SONO CAMBIATO

SONO CAMBIATO, è questo il titolo del nuovo spettacolo di Angelo Duro, che si preannuncia ancora più potente dei primi due, dove il comico raccontava e analizzava tutte le sue idiosincrasie dichiarando di avere un carattere di merda. Adesso (è scritto anche a caratteri cubitali sul manifesto) ci fa sapere d’essere cambiato, di non essere più quello di prima. E qui ci vengono mille dubbi. In che senso sarà cambiato? Non sarà più scontroso, irriverente e polemico come prima? Sarà diventato più buono? Lo vedremo finalmente sorridere?I dubbi sono tanti anche perché da uno come lui non sai mai cosa aspettarti. Di certo la notizia di questo suo cambiamento ha aumentato la nostra curiosità, e adesso non aspettiamo altro che vederlo nel suo nuovo spettacolo (che da quest’anno è pure autoprodotto dalla società che ha fondato e chiamato, in perfetto suo stile, “Da Solo Produzioni”).
IL MONDO SENZA PLASTICA IN 80 GIORNI

Sulla scia del racconto di Jules Verne la rocambolesca avventura del miliardario Phileas Fogg che in soli 80 giorni libererà la terra da tutta la plastica abbandonata e soprattutto riuscirà a far comprendere agli uomini che il rispetto per la Terra e della Natura equivale al rispetto per noi stessi ed il prossimo. L’incontro ha la durata di un’ora e quindici minuti.
PULCINELLA E I COMICI ERRANTI

Pulcinella e i comici erranti è uno spettacolo brioso e divertente che mette in scena e parla di commedia dell’Arte, genere teatrale nato in Italia nella metà del Cinquecento, diffusosi in tutta Europa e rimasto vivo fino alla fine del Settecento. Conosciuta anche con il nome di Commedia all’italiana, Commedia improvvisa o Commedia delle maschere, la Commedia dell’Arte affonda le sue radici nella tradizione del teatro dei saltimbanchi e dei giullari, e ancor prima nella commedia latina. I temi sono quelli della cultura popolare: la fame, l’amore, il potere. Ma ciò che ha sempre contraddistinto la Commedia dell’Arte è il modo di recitare degli attori che non seguivano un testo scritto, ma improvvisavano in scena seguendo canovacci. Per non parlare poi dell’elemento che da sempre rende peculiare questo genere di teatro: le maschere. Tra le tante e famose maschere della Commedia dell’Arte, protagonista della serata di sabato sarà proprio Pulcinella, maschera napoletana che simboleggia tanto i difetti quanto le qualità del popolo napoletano e per estensione dell’umanità tutta. Il pubblico conoscerà Chelina, Mariella e Ninetto, tre attori di una compagnia di Comici dell’Arte un tempo molto famosa. I tre sono rimasti soli, dopo che il resto della compagnia li ha abbandonati per dedicarsi ad altro. I tre attori superstiti, stanno per andare in scena, manca circa un’ora all’inizio dello spettacolo e sono dietro le quinte. Qui si chiedono se lo spettacolo avrà successo e se il pubblico arriverà, visto gli insuccessi delle precedenti regole, e soprattutto se è il caso di continuare a fare e proporre un tipo di teatro fondamentale solo per loro attori.
POLLICINO

Nel buio colto dalla paura, un bambino si rassicura canticchiando. Cammina, si ferma a ritmo della sua canzone. Sperduto, si mette al sicuro come può e si orienta alla meno peggio con la sua canzoncina. La fiaba di Pollicino affascina da sempre i bambini, è una meravigliosa storia che facilita il superamento delle paure e che determina una iniezione di forza e fiducia in sé e nel futuro della propria vita. Il successo della narrazione risiede nel processo di identificazione del piccolo pubblico con il protagonista della fiaba. Pollicino riesce, grazie alle sue doti, a superare le terribili situazioni nelle quali si ritrova. La fiaba è l’esempio di rito di passaggio, necessario ai più piccoli per superare le ansie e le paure che li travagliano alla loro età.
VI FAREMO SAPERE 2.0
Vi faremo sapere è uno spettacolo che vuole parlare dell’ “unione” in un’estensione più universale e i Fratelli Capitoni con la loro ironia e poesia, ne diventano il simbolo. Single e precari a vita, dalla prima versione in cui erano circa trentenni pieni di speranze, ora superata la sessantina, con ormai poche ambizioni, per una infinita serie di inciampi e sconfitte nelle rispettive vite, si ritrovano a vivere insieme, ma la situazione e il loro modo di vedere se stessi non sembrano essere poi così cambiati. Ci divertono come allora con le loro apparenti ingenue trovate che, come sempre, tra una risata e l’altra, scavano nel profondo dei sentimenti più comuni che appartengono proprio a tutti: ricchi o poveri, colti e ignoranti e non si ossidano mai nel tempo.
TRA VENTO E MARE

Un marinaio del sud. Una giovane sognatrice di Bologna. Una storia d’amore fra vento e mare che “potrebbe” dar vita ad un mito. Fantasia, certo, ma ispirata alla storia dell’uomo che con la sua fantasia, ha fatto e fa ancora sognare milioni di anime inquiete. Ottanta minuti di emozione in cui si racconta una storia che è fatta di parole e di musica, suonata rigorosamente dal vivo dai Superclassifica Sciò. La storia di Lucio Dalla, che cucita dalle e nelle sue canzoni, incastonate come perle preziose in una trama immaginaria, in cui Anna e Marco vivono il loro amore all’incrocio tra realtà e immaginazione. Uno spettacolo nato nel 2014 su una panchina del lungomare di Bari, in una giornata ventosa (da lì in titolo) da un’idea di William Volpicella, semplicemente dalla voglia di narrare Lucio, seppure immaginato, cona una storia che potesse sembrare un momento sospeso di una tipica estate in Puglia, regione a cui l’autore era molto legato. La storia si svolge infatti, proprio in Puglia e nei luoghi più cari al cantautore, come le isole Tremiti. Anna e Marco prendono voce e corpo grazie a William Volpicella e Valentina Gadaleta, ed alla presenza di due danzatori che, con coreografie originali di Silvia Calorio, danzano sulle melodie. Una storia imbastita sui più significativi brani della immensa discografia di Dalla (Vita, Ma come fanno i Marinai, Anna bellanna, Anna e Marco, Futura, 4/3/1943 solo alcuni) tutti magistralmente eseguiti dai Superclassifica Sciò (Vito Parisi, Antonio Radicci, Raffaello Bia, Pino Parisi, Luigi Tridente) e interpretati dalle voci dei Superclassifica (Annamaria Ercole e William Volpicella) e dall’attrice Valentina Gadaleta. Uno spettacolo che unisce le arti nobili dello spettacolo, da guardare, ascoltare e, inevitabilmente, cantare.
COSÌ È (se vi pare)

Scritta nel 1917, quella che a nostro avviso, con i Sei personaggi, è la più bella commedia di Pirandello, presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità! L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. “Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco”. Geppy Gleijeses ha chiesto a uno dei più importanti video artist del mondo di creare, in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste. All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre
PARADISO XXXIII

Uno spettacolo divulgativo senza che niente sia spiegato. Dante Alighieri, nel 33esimo canto del Paradiso, si trova nell’impaccio dell’essere umano che prova a descrivere l’immenso, l’indicibile, prova a raccontare l’irraccontabile. Questo scarto rispetto alla “somma meraviglia” sarà messo in scena creando un’esperienza unica, quasi fisica per lo spettatore al cospetto dell’immensità. Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. Dal suono avvincente ed “etterno” germoglia la musica inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia e scaturisce la regia visionaria e impalpabile di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, poeti dello sguardo, capaci di muoversi tra cerimonie olimpiche, teatro e show portando sempre con loro una stilla di magia del Cirque du Soleil. Grazie alla loro esperienza crossmediale, accadrà qualcosa di magico e meraviglioso di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.
FLOWING

Flowing è un flusso di coscienza, libero e continuo, senza segni, senza ragione, senza legamenti. È una esplorazione interiore, un viaggio tra immagini che sbocciano, seguendo qualcosa che mai si potrà raggiungere. Flowing è emozioni e sogni lasciati liberi, è quadri in movimento creati semplicemente, seguendo il fluire stesso, assecondando la bellezza e le emozioni. Come un caleidoscopio in continuo cambiamento, un dolce viaggio tra terra e aria, senza soluzione di continuità, senza gravità e senza pesi nell’anima.
ANIME SOTTILI

Il nuovo lavoro del pluripremiato musicista e compositore Riccardo Joshua Moretti in 1° nazionale assoluta. Moretti è tra i più apprezzati esperti e compositori di musica ebraica. Eclettico musicista è anche attore, ha infatti prestato il suo volto a Giacomo Puccini in occasione del film “Puccini e la Fanciulla” di Paolo Benvenuti presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2008.