VENTI DI RISATE

Debora Villa, che festeggia con il nuovo Recital Venti di Risate! 20 anni di carriera, sale sul palco con gli sketch che l’hanno resa famosa e amata tra il pubblico. In scena uno spettacolo che raccoglie il meglio del suo repertorio, dalle gag sull’universo femminile e sulla varia umanità alle favole raccontate con graffiante cinismo comico. Passando per Adamo ed Eva, Debora ci racconterà cosa succede ad una donna quando raggiunge i nannaranannannanni. Uomini, donne, affanni, sogni, illusioni, frastuoni, emozioni co(s)miche, tra favole e cronache, Debora sarà un’onda travolgente, cinica e intelligente.
ALDO MORO

Una vita per la democrazia compiuta Lo spettacolo nasce da un’accurata ricerca tra i documenti e gli scritti dello statista pugliese. L’idea che ha ispirato questo lavoro è stata quella di seguire l’iter umano e politico di Aldo Moro non soffermandosi esclusivamente sulla sua tragica e nota fine ma ripercorrendo anche gli inizi, rievocando i luoghi e gli ambienti in cui è avvenuta la sua formazione intellettuale, umana e spirituale, che lo ha portato a concepire una visione di futuro, costruendo un laboratorio politico in cui le parole chiave erano: dialogo, ascolto, inclusione, democrazia, partecipazione, bene comune. Per questo il filo conduttore del lavoro è un memoriale ideale di Aldo Moro (basato sugli scritti autografi relativi ai 55 giorni, e su lettere, discorsi e articoli di giornale di quel periodo). Uno spettacolo per far vivere non solo la figura istituzionale dello statista rapito ma anche i suoi pensieri più intimi, la sua fragilità, i suoi dubbi di uomo.
CANTIERI COMICI

Cantieri comici rappresenta un cantiere della comicità, della parola, della satira, per un intrattenimento sano e intelligente, al passo coi tempi. Lo spettacolo, che nasce dal Festival del Cabaret, prevede la performance dei comici emergenti, maggiormente apprezzati all’ultima edizione della manifestazione madre. In ogni replica è prevista, l’esibizione di 3 comici condotti sapientemente da Mauro Pulpito (presentatore storico del Festival del Cabaret Città di Martina Franca).
OLEANDER

Giochi di manipolazione, litigi continui, rifiuti, dispetti, tentativi di sabotaggio; una convivenza al massacro quella di Lui e Lei, attori di una relazione tossica che si tiene in piedi soltanto per abitudine e dipendenza emotiva. Tutto procede verso il baratro quando L’Altra, una donna libera da rapporti affettivi, entra parallelamente nelle loro vite. Il tradimento di Lui nei confronti di Lei e l’amicizia che nasce tra le due donne genererà una svolta nelle dinamiche di relazione, che li porterà da un lato a realizzare la vera condizione nella quale versa il loro rapporto, dall’altra a trovare la forza di reagire ad un loop emotivo che assomiglia tanto a una condanna. L’inatteso epilogo che li attende, sarà il primo vero passo verso l’autoaffermazione del proprio destino, dopo una vita passata in balìa degli eventi. Anche L’Altra, con un passato burrascoso e dal quale sta sia fuggendo che guarendo, farà luce su delle ombre ancora troppo presenti nella sua vita: aiutando lei a combattere, troverà le risposte che cercava, anche se in un modo decisamente lontano dalle aspettative.
PERSONE NATURALI E STRAFOTTENTI

“La rivincita di Patroni Griffi, quarant’anni dopo”: così il Corriere della Sera con Franco Cordelli ha salutato il ritorno in scena del nuovo e originalissimo allestimento di Persone naturali e strafottenti, l’opera più controversa e fra quelle di maggiore successo di Giuseppe Patroni Griffi. Marisa Laurito accetta la sfida di dare voce e corpo al ruolo che fu di Pupella Maggio, segnando il suo ritorno alla grande drammaturgia d’autore. Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali.
BRUNO LO ZOZZO E GLI AMICI IMMAGINARI

Lo spettacolo è liberamente tratto dalle avventure del personaggio nato dalla fervida fantasia di Simone Frasca illustrautore di genio che da anni svolge un’intensa attività nel campo della grafica, dell’illustrazione e dell’editoria per bambini. Delle sue creazioni, forse la più nota è Bruno lo zozzo. Ai bambini, si sa, non piace più di tanto lavarsi. Meglio giocare, pensano, e poi se ci si deve di nuovo sporcare allora a che vale sopportare il flusso freddo dell’acqua, il sapore amaro dello shampoo, lo sfrega sfrega dei capelli…. no, no, meglio giocare!!! Sono questi i pensieri di Bruno, mascotte della saga omonima di Simone Frasca che bene riesce nell’itinerario vitale del bambino monello a far diventare poesia anche il maleodorante e il puzzolente; lo sporco e il melmoso. Nella trasposizione teatrale la regia ha voluto giocare con l’idea della trasformazione, nel passaggio dallo sporco al pulito in quanto crescita interiore, in quanto cammino a passo lento e giocoso del bambino.
L’ALLOGGIO SEGRETO

Dalla biografia e dai diari di Anna Frank Lo spettacolo racconta della nota storia di Anne Frank, apartire dalle origini della sua famiglia sino alla sua tragica scomparsa. La vicenda viene raccontata da una misteriosa ragazza dalle sembianze di Anne, la quale fa rivivere allo spettatore i momenti più salienti della sua vita attraverso le parole del suo diario. La peculiarità dello spettacolo sta nella semplicità di un testo in cui tutti gli avvenimenti sono raccontati con le parole e con los guardo di una bambina innocente, una bambina che non ha mai smesso di sperare e di sognare un giorno migliore.Il risultato è uno spettacolo profondo ma leggero, che alterna momenti di comicità a momenti di forte commozione, in grado di coinvolgere spettatori e spettatrici di tutte le età.
CELESTINA E LA LUNA

Celestina è una bambina con un’immaginazione senza confini, sempre persa dietro progetti inverosimili o imprese strampalate. Ma le sue doti così speciali le costano tanta solitudine e gli sfottò anche pesanti degli altri ragazzini. Unica amica possibile, e necessaria, è Amie, un’amica immaginaria che da tempo la affianca in ogni impresa. L’ultima fissazione della nostra eroina è… la Luna: mesi di calcoli e coloratissimi progetti dimostrano che lo spazio è a portata di mano e andare sulla luna un gioco da ragazzi. Anzi… da ragazze! Celestina compie veramente il suo viaggio verso la città e l’Accademia delle Scienze? Incontra veramente quegli strani personaggi che ostacolano il suo cammino? Oppure sogna, tranquillamente addormentata nella sua stanza? Di certo, le qualità, gli strumenti, le “armi” che la piccola protagonista deve affilare per vincere le difficoltà, sono reali e la costringono ad una evidente crisi e ad un necessario sviluppo che al risveglio-ritorno la troverà diversa, cresciuta e consapevole dei propri mezzi e della propria identità. Il sogno è uno strumento necessario alla crescita
LA COMMEDIA DEL TANGO

Eccellenze del tango internazionale oltreché mimi, ballerini ed attori, Marcelo Guardiola e Giorgia Marchiori, artisticamente conosciuti come «Los Guardiola», ci proiettano nel fantastico mondo del loro «Tangoteatro», dove convivono commedia, tragedia, poesia e humor. Attraverso elementi provenienti dalle arti della danza, della pantomima francese e del Tango argentino, gli interpreti, unici a poter mettere in scena le proprie creazioni, sommergono il pubblico in atmosfere tragicomiche piene di poesia. Come in un magico carosello, fanno sfilare i differenti volti dell’anima del tango, personaggi dell’eterna commedia umana con i loro amori, vizi e virtù.
UN’ULTIMA COSA

Cinque invettive, sette donne e un funerale Il femminile e la sua potenza di fuoco. La sua bellezza, la sua forza, la sua luce. Con cinque donne al centro della scena – Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai e Lisetta Carmi – che prendono parola per l’ultima volta. E dicono di sé, senza diritto di replica. Questo e molto altro è Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale . “Mi sono appassionata alle parole e alle opere di alcune figure luminose del Novecento. Donne spesso rimaste in ombra o all’ombra di qualcuno. Ho studiato il loro lessico sino a “sentire” la loro voce, quasi che le avessi di fronte e potessi parlare con loro. Ho avuto infine desiderio di rendere loro giustizia. Attraverso la scrittura, naturalmente, non conosco altro modo.” (Concita De Gregorio)