PALESTINA: MALEDETTA “TERRA SANTA”

Lo slogan con cui il sionismo si presentò al mondo fu programmatico: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Ma in quella terra, la Palestina mandataria, un popolo c’era. Coerentemente, il primo atto dell’appena costituito “Stato degli ebrei” (definizione di Theodor Herzl) fu la “Nakba”, l’espulsione violenta di 750.000 palestinesi dalle loro case, dalle loro terre, dai loro ulivi, dalle loro topografie esistenziali fisiche ed emotive con la distruzione di quasi 500 villaggi. Quei palestinesi finirono nei campi profughi della Striscia di Gaza e quella fu una pulizia etnica compiuta dal governo laburista con a capo David Ben-Gurion, padre della patria israeliana.Nel mondo quell’esordio fu ammantato dalla hasbarah, la micidiale propaganda israeliana, e dalla rete delle menzogne vittimistiche e intimidatorie che quasi nessuno osava penetrare, perché quegli ebrei venivano dall’immane catastrofe della Shoah, di cui però i palestinesi non avevano la benché minima responsabilità. I governi sionisti scelgono la cultura delle armi più distruttive, per dominare, opprimere e terrorizzare il popolo più solo del mondo e sterminare migliaia di donne e bambini, i più fragili, quell’umanità indifesa che i profeti di Israele incitano a proteggere combattendo al loro fianco. Un monito rivolto anche e soprattutto agli ebrei della diaspora perché ritrovino la loro indipendenza e la loro onestà intellettuale. L’esilio è la dimensione principe dell’ebraismo, perché esso è germinato nella libertà dell’esilio e ha dato il meglio di sé nella libertà dai confini. Anche la Terra Promessa dovrebbe essere terra dell’esilio dove imparare a vivere da straniero tra gli stranieri.
MY FAVORITE WINGS

Di Roberto Taufic, grande chitarrista brasiliano, Guinga dice: “Un chitarrista raro, totalmente posseduto dall’arte; suona la “musica delle note”, comunica con l’invisibile; in un evento profondamente toccante in cui tutto dipende dalla chitarra come interprete di parole che sembrerebbero impossibili da pronunciare da uno strumento”. Per il Dizionario del Jazz Italiano, Vincenzo Abbracciante è invece “la stella nascente della fisarmonica in Italia, dotato di una tecnica notevole, un senso profondo del blues e dello swing” e “padroneggia la fisarmonica come pochi e suona con talento qualsiasi genere musicale”. In questo trio i due si ritrovano assieme al bassista e compositore Pierluigi Balducci a formare un trio che voli alto, con le ali della musica: la Musica come un filo che ci tiene legati al cielo, come colore e poesia, come ricerca di senso nell’armonia dell’universo. Balducci è “un leader di quelli che non invadono mai: la sua musica è suonata in modo corale, seppur la sua prosodia si ascolta con chiarezza, per il suono pastoso ed il groove sempre in vista…” (A. Ayroldi, Musica Jazz). “Balducci, bassista elettrico, è un musicista che sul suo strumento, “inventato” da Pastorius e Steve Swallow, ha pochi rivali: tocco mobile e flessuoso, intelligenza nelle composizioni…” (G. Festinese, Il manifesto)
BLINDING SPHERE 3

Blinding Sphere è un power trio creativo, tecnico e muscolare, che non ha paura di “contaminare” la tradizione afroamericana con le sonorità pietrose derivate principalmente dal rock. Il progetto mette in luce diversi background personali, tutti sotto l’egida di una forte componente afro occidentale e dell’impatto improvvisativo che questa musica (forse l’unica al mondo) può offrire. Una formazione che non ha bisogno di un leader, lontano dalla solita concezione front/side.
STRINGOLOGY

Stringology è l’ultima affascinante creazione musicale del violinista jazz Luca Ciarla. Con Iacopo Schiavo alla chitarra acustica e all’oud e Federico Rondolini alla chitarra jazz, il trio presenta inusuali combinazioni timbriche, tipiche degli strumenti a corda. Con un repertorio incentrato su musica originale di impronta italiana e mediterranea, Stringology amplia gli orizzonti con convincenti arrangiamenti, strizzando l’occhio al gypsy jazz e alle tradizioni sudamericane. Violinista creativo e sorprendente, Luca Ciarla supera agilmente i confini tra i generi per tracciare un percorso musicale innovativo, una magica seduzione acustica in perfetto equilibrio tra scrittura e improvvisazione, tradizione e contemporaneità.
NATIVE LANGUAGE

Uno stile unico, inconfondibile, quello di Condorelli, tra i massimi esponenti italiani della chitarra jazz. Il suo è un linguaggio musicale che suona nuovo e familiare allo stesso tempo, che affonda le radici nella tradizione jazzistica sedimentatasi nel secolo scorso ma che è proiettato al futuro, in un lavoro costante fatto di studio, ricerca e sperimentazione. Una “lingua madre” che lui ha imparato a riconoscere sin da bambino, che ha amato per tutta la vita e che oggi padroneggia con disinvoltura e maestria. Il suo approccio pianistico alla chitarra, suonata contemporaneamente come strumento armonico, melodico e ritmico, fa di lui l’unico vero rappresentante in Italia della scuola chitarristica che ha visto in Barney Kessel e Joe Pass i suoi più illustri punti di riferimento.
TO MY RAY OF LIGHT: A SPECIAL THANKS TO RAY BROWN

In un viaggio sonoro che celebra le radici e l’evoluzione del jazz, nasce “To my Ray of light: a special thanks to Ray Brown”, un progetto che riunisce tre talentuosi musicisti: il contrabbassista Giuseppe Venezia guida il gruppo con una profonda passione per la tradizione ma sempre con lo sguardo proteso alle sonorità attuali, una chitarra che intreccia melodie evocative e una batteria che pulsa di ritmo e dinamismo. Questo progetto non è solo un omaggio al leggendario Ray Brown, ma un’esplorazione creativa delle sue influenze e del suo inestimabile contributo al mondo del jazz.
NERO A METÀ – ospite Raiz

La musica di Pino Daniele, una leggenda della scena musicale italiana, continua a vivere e a respirare attraverso “Nero a metà Experience”, un progetto musicale che si propone di celebrare l’eredità dell’artista napoletano. E’ un incontro intimo con l’anima della musica di Pino Daniele, eseguita da coloro che lo hanno conosciuto e accompagnato nel suo percorso artistico. Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo e Agostino Marangolo, collaboratori storici e parte integrante del suono unico che ha caratterizzato la carriera di Daniele, saranno al centro di questo progetto emozionante. Attraverso di loro, l’essenza delle canzoni di Daniele- con un focus particolare sull’iconico album “Nero a metà”- sarà rivisitata e arricchita da nuove interpretazioni. Ospite della serata il cantante RAIZ
…FINO ALLE STELLE!

“E mica ti cade dal cielo, sai? La felicità, quella… te la devi conquistare!” Così Tonino, cantastorie siciliano dall’animo poetico, musicista istrionico e affabulatore, convincerà Maria, fanciulla dal temperamento apparentemente mite ancora ignara del suo straordinario talento, a seguirlo in un’impresa a dir poco improbabile: scalare l’intero stivale alla ricerca di fama e gloria per arrivare… FINO ALLE STELLE! Un sogno ardito e un po’ folle. Soprattutto negli anni ‘50, in Sicilia e senza un soldo in tasca. Ma talvolta è necessario avere il coraggio di sfidare la sorte per cercare di realizzare i propri sogni, anche a costo di apparire degli illusi. Così, Tonino e Maria, piombati casualmente l’uno nella vita dell’altra, decidono di intraprendere il viaggio. Un viaggio non solo lungo tutta la penisola attraverso regioni, dialetti e leggende, ma anche dentro loro stessi, un viaggio fatto di momenti privati, piccoli dissapori e comiche gelosie… Una commedia musicale romantica, commovente.
LA VEDOVA ALLEGRA 25

Uno spettacolo capace di suscitare allegria, com’era d’altronde nelle intenzioni dell’autore che ha disseminato La Vedova Allegra di tanti spunti su un canovaccio diplomatico dove non si nascondono desideri segreti e interessi erotici o politici che vengono risolti a ritmo di valzer ma anche di can-can.
V’ANGELO

Ci siamo concentrati su tre donne del Vangelo: Maria, la madre di Gesù, Maria Maddalena e la Samaritana. Ci siamo divertiti ad immaginare, mantenendo un parallelismo con le Sacre Scritture, su chi potrebbero essere queste figure oggi. Ippolita Baldini, Federica Castellini e Francesca Porrini, tre donne incasinate, al ritmo di una risata sono pronte a farci entrare in un viaggio alla scoperta di tre donne del Vangelo che hanno stravolto la storia. Si può ridere con Maria, la madre di Gesù, e Maria Maddalena? e la Samaritana? Ma certo! Perché il ruolo delle donne nella Bibbia è da sempre determinante, perché è la donna che fa avanzare la storia. La sfida dello spettacolo è raccontare che le donne della Bibbia sono lontane nel tempo ma vicine a noi nei problemi che affrontano e soprattutto raccontarlo usando la chiave della comicità. Una storia che si apre a tutti, religiosi e non. Una storia che parla di noi, adesso, qui.