INVITO ALL’OPERA

Un trio composto da due cantanti lirici, il tenore Raffaele Pastore e il soprano Silvia Susan Rosato Franchini, accompagnati al pianoforte dal pianista, musicisti affermati, desidera proporre un concerto con l’esecuzione delle note di grandi ed immortali brani della nostra tradizione musicale lirica e della canzone italiana, napoletana ed internazionale spagnola. Il programma della serata si suddivide in due parti: inizialmente verranno eseguiti brani lirici del melodramma ottocentesco (Donizetti, Verdi e Puccini) e per finire brani più caratteristici e brillanti tratti da operette, tanghi e canzoni napoletane conosciute dal pubblico.

NON SVEGLIATE LO SPETTATORE

“Attraverso aneddoti, lettere, racconti, i personaggi prendono forma diventando maschere senza tempo – afferma il regista e compositore Davide Cavuti – I quadri proposti riverberano di senso etico, sociale e storico. Il viaggio con Flaiano (e il suo taccuino) è un prezioso insegnamento per affrontare le nuove sfide dell’esistenza. Il rapporto tra il cinema, il teatro, la letteratura e la musica costituisce una chiave di lettura importante per penetrare i valori di interscambio tra cultura, formazione e apprendimento, affinché siano da stimolo per la ricerca e l’approfondimento delle opere dei grandi scrittori spesso dimenticati”. Lo spettatore sarà proiettato, con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole, nel mondo della letteratura, del cinema e del teatro attraverso la recitazione di uno straordinario attore quale Lino Guanciale e il commento musicale del maestro Davide Cavuti.

PIGIAMA PER SEI

Il più classico dei triangoli: lui, lei, l’altra. Che diventa un rombo, nel momento in cui si scopre che il vecchio amico, invitato dal marito per fungere da alibi durante l’incontro clandestino con l’amante, è a sua volta  l’amante della moglie. Ma la figura diventa un poligono complesso, allorché la cameriera mandata da un’agenzia,  complice il destino beffardo che vuole che porti lo stesso nome, viene scambiata per l’amante del marito dall’amico, ma è costretta a interpretare il ruolo di amante di  quest’ultimo agli occhi della moglie, che è ovviamente gelosa, ma non può svelarsi finché… Finché ognuno è costretto a interpretare un ruolo diverso a seconda di quali siano le persone presenti nella stanza, in un crescendo turbinante di equivoci e risate. Pigiama per sei è il tipico meccanismo perfetto. Uno spettacolo lieve, veloce, divertente, che non rinuncia però a fare uno spaccato impietoso della vacuità che caratterizzava i rapporti personali nel pieno degli anni ’80 in cui  il testo è nato, ma che non è migliorata ai nostri giorni.

TANTO VALE DIVERTIRSI

“Un po’ per celia, un po’ per non morire!” diceva Ettore Petrolini citando Madama Butterfly. E non è proprio per esorcizzare la morte che l’uomo, o qualcuno più su, ha inventato la risata? E cosa c’è di meglio, allora, che cambiare una brutta tragedia, il famoso Amleto di Shakespeare, in una farsa che possa far morire… dal ridere? Tre strampalati attori comici ci proveranno disperatamente in una misteriosa corsa contro il tempo: vaudeville, teatro comico futurista, kabarett, avanspettacolo, rivista, umorismo yiddish sono mescolati in un gran pentolone con le parole del bardo inglese. Un surreale omaggio alla comicità del ‘900 e alla sua Storia: una incessante gioiosa cavalcata tra frizzi, guizzi e lazzi in fuga da una tragedia che intanto rincorre, s’avvicina, non s’arrende e soprattutto non si rassegna alla sconfitta. Vuole riprendersi ciò che è suo. Sorge il dubbio che ci sia poco ormai da ridere. Eppure… “Non abbiamo più molto da perdere, mi sembra. Tanto vale… Divertirsi. No?

IL FU MATTIA PASCAL

“Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento.” Sono state proprie le parole che Pirandello fa dire al suo protagonista a suggerirci la chiave per raccontare le vicende di Mattia Pascal. Abbiamo voluto sperimentare un linguaggio che potesse essere accessibile e appetibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni. Con l’obiettivo di allontanarci dalla visione polverosa erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari, abbiamo scelto un punto di vista vitale, dinamico e divertito di questo “caso davvero strano”. Insieme a Raffaele Toninelli, che ha creato una drammaturgia musicale sul testo, abbiamo dato vita a un’atmosfera non realistica. Non abbiamo voluto ambientare il testo precisamente nei primi anni del secolo scorso, abbiamo preferito traslarlo e trascinarlo lungo il ‘900 per assecondare la contemporaneità dei temi trattati nell’opera: il rapporto con la propria identità, oggi moltiplicata dai tanti “profili” di cui ormai ci serviamo quotidianamente per comunicare sui social.

REGARD DUO

Marcello Sette, nato nel novembre 2000, si è diplomato con il massimo dei voti e la menzione d’onore al conservatorio N. Piccinni di Bari sotto la guida del Maestro Fiorino. Per tre anni consecutivi dal 2014 è stato nominato eccellenza del conservatorio. Greta Maria Lobefaro, classe 2001, studia pianoforte sotto la guida della professoressa Giovanna Valente, diplomandosi in pianoforte presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari a 15 anni, con votazione 10, lode e menzione d’onore. E’ allieva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma, terzo anno, nella classe del M° Benedetto Lupo. E’ allieva dell’Accademia pianistica internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, nella classe dei Maestri Roberto Giordano ed Enrico Pace

MARIA MEEROVICH – VINCENZO ZOPPI

Maria Meerovich nasce a Leningrado (attuale San Pietroburgo) nel 1982. Si diploma in pianoforte alla  Scuola delle Arti di San Pietroburgo nel 1997 con il massimo dei voti in tutte le materie. Si forma  vocalmente nella classe di canto lirico di Svetlana Burkovskaja al College di musica presso il Conservatorio  “Rimskiy-Korsakov” di San-Pietroburgo. Vincenzo Zoppi nasce a Eboli (SA) nel novembre dell’88. Sin da piccolo intraprende gli studi musicali, dapprima con lo studio della fisarmonica e poi con lo studio del pianoforte presso il conservatorio “G.Martucci” di Salerno. Qui si diploma con il massimo dei voti e apprende i principi dell’armonia e del contrappunto nella classe di composizione del maestro Michele Salerno. Assieme presenziano regolarmente in stagioni concertistiche nazionali ed internazionali.

MARI ICHIHASHI

Mari Ichihashi è nata a Nagoya (Giappone) nel 1997. Dopo la laurea presso la Tokyo University of the Arts, dal 2021 vive a Mannheim, dove studia presso l’Università di Musica e Arti dello spettacolo nel programma del master del Prof. Wolfram Schmitt-Leonardy. Durante la sua formazione in Giappone ha vinto i seguenti premi: – 2° Premio e Yokohama Citizen Award al 65° All Japan Student Music Competition Piano Division Junior High School Division Nagoya Tournament. – 2° premio al 68° torneo di Nagaya della divisione pianistica del concorso musicale studentesco giapponese. Miglior Premio al 39° Concorso Pianistico PTN Duet Advanced. – 2° premio al 24° Concorso Pianistico HuppelTosu Divisione Huppel.  Ha frequentato numerose masterclass con pianisti e insegnanti di fama internazionale, tra cui HirokoNakamura, Michael KristMeister, Boris Petrushansky, Victor Rosenbaum, Wolfram Schmitt-Leonardy, GerritZitterbart e IchiroNodaira. I successi più recenti di Mari Ichihashi sono il 1° premio al Concorso Internazionale di Musica di Verona 2022 e il 2° premio al 24° Concorso Pianistico Pietro Argento 2022. Il suo straordinariamente ampio repertorio abbraccia tutte le epoche della letteratura pianistica.

DAMA SAXOPHONE QUARTET

Melanie Armillotta , nata a Foggia il 27 agosto 1999, si avvicina alla musica all’età di 11 anni. Ha conseguito la Laurea triennale in Sassofono presso il Conservatorio di musica Umberto Giordano di Foggia, nella classe di Daniele Berdini, dove attualmente è iscritta al 2° anno del Biennio.  Angelo Riccardo, nato nel 2000 a Manfredonia, si avvicina alla musica all’età di 12 anni. È  iscritto al 1° anno del Biennio di Sassofono presso il Conservatorio Umberto  Giordano di Foggia, nella classe di Daniele Berdini.  Entrambi sono membri del DAMA Saxophone Quartet, nato nell’ottobre 2021, con il quale hanno partecipato alla 24a edizione del Concorso Internazionale Pietro Argento vincendo il 2° Premio.

EDUARDO CASTELLANO – SARA  CASTELLANO

Il Duo Castellano è composto  dai fratelli Eduardo (18 anni) e Sara (21 anni). Iniziano a suonare il pianoforte a  4 e 5 anni con Maria Goretta  Rizzi e nel 2008 in duo. Allievi del Conservatorio Pollini dal  2012, a settembre 2016 sono  stati ammessi con il massimo dei  voti al Triennio Accademico. Il 7 novembre 2017 hanno vinto la selezione al XII Concorso Crescendo International  Music Competition e sono stati invitati a suonare a febbraio del 2018 a New York nella  Weill Recital Hall (Carnegie Hall) e hanno partecipato ad una Masterclass alla Juilliard  School.