Un tributo quasi dovuto che unisce il mondo della Grecia antica, la terraferma tenace di Puglia e l’Europa. L’occasione è data dall’anniversario di una rappresentazione dell’Antigona del grande compositore Tommaso Traetta andata in scena 250 anni fa a San Pietroburgo con un cast d’eccellenza che vedeva brillare Caterina Gabrielli, uno dei soprani drammatici più celebri dell’epoca. Insieme a lei giungeva a San Pietroburgo, il librettista Marco Coltellini, che aveva già lavorato con Traetta per l ‘Ifigenia in Tauride. Non possiamo sottovalutare il grande legame intellettuale fra i due autori, quello letterario e quello musicale, in un’opera che ha per soggetto i diritti dell’uomo, delle leggi non scritte della Natura, ed il loro contrasto con quelle promulgate dall’uomo, tema che aveva affascinato i liberi spiriti liberi illuministi. Un file rouge unisce in questa messa in scena i versi eterni di Sofocle e di Coltellini, alcune memorabili immagini cinematografiche in bianco e nero di Irene Papas che sembrano incarnare la mitologia stessa della tragedia, le musiche di Traetta nell’esecuzione diretta da Christophe Rousset e da Vito Clemente, la danza e l’interpretazione teatrale dell’eroina tragica. Una produzione sostenuta dal Comune di Bitonto che nasce nel Teatro Comunale Tommaso Traetta 250 anni dopo la rappresentazione di San Pietroburgo.