DANZANDO CON IL MOSTRO

Mostro. Creatura leggendaria o soprannaturale. La parola proviene dal termine latino monstrum che indica essenzialmente l’apparire, il manifestarsi, il mostrarsi improvviso di qualcosa di straordinario, un segno, un prodigio; e deriva dal tema di monere: avvisare. Il mostro è un ammonimento, un avvertimento per l’uomo.  In presenza del mostro si avverte il pericolo, si tende a fuggire, a correre via a perdifiato. Non ci si volta neanche a guardarlo perché è così spaventoso che non lo si vuole vedere, non resistiamo alla tentazione di chiudere gli occhi e sperare che forse, il mostro, ce lo siamo soltanto immaginato. Poi apriamo gli occhi e il mostro è ancora lì, ci ha seguiti, ci sta guardando. Allora ci fermiamo, proviamo a ricambiare lo sguardo, lo osserviamo e ci pare di riconoscerne alcuni tratti, ci appare familiare. Forse è il tuo mostro, fa parte di te, forse il mostro sei tu. Così, lo spavento diventa più grande e si tenta di nuovo la fuga, ma fuggire da sé è molto difficile, allora provi ad avvicinarlo, a parlargli, a chiedergli chi è e cosa vuole da te. Il mostro forse non parla la tua lingua e tu non parli la sua. La situazione allora diventa penosa. Io sono il mostro e questa è la mia storia. La creazione dello spettacolo porta con sé l’incontro tra artisti al loro primo gesto artistico comune. Si sono incontrati tra loro per dare appuntamento al mostro e invitarlo a danzare insieme a loro, insieme a voi.

NUDA

Ispirata all’omonimo romanzo di Daniele Finzi Pasca, Nuda, la nuova creazione della Compagnia è uno spettacolo denso di mistero e stupore, dove profondità e abissi sono in continuo dialogo con un mondo leggero e luminoso, fatto di piani che si sovrappongono e giocano tra loro. Cinque straordinari artisti interpretano uno spettacolo in cui la potenza teatrale si sposa con una narrazione poetica dal sapore onirico, in assoluta armonia con il teatro fisico e la danza aerea. Due gemelle, cresciute insieme in una famiglia “eccentrica”, eppure così simile a quella di tutti, si toccano, si sfiorano, a volte si calpestano, per poi riscoprirsi in un abbraccio pieno di gioia e libertà ritrovate. Un gioco acrobatico e teatrale reso possibile da un sistema di volo innovativo, insieme a un’installazione di luci interattiva intrecciati alla narrazione e un potente universo sonoro, compongono insieme questo spettacolo magico e surreale.

MÀS MÚSICA  LATINA

Un concerto dedicato alla musica Latina con brani famosi spagnoli, portoghesi  e pop moderni latini.

WHAT IS LOVE? 

In un’epoca storica in cui l’imposizione del proprio ego e del proprio pensiero, anche in modo verbalmente o fisicamente violento, la fa da padrona e in cui la declinazione del verbo amare è spesso escludente o delimitata da confini precisi (ti amo se sei del mio gruppo/della mia famiglia/se la pensi come me, o ti amo sin quando ti comporti come io penso tu debba comportarti), abbiamo sentito la necessità di danzare altro: di danzare dolcezza, accudimento, accoglienza. What is Love è una riflessione danzata sull’amore come sentimento semplice, spontaneo, gratuito. Nello spettacolo, diviso in varie immagini e scene non direttamente consequenziali, ma legate tra loro da un unico filo conduttore, vengono indagate varie sfaccettature di amori malati (i tradimenti, il mancato ascolto, la violenza, l’imposizione del matrimonio, la manipolazione), e le possibili reazioni sociali collegate a tali situazioni (le offerte di aiuto, l’abbraccio, la cura, ma anche il rifiuto, il giudizio, l’imposizione di valori sessisti ormai superati). Potremmo dire che il fine dello spettacolo è di suscitare riflessioni sulla violenza e la manipolazione affettiva e psicologica e, dunque, quello di fare la nostra parte nella battaglia culturale sostenuta anche dalla Convenzione di Istanbul, che decreta che la violenza di genere è una violazione dei diritti umani;  in realtà, però, il fine ancor più profondo dello spettacolo è quello di creare empatia, di suscitare un sentimento condiviso di accettazione e accudimento, quello di farci sentire solidali, compartecipi delle difficoltà di chi abbiamo accanto.

PUZZLE

Un labirinto di voci, narrazioni in danza che si incontrano, incastrano, scontrano, accompagnano.Ogni volta raccontano una relazione nuova, una storia particolare, ogni commistione crea un’alchimia nuova, una storia speciale e unica.Cogliendo ispirazione dai lavori di Calvino, Puzzle è come l’incontro al Castello dei Destini Incrociati, come la condivisione nella Taverna: una serie di racconti specifici e personali, che traggono spunto dallo stesso numero finito di elementi, per moltiplicarsi in infinite storie nuove e differenti. A ognuno, la propria voce; a ogni spettatore la propria interpretazione.Italo Calvino ci regala uno spunto infinito, un rebus, un enigma che sfida ogni lettore a un esercizio di consapevolezza attivo e propositivo.Puzzle accoglie la sfida e riporta le domande al corpo, al movimento, all’incontro, all’incastro con l’altro.

SUN

Si aprono crepe nelle lingue a parlare di Africa ed Europa, di corpi-territori e di confini che opprimono. Si prova a condividere sogni e desideri. E un senso di estraneità. Ci si vorrebbe liberare dai propri fantasmi. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità. A partire dallo spettacolo If there is no sun, Karima DueG e Irene Russolillo, coautrici dello spettacolo insieme a Luca Brinchi, presentano alcuni estratti del lavoro reinterpretati sotto forma di duo, accompagnate dal musicista Edoardo Sansonne / Kawabate.

HUMANS

HUMANS è uno spettacolo che contamina una dinamica di movimento fisica ed energica con l’acrobatica aerea. La ricerca della compagnia si basa sulla trasformazione del gesto fisico e atletico in gesto espressivo, anche attraverso l’utilizzo di attrezzature non convenzionali, come materiale plastico trasparente, che diventano opportunità sceniche per la sperimentazione di azioni attinenti alpensiero drammaturgico, creando un connubio tra sensazionalità e narrazione.“HUMANS” si ispira al dipinto del pittore catalano Salvador Dalì intitolato “Metamorfosi di Narciso”, punto di partenza dello spettacolo in cui il tempo è sospeso, lo spazio asettico, l’ambiente intimo e primitivo, una sorta di limbo dove le relazioni interpersonali devono ancora essere instaurate e la vita vissuta.

Viola(ta)

Viola(ta) è una performance di danza contemporanea e affronta “a viso aperto” la violenza contro le donne, argomento di forte attualità. Denunciare è il primo passo verso la libertà, la riconquista della propria dignità e soprattutto è il primo passo verso la salvezza.Viola(ta) vuole porre l’accento su questo problema perché insistere non è mai abbastanza e nasce dalla necessità di raccontare le emozioni che accompagnano le donne vittime di violenza senza bisogno di definire il fatto. L’inizio di Viola(ta) è al tempo stesso anche la sua fine e viceversa, come un cerchio che si ripete ciclicamente dove la donna non ha una sola identità ma rappresentaogni età, estrazione sociale e razziale, sotto il peso di un abuso. Viola(ta) vince il premio della critica al IFMC 2018 a Vitebsk (International Festival Modern Choreography).

TUTTO NEL SEGNO DI LEI

Può uno sguardo deviare completamente il corso di un’intera vita? Può un incontro essere in grado di modificare un’intera esistenza? L’Italia e il mondo intero si apprestano in questo 2021 a ricordare i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Il Sommo Poeta, universalmente noto per La Divina Commedia, è anche il poeta il cui amore per Beatrice fu così grande tanto da diventare un topos letterario. Un amore platonico sconvolgente, trascendentale e mai concretizzatosi. Roberta Ferrara, ispirata dall’opera Vita Nova, si avvicina a quest’intensità sconvolgente interiorizzandola e trasmettendola con il suo linguaggio. Una coreografia fatta di ascolto, sguardi, ascese, cadute, rincorse, braccia tese in un abbraccio mai compiuto, una ricerca mai appagata, ma piena di quello struggimento che “muove il sole e le altre stelle” che muove i corpi e ancor di più, raggiungendo l’Oltre di cui non si riesce nemmeno a parlare, ma solo sentire, e assieme vibrare.

FRESH SHOW 7.0

Il titolo “back to school” rende chiaro lo scenario nel quale lo spettacolo si sviluppa. L’obbiettivo principale sin dalla nascita del progetto è stato quello di diffondere i vari stili di danza urbana, concentrandoli in un unico spettacolo targato Fresh Family Academy. Tra amori, amici e esami di fine anno, il Fresh Show è adatto ad ogni tipo di pubblico, è uno spettacolo leggero e ricco di energia.