In teatro, rappresentare la vita e la storia di due gemelli siamesi, è opera ardua per gli interpreti che devono necessariamente recitare attaccati rinunciando alla propria gestualità, per sincronizzazione movimenti resi possibili da lunghe prove ed allenamenti continui e poter dare al pubblico la suggestione del loro effettivo attaccamento fisico e psicologico.
Biagio e Ketty sono due gemelli siamesi ormai avanti con gli anni, che decidono di separarsi dopo un’esistenza trascorsa nel loro guscio di abitudini, fatto di appuntamenti con i programmi tv, hobby e collezionismi fuori dal mondo, medicine e orari del pranzo e della cena, rinfacciandosi continuamente la vicendevole mal sopportazione e imprecando contro il destino che non gli ha concesso una vita indipendente. Non hanno mai smesso di aspirare a vivere una vita normale, da singoli, pur essendo fortissimo l’attaccamento l’uno all’altra, che va oltre l’amore fraterno, entrando nel sistema simbiotico dei due, consolidato in tanti di vita in un solo corpo. I due raccontano i loro sentimenti, le loro aspettative, il bisogno di entrambi di avere dei partner, possibili amori che fanno sbocciare virtualmente sui social ma non hanno il coraggio di avvicinare per paura di un netto rifiuto se scoprissero il loro stato.
E quando però questo avviene, quando cioè i potenziali amanti vogliono davvero conoscerli di persona, loro cercheranno di nascondere il loro grave problema con tanti stratagemmi, sino a che non si riveleranno per quello che sono realmente. E poi vediamo figure inquietanti, come il chirurgo plastico, che gli garantisce l’ottimo risultato dell’operazione ma che è più proteso a far denaro che il resto, lo spacciatore di organi umani, utili ai due per completare l’intervento chirurgico.
In teatro, rappresentare la vita e la storia di due gemelli siamesi, è opera ardua per gli interpreti che devono necessariamente recitare attaccati rinunciando alla propria gestualità, per sincronizzazione movimenti resi possibili da lunghe prove ed allenamenti continui e poter dare al pubblico la suggestione del loro effettivo attaccamento fisico e psicologico.
Biagio e Ketty sono due gemelli siamesi ormai avanti con gli anni, che decidono di separarsi dopo un’esistenza trascorsa nel loro guscio di abitudini, fatto di appuntamenti con i programmi tv, hobby e collezionismi fuori dal mondo, medicine e orari del pranzo e della cena, rinfacciandosi continuamente la vicendevole mal sopportazione e imprecando contro il destino che non gli ha concesso una vita indipendente. Non hanno mai smesso di aspirare a vivere una vita normale, da singoli, pur essendo fortissimo l’attaccamento l’uno all’altra, che va oltre l’amore fraterno, entrando nel sistema simbiotico dei due, consolidato in tanti di vita in un solo corpo. I due raccontano i loro sentimenti, le loro aspettative, il bisogno di entrambi di avere dei partner, possibili amori che fanno sbocciare virtualmente sui social ma non hanno il coraggio di avvicinare per paura di un netto rifiuto se scoprissero il loro stato.
E quando però questo avviene, quando cioè i potenziali amanti vogliono davvero conoscerli di persona, loro cercheranno di nascondere il loro grave problema con tanti stratagemmi, sino a che non si riveleranno per quello che sono realmente. E poi vediamo figure inquietanti, come il chirurgo plastico, che gli garantisce l’ottimo risultato dell’operazione ma che è più proteso a far denaro che il resto, lo spacciatore di organi umani, utili ai due per completare l’intervento chirurgico.
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