TEssere MOVIMENTO
Man mano che i fili si intrecciano diviene visibile il tessuto nelle sue fantasie, trame e colori. Così possiamo immaginare che sia per il movimento, reso forma dal gesto consapevole, espressivo e poetico, si intesse in un linguaggio non verbale ricco di significati. Si esploreranno trame di movimento attraverso il corpo emotivo che si traduce in gesto spontaneo, e attraverso il contatto e le varie possibilità che ci offre. I protagonisti diventeranno Tessuti Viventi.
ABBANDONO
ABBANDONO si basa su un mescolamento caotico di corpi, condizionati da una intenzione ambientale:la coreografia crea uno spazio che, rigenerandosi costantemente, permette nuovi rituali di prossimità.Il lavoro si sviluppa come un assemblaggio di corpi che cercano una possibile intesa a partire dall’utilizzo della parola, intesa sia nel suo potere linguistico sia nella sua concretezza di fenomeno fisico: il parlottio, il coro, il riverbero, il silenzio diventano tutti tramite di un’alleanza fisiologica tra persone, che identificano una nuova forma di intimità per la manifestazione della danza.
PAVONI E SAMBA
Nel paesaggio onirico del possibile, cinque singolarità vanno strutturando una società solo esteriormentechiara e definibile. L’ordine delle cose e il linguaggio vengono sottoposti a una decostruzione di senso,con l’obiettivo di emanciparsi dalla razionalità e dalla linearità del pensiero unico. L’assurdo, viverlo, nelle sue forme e nell’essenza, può essere una delle strade percorribili per cercare di smascherare le libertà solo apparenti che ci vengono offerte quotidianamente. Chi desidera non si accontenta di quello che già c’è, per scegliere bisogna andare oltre. Altrove.
PORNODRAMA2
Pornodrama2 è una danza intima fatta di parole e corpi. Con un linguaggio ibrido tra danza e drammaturgia coppie di persone si raccontano all’altro attraverso parole che forse non verranno mai sentite.Parole effimere come la danza che riportano lo spettatore a rivivere a modo suo l’esperienza fisica di ciò che ha davanti.
I PUPI – LE DONNE, I CAVALLIER, L’ARME, GLI AMORI…
Quel che accade nel processo coreografico è una trasformazione all’inverso, la visualizzazione di una linea sottile che mette in discussione l’istantaneità dell’agire, in cui rintracciare le possibili declinazioni di movimento nella postura del pupo. Partendo da questa immagine di fondo, il danzatore entra nella forma del pupo, fa propria la sua postura, si muove in autonomia pur rimanendo mosso da altro: è dunque sia puparo che pupo di se stesso. Calata in una dimensione narrativa, la caratterizzazione del gesto si fonde con la ricerca del personaggio che segue il filo ideale di una storia, quella dell’Orlando Furioso.
SYMPOSIUM/Ruvo di Puglia
In una condizione piuttosto radicale, ma anche di estrema semplicità, Symposium affonda la sua radicenel valore della scrittura istantanea, data dall’incontro di Davide Valrosso con un musicista, della città, paese o borgo che ospiterà la performance. Symposium consiste in una pratica di disponibilità, per spostarsi verso il proprio partner, in un’azione di “migrazione” e di messa a disposizione reciproca. In scena un unico elemento, una scatola, con la quale il pubblico è chiamata ad interagire, aggiungerne un proprio pensiero o incoraggiamento per il futuro. La scatola viaggerà con Davide, di piazza in piazza, creando così invisibili ed anonime relazioni tra persone sconosciute.
POLIGRAFIA (titolo provvisorio)
A partire dalla ricerca per “Studi sul Punto: Prima Poligrafia per Corpo”, nasce questo nuovo lavoro in fase di studio, in cui il concetto di movimento come “atto in potenza” si trasforma: il nucleo corpo si direziona in una dimensione concreta ed immediata, nel costante emergere si fa spazio, diviene, prende forma, guidato in un processo regolato da un certo grado di libertà e gioco interpretativo.
LITTLE MEDEA
Tutti sono stati bambini, anche gli uomini e le donne più controversi della storia e della mitologia. Medea è una principessa, dotata di poteri magici, scaltra, astuta e passionale. Una donna che sfida l’ordine nuovo dei patriarchi e lo fa con efferata violenza, vincendo persino la sua natura di madre. L’infanzia di Medea è però sconosciuta ed è lì dove la narrazione tace che ha inizio la sua danza.
AZIONI COREOGRAFICHE URBANE
Nelle strade e nelle piazze che ci portiamo in tasca da tanto tempo, da vite forse, come amuleti o comeracconti segreti, proveremo a portare uno sguardo di meraviglia. L’azione collettiva danzata ci farà viverequei luoghi tessuti e ritessuti di storie e ricordi come tele bianche, vergini, come luoghi inesplorati colmi di potenziale.Lo sguardo puro e aperto sarà ingrediente principale di questa magia, così come l’alleanza di chi torna aviverli insieme.
PERFORMATIVE SPEECH / il lato B della danza
L’idea di Performative Speech si concretizza durante il periodo di lockdown. L’esigenza di proposta creativa e culturale in qualche modo obbligata da restrizioni di varia natura si incrociava in maniera naturale con la necessità di dialogare con il pubblico relativamente al linguaggio e ai diversi “meccanismi” delle creazioni coreografiche. Performative speech nasce anche da una domanda che è anche una scommessa: in che maniera le riflessioni e la ricerca concettuale alla base di una creazione o, meglio ancora, di un universo artistico possono diventare parte integrante della performance stessa?