NOVECENTO

Novecento: Presunzione? Concorrenza? No. Teatro. Per teatro si intende comunicazione, rapporto, finzione nella finzione, per chi lo sa fare. Novecento, oltre ad essere un periodo, è anche un nome. Il nome di uno vissuto nella vita che gli è stata regalata da un essere Supremo. Novecento se ne è appropriato, facendo della vita una ricchezza. Una vita intera vissuta su un transatlantico, come fosse un mondo intero. L’unico capitale di quella ricchezza era per Novecento, la padronanza di 88 tasti di pianoforte, fra bianchi e neri, senza distinzione di razze. Novecento e i suoi tasti di pianoforte non scesero mai da quella nave, tanto da viaggiare insieme per un’altra vita. Chiediamo il perché? No, non tocchiamo questo tasto!”

NULLA SI SA, TUTTO SI INVENTA

Una celebrazione per un’intera comunità. Un momento di gioia condivisa, di speranza necessaria. Un teatro che riapre è la chiara conferma che la parte più importante di una comunità riparte: il luogo delle emozioni e delle considerazioni condivise è vivo! “Nulla Si Sa, Tutti Si Inventa”, titolo che è omaggio alle parole perfette del M° Federico Fellini, è uno spettacolo immaginifico, creato appositamente per questa speciale occasione. Figure fantastiche abiteranno il teatro e porteranno il pubblico in un sogno, in un viaggio, in un mondo incantato e senza tempo. Da un’idea di Elisa Barucchieri, danzatori, acrobati, musicisti si uniranno per uno spettacolo unico e speciale.

NOTE DI UN VIAGGIO

Note di un viaggio, è uno spettacolo nato da un’idea di Pino Ingrosso, artista salentino da sempre al fianco di Nicola Piovani, Premio Oscar per le musiche del film di Roberto Benigni La vita è bella. Un viaggio teatrale musicale, un racconto leggero e brillante di un passato che ancora ci appartiene; un viaggio che scandisce, con leggerezza e un pizzico di nostalgia, modi, tradizioni, costumi e usanze del Salento rivissuti attraverso i ricordi d’infanzia, i racconti degli anziani, le sonorità tipiche, colori, suoni e profumi capaci di rievocare una civiltà ancestrale comune non solo al Sud d’Italia, ma a tutti i Sud del mondo. La musica che impreziosirà lo spettacolo è un carosello di sonorità mediterranee, figlie di tutte le dominazioni che hanno caratterizzato il Salento nel corso dei secoli.

SOLA CONTRO LA MAFIA

Maria, donna-bambina, si consegna inconsapevolmente nelle mani di un boss della mafia pugliese che la soggioga, ne fa una sua proprietà e la usa per compiere operazioni e traffici illeciti. La sua coscienza, narcotizzata da un “amore malato”, si risveglia solo dinanzi alla vita che si rinnova nel suo grembo. La gravidanza, custodita e difesa con le unghie, irrompe come bagliore nel buio della sua martoriata esistenza per diventare lama con cui trinciare i fili della crudele ragnatela che la avvolge. La fuga e la decisione di farsi “testimone” contribuiranno a sgominare uno dei più efferati clan della cosiddetta “quarta mafia”. Ma a Maria non sarà restituita la libertà. Costretta, sotto protezione e con altre identità, a peregrinare con suo figlio per la penisola, sperimenterà quanto crudele sia la “prigionia legalizzata” dei testimoni di giustizia e l’insensibilità delle istituzioni.

LA BICICLETTA ROSSA

A tenere il filo della narrazione è Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia. Marta non è in scena o meglio, c’è ma non si vede, è nel pancione della madre e proprio all’inizio dello spettacolo annuncia: “questa è la storia della mia famiglia prima che nascessi”. La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat, proprietario di tutto. La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di trasformare uno strumento di oppressione in mezzo di liberazione.

LA ROTTAMAZIONE DI UN ITALIANO PERBENE

Un ristorante di periferia e una famiglia unita per la nuova invenzione di Carlo Buccirosso. Una vicenda attuale e scottante per Alberto Pisapìa, ristoratore di professione sull’orlo del fallimento, che dovrà affrontare un incubo che logora la serenità dell’intera famiglia. Alberto si è ritrovato a dover combattere una personale disperata battaglia contro gli attacchi spietati dell’Equitalia.  E un altro grosso problema contribuirà a peggiorare ancor di più la malattia di Alberto, un cancro indistruttibile che neppure la medicina più all’avanguardia sarebbe stata in grado di debellare: la malvagità di sua suocera Clementina, spietato ed integerrimo funzionario della agenzia delle Entrate!

STANNO SPARANDO SULLA NOSRA CANZONE

Siamo in America nei mitici anni Venti, anni d’oro e ruggenti. Siamo in pieno proibizionismo, la malavita prospera e con essa un folto sottobosco di spregiudicati. Questa l’atmosfera dello show supportato da una trascinante colonna sonora che va da David Bowie a Gianna Nannini, da Tina Turner a Tiziano Ferro, da Gloria Gaynora Renato Zero, passando per Cher, Achille Lauro, l’intramontabile Raffaella Carrà e il sempre attuale Elton John. Protagonista di questa Black Story, una sensuale e spiritosa Veronica Pivetti, in arte Jenny Talento, fioraia di facciata ma, in realtà, venditrice d’oppio by night, che finisce col cedere alle avances di un fallito e truffaldino giocatore di poker, Nino Miseria.

GRAN GALÀ PER IL NUOVO ANNO

L’Orchestra di Fiati è formata da docenti, laureati al Conservatorio e giovani talenti. Si propone di valorizzare il repertorio e la storia di questa compagine nata da diversi anni e sviluppato nell’arco dei secoli. Il Concerto del 28 dicembre sarà all’ insegna delle musiche tipiche viennesi di Strauss e non solo. Verranno infatti presentate alcune arie d’Opera e Canti tipici per augurare un buon Natale e un Buon Anno.

IL PROBLEMA

In un interno domestico, Padre, Madre e Figlia si trovano a dover affrontare un problema: la malattia incurabile che colpisce il Padre. Il testo è costruito come una sequenza ininterrotta di accadimenti, dove la narrazione è affidata all’esclusiva rappresentazione dei fatti. Nel precipizio della memoria che è la sindrome di Alzheimer, la scrittura non risparmia ai suoi personaggi continui inciampi tragicomici. La casa diventa, scena dopo scena, immagine claustrofobica della malattia, e i contatti con il mondo al di fuori, rappresentati dai tre personaggi esterni al nucleo familiare, disarmante raffigurazione della realtà, non fanno altro che stringere il cerchio intorno ai tre protagonisti. Così, in una corsa contro il tempo, tra rifiuto del “Problema” e silenziosa resistenza al dolore, tra notti insonni e vagabondaggi notturni, tra surreali partite a carte e mancati riconoscimenti, nel sovrapporsi di passato e presente, dove il confine fra realtà e immaginazione diventa labile, Madre e Figlia si ritroveranno unite nell’impresa di trattenere il ricordo di sé nella mente del Padre.

GRETA MARIA LOBEFARO con QUARTETTO GERSHWIN

GRETA MARIA LOBEFARO Classe 2001, studia pianoforte sotto la guida della professoressa Giovanna Valente, diplomandosi in pianoforte presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari a 15 anni, con votazione 10, lode e menzione d’onore. E’ allieva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma, nella classe del Maestro Benedetto Lupo e dell’Accademia pianistica internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, nella classe del Maestro Roberto Giordano ed Enrico Pace. Studia prassi contemporanea, corso singolo di II livello accademico, nella classe del Maestro Emanuele Arciuli presso il Conservatorio “ N. Piccinni “ di Bari. Ha conseguito 35 fra primi premi e primi premi assoluti in concorsi musicali nazionali e internazionali. Vincitrice del prestigioso “XXI International Fryderyk Chopin Piano Competition“ , Szafarnia, Polonia. Prima classificata in Italia del Concorso Pianistico Steinway nella finale di Verona, febbraio 2016. III classificata nel Concorso pianistico internazionale “Città di Spoleto”, nella sezione esecuzione pianistica fino a 33 anni, 2018. III classificata al XXXV Premio Venezia ed. 2018. Ha tenuto concerti come solista, con l’orchestra e in duo, in Italia, Ucraina, Germania, Svizzera (concerto di Capodanno  2014,“8th New year Music Festival in Gstaad), Austria, Spagna, Russia, Romania, Sud Africa. Ospite della trasmissione RAI I fatti vostri. Ha frequentato masterclass con il M° Michele Marvulli, prof. Andreas Weber, Maestro Bruno Canino, Maestro Francois Joel  Thiollier, Maestro Roberto Cappello, Maestro Wolfram Schmitt Leonardy WSL, Maestro Massimiliano Damerini, Maestro Andrea Lucchesini, Maestro Antonio Pompa-Baldi. Tra i 12 selezionati Junior Music Camp con Lang Lang, Barcellona 2014. Ha debuttato con l’orchestra a 10 anni e tenuto concerti con l’Orchestra Filarmonica “Gavrilii” di Vologda, Russia 2016. Ha tenuto concerti come artista Yamaha nella sala “Puccini” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha registrato per la D major TV, Milano. Ha inciso un cd per la Odradek records 2018. Quartetto Gershwin Il quartetto d’archi “Geshwin” nasce nel 1995 dall’incontro di musicisti diplomati al conservatorio “N. Piccinni” di Bari e perfezionatisi sotto l’egida di maestri di accreditata fama internazionale: P. Vernikov, J. Grubert, C. Rossi, D. Bogdanovich, D. Zaltron, F. Fiore, L. Piovano etc. I suoi componenti vantano una poliedrica attività concertistica e discografica che si orienta in molteplici direzioni: dalla musica classica alla musica “Pop” contemporanea. Proficua nel 2000 la collaborazione del quartetto con l’agenzia romana “Classica Oggi” dalla quale è nato uno spettacolo musico-teatrale sulla leggenda “J. Lennon” (arrangiamenti di M. Fabrizio) che ha toccato diversi teatri italiani (Lanciano,Vasto,Trieste, etc.). La sua formazione accademica gli consente di affrontare il repertorio cameristico più tradizionale: dai quartetti e quintetti di W. A. Mozart, L. Boccherini e J. Haydn, ai quartetti di Beethoven, Dvorak, Shostakovich, etc. In tale ambito è vincitore del 1° concorso internazionale Giovani Musicisti “Ecomusic” di Monopoli (BA) e vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale come Katia Ricciarelli. In virtù della sua versatilità ed inclinazione all’estemporaneità e all’improvvisazione, il quartetto si fregia di collaborazioni nell’ambito della musica jazz col pianista D. Santorsola e col trombettista Nello Salza, in quello pop con Claudio Baglioni e Gino Paoli. Il quartetto rivolge la sua attenzione al mondo della musica contemporanea sicché molti giovani compositori gli hanno affidato le loro opere eseguite in prima assoluta in rassegne specialistiche: Urti-canti (Bari) sotto la direzione artistica del M° Ivan Fedele ed il festival di musica contemporanea di Lecce. Attualmente i componenti del quartetto svolgono attività di insegnamento dello strumento nelle scuole ad indirizzo musicale e hanno collaborato stabilmente con l’orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari. L’esperienza accumulata, la commissione agli arrangiatori di trascrizioni per quartetto di musiche dai generi più diversi (colonne sonore, rag-times, valzer, canzoni pop, classici americani e napoletani), lo conduce a possedere un repertorio unico nella sua molteplicità ed avere un impiego diversificato.