LA FELICITÀ DI EMMA

Emma è una donna forte, libera e rude, abituata e costretta dalla vita all’assenza di un amore; per sopravvivere, alleva e macella i maiali che lei stessa cresce ed ama. Max è un uomo prigioniero di se stesso e delle sue abitudini, timoroso, che non ha mai trovato il coraggio di amare e che di vita davanti sa di non averne più. E’ l’incontro di amore e morte. Lo racconta, col sorriso appena accennato e la voce leggera, una spaventapasseri, che altri non è che lo sguardo di Rita stessa con i suoi amori, i suoi dolori, i suoi dubbi, i suoi timori, il suo sguardo sulla vita. Dall’alto del suo mucchio di vecchi copertoni, questo piccolo e delizioso fool, custodisce i segreti e le domande di Emma, le paure e le incertezze di Max, il loro amore infine sbocciato e capace di chiedersi e concedersi aiuto, accompagnando per mano lo spettatore ad una condivisione intensa e ad un’elaborazione profonda sul confine sottile che separa amore e desiderio, felicità e morte.Rita Pelusio, tra le voci più originali dell’arte comica contemporanea, attraverso questa storia, tratta da un romanzo dell’autrice tedesca Claudia Schreiber, affronta con coraggio il tema del fine vita, continuando il suo impegno per un teatro civile che non abbia timore di confrontarsi con i temi più delicati.

FRATELLI…MA NON TROPPO

Fabrizio e Federico Sansoni: fratelli nella vita e fratelli sul palco. Come si possono raccontare le differenze fra due diverse personalità senza incorrere in un classico litigio familiare? C’è un fratello più furbo e un altro sulle nuvole, un fratello che vuole sempre avere ragione e l’altro che subisce, un fratello più buono e un fratello non proprio buono. Ma quando smettono di litigare, guardano la realtà cheli circonda e sentono un irrefrenabile bisogno di … chiedere per un amico!

L’UOMO CALAMITA

Circo El Grito e Wu Ming Foundation incrociano nuovamente i loro sentieri ne L’Uomo Calamita, straordinario spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura scritto e diretto da Giacomo Costantini. Un supereroe assurdo che combatte l’assurdità della guerra, tra funambolismi del corpo e della lingua, in uno spettacolo che fonde i gesti di un circense con le frasi di un racconto e le note di uno spartito. Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in una vicenda tra storia e fantasia, quella di un circo clandestino durante la Seconda guerra mondiale.

TRENT’ANNI DI GRANO

Autobiografia di un campo Paola e io siamo sposati dal 18 giugno 1989 e da allora viviamo in campagna, alle Ariette, un piccolo podere sulle colline a sud-ovest di Bologna, in Valsamoggia. Siamo attori e contadini. Coltiviamo la terra, il grano e lo trasformiamo in pane. Non per venderlo, ma per mangiarlo ogni giorno e condividerlo con gli spettatori che incontriamo durante i nostri spettacoli. Forse per questo ci hanno proposto di creare un nuovo spettacolo per Matera 2019 ispirato ai pani del Mediterraneo. E noi abbiamo deciso di scrivere un diario di vita quotidiana nel corso dell’estate 2019 (dal 18 giugno al 21 settembre), la trentesima estate vissuta alle Ariette, per raccontare attraverso il grano il nostro presente. Raccontare il presente con le sue contraddizioni, le intolleranze non solo alimentari, il rapporto con la terra, gli animali, le piante e gli uomini, il rapporto con la società nella quale tutti noi viviamo. Così è nato Trent’anni di grano. Quaranta spettatori seduti attorno a un grande tavolo basso a forma di U. Noi al centro, seduti a terra su un pavimento coperto di chicchi di grano, prepariamo e cuociamo le tigelle (un piccolo pane tipico del nostro territorio), leggiamo le parole del diario. (Stefano Pasquini)

AMORE SONO UN PO’ INCINTA

Il calo delle nascite genera paura nella società, ma mettere al mondo oggi un figlio preoccupa ancora di più. Che mondo e che futuro lasciamo ai nostri figli?  Un figlio può salvare un amore?  E soprattutto quanto costa fare un figlio? Una commedia che ci fa ridere delle nostre paure ad affrontare l’ignoto e di come la storia più vecchia del mondo sia la favola più bella da raccontare: quella di dare un futuro alla vita. Roberta e Maurizio sono due giovani “non” più giovani che vivono la propria vita tra la realizzazione personale e la ricerca costante di una “condivisione”. Non si conoscono ma il destino ha per loro in serbo qualcosa di unico, imprevedibile e pieno di notti insonni. Dopo i successi di That’s Amore e Se ti sposo mi rovino torna la penna di Marco Cavallaro con una nuova commedia ricca di risate e piena momenti di pura emoziona.  

VIENT’ ‘E TERRA

Enzo Gragnaniello e l’Ensemble della Magna Grecia ritornano insieme per l’atteso spettacolo Vient’ ‘e terra. Il cantautore napoletano eseguirà le canzoni che ne hanno decretato un meritato successo, riproponendo nella sua personale versione quelle scritte per altri grandi artisti, con una breve ricognizione fra canzoni di autori e interpreti vicini al suo mondo con interpretazioni originali.

UNA VOLTA NELLA VITA

Una storia avvincente e bizzarra che vede protagonisti quattro poveri “disgraziati”, un illuso boss di quartiere, un mago fallito, un bancario puntiglioso e logorroico, una misteriosa donna e successivamente un disperato portantino che si ritrovano a parlare della loro vita…in un obitorio. Pur appartenendo a mondi completamente diversi e a realtà di vita completamente slegate le une dalle altre, questi personaggi intrecciano le loro storie e le loro vicende in un groviglio vorticoso di racconti, pensieri, riflessioni nella disperata ricerca di una chiave di lettura della loro situazione.

DAL VIVO SONO MOLTO MEGLIO

Un monologo che ci conduce in un universo comico e paradossale, un flusso di coscienza, in cui Paola Minaccioni si racconta sera per sera, passando da aneddoti personali ai personaggi nati in tv, al cinema o alla radio. Uno spaccato dei nostri tempi, sulle relazioni umane, sugli amori contemporanei e l’eterno conflitto tra uomini e donne.  Cercando di colmare questo gap Paola prova scavare dentro se stessa mettendosi in gioco in un’esilarante autoanalisi.

LUNGS

La nuova drammaturgia inglese, la coppia contemporanea, l’etica ecologica dei nostri anni 2000, due giovani interpreti talentuosi, una scena nuda e battute a perdifiato: ecco gli essenziali elementi di LUNGS, produzione di Fondazione Teatro Due di Parma, diretta da Massimiliano Farau.Composta dal virtuoso Duncan Macmillan, drammaturgo e regista inglese della nuova generazione di scrittori, attivo tra teatro, radio, tv e cinema, vincitore di diversi premi tra Inghilterra e Stati Uniti, LUNGS (in italiano “polmoni”) è una pièce semplice, come respirare. E come il respiro ha un ritmo serrato di fiati, violento e delicato, struggente e divertente, singhiozzante per il riso e il pianto. Duncan Macmillan disegna con questo testo un ritratto attuale e ironico di una storia d’amore qualunque, spiazzante e brutalmente onesta, divertente e tagliente: le voci di una generazione per la quale l’incertezza è un modo di vivere, un ambiente liquido in cui fluttuare in due.

MINCHIA SIGNOR TENENTE

Sicilia 1992, in un piccolo paesino dell’isola c’è una caserma dei carabinieri, posta su un cucuzzolo di una montagna. I nostri militari (ognuno proveniente da una regione diversa italiana) affrontano la quotidianità del paesino in cui la cosa che turba di più la gente del posto è il ladro di galline (una volpe!!). Tra sfottò, paradossi, un matto che denuncia sempre cose impossibili e situazioni personali (Uno dei militari è fidanzato con una ragazza del posto, e la legge lo vieta!!) i ragazzi si sentono parte comune di una famiglia, un’unica famiglia. L’arrivo di un tenete destabilizzerà l’unione dei 5 carabinieri. Minchia Signor tenente è la commedia cult degli ultimi 8 anni, si parla di mafia ma in maniera totalmente comica e originale, si ride tanto e alla fine si riflette.