VOCE D’ANGELO

Concerto omaggio dedicato alle celebrazioni per il centenario della nascita del celebre soprano Renata Tebaldi. Accanto al programma musicale verranno proiettati documenti filmati storici per delineare meglio la figura e l’apporto alla musica italiana operistica, universalmente riconosciuta nel mondo, del leggendario soprano.

LISISTRATA

Lisistrata imperversa da quasi 2500 anni sulla stupidità, l’arroganza, la vanità, la superficialità degli uomini. Lisistrata ci guarda dal lontano 411 a.c., anno del suo debutto nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e scuote la testa sconsolata di fronte alle tragedie, alle miserie, ai disastri provocati da quella stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che sono tutti sostantivi femminili, come la guerra che da questi viene immancabilmente generata, ma che sono immancabilmente attributi maschili. Lo fa attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi saporosissimi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Lo fa additando senza ipocrisia, con un linguaggio diretto e divertentissimo, i vizi, le perversioni, il malcostume, la corruzione, le debolezze che ci portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti, per appianare le liti.

OMBRA CARA AMOROSA

Un tributo quasi dovuto che unisce il mondo della Grecia antica, la terraferma tenace di Puglia e l’Europa. L’occasione è data dall’anniversario di una rappresentazione dell’Antigona del grande compositore Tommaso Traetta andata in scena 250 anni fa a San Pietroburgo con un cast d’eccellenza che vedeva brillare Caterina Gabrielli, uno dei soprani drammatici più celebri dell’epoca. Insieme a lei giungeva a San Pietroburgo, il librettista Marco Coltellini, che aveva già lavorato con Traetta per l ‘Ifigenia in Tauride. Non possiamo sottovalutare il grande legame intellettuale fra i due autori, quello letterario e quello musicale, in un’opera che ha per soggetto i diritti dell’uomo, delle leggi non scritte della Natura, ed il loro contrasto con quelle promulgate dall’uomo, tema che aveva affascinato i liberi spiriti liberi illuministi. Un file rouge unisce in questa messa in scena i versi eterni di Sofocle e di Coltellini, alcune memorabili immagini cinematografiche in bianco e nero di Irene Papas che sembrano incarnare la mitologia stessa della tragedia, le musiche di Traetta nell’esecuzione diretta da Christophe Rousset e da Vito Clemente, la danza e  l’interpretazione teatrale dell’eroina tragica. Una produzione sostenuta dal Comune di Bitonto che nasce nel Teatro Comunale Tommaso Traetta 250 anni dopo la rappresentazione di San Pietroburgo.

VIVO SEMPRE GETTATO NEL FUTURO

Raffaello Fusaro porta in scena una performance letteraria basata sull’appassionante primo tempo della vita di Pier Paolo Pasolini ambientato dal 1922 al ‘50, anno del suo arrivo a Roma in fuga da Casarsa. Un atto unico, un canto contemporaneo, che contiene tutta lasfrenata vivacità e la profetica visionarietà dei temi sviluppati poi nei romanzi, nelle poesie, nei film successivi. Un Pier Paolo ragazzo atletico, febbrile, vivacissimo e poco conosciuto. Dal bambino timido e testardo, al ragazzo avidamente innamorato della vita che racconta avvenimenti e sentimenti che lo riguardano attraverso alcune lettere del fitto epistolario. Un giovane Pasolini inedito, sorprendentemente attuale ed umanissimo, non distante da noi, né troppo intellettualistico. Un flusso di pensieri appassionati ed amplificati rivolti agli amici più cari, al fratello, alla mamma, scanditi da brani musicali del Poeta oppure tratti da colonne sonore dei suoi film. Un flusso di immagini proiettate si unisce “al canto” in un flusso di emozioni visive e di vivaci panorami dell’anima.

Carmine Padula & Ensemble Suoni del Sud

Carmine Padula è autore di colonne sonore molto popolari come quella per la fiction, record di ascolti, Braccialetti rossi. Il programma delle esibizioni prevede musiche tratte dai suoi più importanti lavori per la televisione. L’ensemble Suoni del Sud che accompagnerà Padula è composto da: Gianni Cuciniello (violoncello), Orazio Sarcina (violino) e Pasquale Rinaldi (flauto).

MAMMA. PICCOLE TRAGEDIE MINIMALI.

Ferdinando, Le cinque rose di Jennifer sono i titoli più noti di un autore italiano di culto, Annibale Ruccello, scomparso nel 1986, a soli trent’anni, in un incidente stradale, che spezzò quella che già era una grande carriera di drammaturgo. Il Castello di Sancio Panza, propone l’ultimo testo dell’artista campano: Mamma, piccole tragedie minimali, quattro brevi atti unici, interpretati da Gianluca Cesale con la regia di Roberto Bonaventura. La lingua parlata dai personaggi di Ruccello, spesso appartenenti alle classi che vivono ai margini sociali, ha un fascino particolare, animato dalla schiettezza del dialetto e dalla parodia dell’italiano televisivo, e racconta piccole tragedie del quotidiano, squallide realtà vissute senza la capacità di scegliere, capire, cambiare. Al centro di tutto è il sentimento di madre che, in un crescendo di follia, assume caratteri inquietanti e violenti in un contesto di apparente comicità che scivola nel grottesco. Quattro donne diverse, di nome Maria, e un attore, da solo, a interpretarle. I quattro atti unici rappresentano uno dei vertici dell’opera drammatica di Ruccello, rappresentante di quella generazione del “nuovo teatro napoletano” che ha aspirato ardentemente alla creazione di una scrittura scenica, fortemente legata alla realtà, ma al tempo stesso capace di rivelare l’aspetto umoristico e ironico anche all’interno di situazioni tragiche.

BALLADE

Sotto il titolo BALLADE la MM Contemporary Dance Company presenta un nuovo spettacolo composto da due inedite coreografie firmate da due autori italiani, Mauro BIGONZETTI ed Enrico MORELLI. I brani, interpretati dai danzatori della MMCDC, accompagneranno il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse: BALLADE di Bigonzetti è un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca, mentre ELEGIA di Morelli è ambientato e racconta la nostra epoca attuale, periodo che mai come ora porta vertigine e smarrimento, ma anche la rinnovata speranza di un nuovo inizio.

SPELLBOUND 25

“Spellbound 25” è il progetto produttivo che celebra il 25° anniversario di Spellbound Contemporary Ballet: una produzione Spellbound realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e Regione Lazio/Dipartimento Cultura, Politiche Giovanili e Lazio creativo in collaborazione con  Ambasciata di Spagna a Roma e coproduzione con il Milano Oltre e la tedesca Cult!ur Partner. Venticinque anni densi di progetti, produzioni e soprattutto tour internazionali hanno rafforzato la posizione della Compagnia sulla scena europea e non solo, aprendo nel tempo numerose collaborazioni anche con artisti di provenienza differente. Da qui, nell’anno del 25esimo compleanno la scelta produttiva di abbracciare una progettualità su larga scala costruendo un programma a tre autori che ponga l’accento su un più ampio futuro progettuale. Tre autori diversi Mauro Astolfi, Marco Goecke e Marcos Morau, ma accomunati da una danza densa e precisa, riconoscibile e spesso straordinaria, firmano le quattro  creazioni che compongono questo programma:  due progetti corali, l’onirico “Marte” di Morau e  l’immaginifico “The real you “ di Astolfi e due progetto a solo, l’acclamato  “Affi” di Goecke affidato alla tecnica di Mario Laterza e il nuovo “Unknown Woman” di Astolfi dedicato ad una straordinaria interprete, Maria Cossu, che nell’anno del venticinquennale festeggia venti stagioni con Spellbound.

INTIMA-MENTE

Nato per condividere con il pubblico un incontro nella bellezza dell’ arte, intima-mente è uno spettacolo che crea un connubio perfetto tra danza, musica e poesia. A danzare, per la prima volta di ritorno a casa, la nostra concittadina Antonella Albano, prima ballerina del teatro alla Scala di Milano. Ad affiancarla, accarezzando gli stati d’ animo e le emozioni di passi a due e soli, il collega scaligero, Gioacchino Starace. Mentre, la musica di autore suonata dal vivo da Piero Salvatori e la voce narrante di Nicola Valenzano ci condurranno alla fusione delle tre forme d’arte.

INSIGHT LUCREZIA

La scena fantasmatica evoca la festa di nozze di Lucrezia Borgia con Alfonso D’Este a Ferrara. La preparazione, il rituale, i rapporti con gli invitati favoriscono una ricognizione della sua vita. L’ambiente è caratterizzato dalla presenza di un trono che suggerisce anche la funzione di confessionale, ma davanti una ribalta evoca evidentemente il Teatro, con orchestra di musici annessa per completare la rappresentazione del già avvenuto. La musica non “accompagna”, interagisce e talvolta interferisce: si manifesta nella presenza in “buca” dei musici, eppure anch’essa abita Lucrezia, le sta dentro. Lucrezia, condannata a recitare una parte, è pegno di guerra ma anche inarrestabile soldato in politica: tutta la sua vita di donna, di figlia, moglie, amante e madre “fattrice”, la schiaccia in un destino femminile che le sta stretto ma cui non può sfuggire. Ricordi e relazioni scorrono nel suo discorrere con i fantasmi della serata. Dentro Lucrezia si agitano voci, presagi, immagini di eventi futuri: l’incontro con la competitiva cognata Isabella, marchesa di Mantova, i precedenti mariti: Giovanni da Pesaro e Alonso di Bisceglie, la presenza ingombrante del padre, papa Alessandro VI, e del Valentino, suo fratello Cesare Borgia. La festa si svolge fra infinite portate e rappresentazioni teatrali