua, portando il pubblico a riconoscersi e diventarne parte. Perché questo è il messaggio che Gabriele vuole lanciare: se le persone sono disposte ad avvicinarsi e a lottare insieme con un comune denominatore, l’amore, allora una semplice ‘squadra’ diventerà qualcosa di più: come si dice oggi un ‘Upgrade’, o come si è sempre detto, una ‘Family’. “E se il mondo intero operasse come una ‘grande famiglia allora sì che potremmo lasciare un futuro migliore ai nostri nipoti” – spiega Cirilli. “Riusciremmo a fare il miracolo se tutti si rendessero responsabili non solo della propria felicità, ma anche di quella degli altri. Pensiamo a esempio al risparmio energetico, a ridurre l’inquinamento o al tema che sento più vicino: la raccolta differenziata”. Su Conti, che cura anche la supervisione artistica: “Ho voluto coinvolgere Carlo in questo progetto perché è una persona che dal punto di vista della scrittura e dell’organizzazione non è secondo a nessuno. Ha una visione a 360 gradi su tutto quello che riguarda il mondo dello spettacolo, basta vedere la sua straordinaria carriera televisiva e le varie intuizioni che ha avuto nel corso degli anni. Sono onorato del fatto che abbia deciso di lavorare con me a ‘Cirilli e Family’ e di questo (ma anche di tanto altro) gli sarò per sempre grato”.