Flavio Albanese e le Faraualla a Mola di Bari il 4 aprile con “Il canto di Ulisse, da l’Odissea di Omero””.

Penultimo appuntamento per la stagione teatrale del Teatro Van Westerhout, voluta dal Comune di Mola di Bari d’intesa con Puglia Culture. Venerdì 4 aprile (ore 21.00) la Compagnia del Sole con Flavio Albanese insieme alle Faraualla porta in scena “Il canto di Ulisse, da l’Odissea di Omero”, regia di Marinella Anaclerio. Flavio Albanese propone un viaggio nel mondo di Ulisse, invitando gli spettatori ad “entrare” nell’Odissea e nel suo immaginario, popolato da Eroi, Dei, creature magiche e suoni. Protagonista dello spettacolo è la parola in prosa e in versi che alternata ai canti suggestivi del quartetto vocale Faraualla, che da anni si impegna nella ricerca della musica etnica e dell’uso della voce come “strumento”, darà vita e corpo al nostro viaggio nel mito.
Federica Luna Vincenti in Puglia con “Sissi l’imperatrice” dall’1 al 5 aprile a Bisceglie, Polignano a Mare, Lecce, Fasano e Cerignola

Sono cinque le date in Puglia per Federica Luna Vincenti che interpreta la tormentata e anticonformista vita dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria in “Sissi l’imperatrice”, la grande storia dell’inquieta e tormentata vita di Elisabetta d’Austria, regina di bellezza e simbolo dell’indipendenza femminile. Una rivisitazione teatrale scritta e diretta da Roberto Cavosi. Il suo tour nel tacco d’Italia organizzato per le stagioni teatrali dei Comuni in collaborazione con Puglia Culture inizia il 1° aprile da Bisceglie (Politeama Italia, ore 21.00) per proseguire il 2 aprile a Polignano a Mare (Teatro Vignola, ore 21.00), il 3 aprile a Lecce (Teatro Apollo, ore 21.00), il 4 aprile a Fasano (Teatro J.F. Kennedy, ore 20.30) e infine il 5 aprile a Cerignola (Roma Teatro Cinema E …, ore 21.00. Qui è attiva una promozione speciale: https://www.facebook.com/share/p/15NPgCB3e5/).
Messaggio per la Giornata Mondiale del Teatro 2025 di Theodoros Terzopoulos

Può il teatro sentire il grido di aiuto che i nostri tempi stanno lanciando, in un mondo di cittadini impoveriti, rinchiusi in celle di realtà virtuale, trincerati nella loro soffocante privacy? In un mondo di esistenze robotizzate all’interno di un sistema totalitario di controllo e repressione in ogni ambito della vita? Il teatro è preoccupato per la distruzione ecologica, il riscaldamento globale, la massiccia perdita di biodiversità, l’inquinamento degli oceani, lo scioglimento delle calotte polari, l’aumento degli incendi boschivi e gli eventi meteorologici estremi? Può il teatro diventare parte attiva dell’ecosistema? Da molti anni il teatro sta osservando l’impatto dell’uomo sul pianeta, ma ha difficoltà ad affrontare questo problema. Si preoccupa il teatro della condizione umana così come si sta delineando nel XXI secolo, in cui il cittadino è manipolato da interessi politici ed economici, reti mediatiche e aziende che formano l’opinione pubblica? Dove i social media, per quanto la facilitino, sono il grande alibi della comunicazione, perché garantiscono la necessaria distanza di sicurezza dall’Altro? Un senso pervasivo di paura dell’Altro, del diverso, dello Straniero, domina i nostri pensieri e le nostre azioni. Può il teatro fungere da laboratorio per la coesistenza delle differenze senza tenere conto del trauma sanguinante? Il trauma sanguinante ci invita a ricostruire il Mito. E come dice Heiner Müller: “Il mito è un aggregato, una macchina alla quale si possono collegare macchine sempre nuove e diverse. Trasporta l’energia fino a quando la velocità crescente farà esplodere il campo culturale” e, aggiungerei, il campo della barbarie. I riflettori del teatro possono far luce sul trauma sociale e smettere di gettare un’immagine fuorviante su sé stesso? Domande che non ammettono risposte definitive, perché il teatro esiste e sopravvive grazie a domande senza risposta. Domande innescate da Dioniso, che attraversa il suo luogo di nascita, l’orchestra del teatro antico, e continua il suo silenzioso viaggio da profugo attraverso paesaggi di guerra, oggi, nella Giornata Mondiale del Teatro. Guardiamo negli occhi Dioniso, il dio estatico del teatro e del Mito che unisce passato, presente e futuro, figlio di due nascite, da Zeus e da Semele, espressione di identità fluide, femminile e maschile, iroso e gentile, divino e animale, in bilico tra follia e ragione, ordine e caos, un acrobata sul crinale tra la vita e la morte. Dioniso pone una domanda ontologica fondamentale: “Qual è il senso di tutto questo?” una domanda che spinge il creatore verso un’indagine sempre più profonda sulle radici del mito e sulle molteplici dimensioni dell’enigma umano. Abbiamo bisogno di nuovi modi narrativi che coltivino la memoria e creino una nuova responsabilità morale e politica per fuoriuscire dalla multiforme dittatura del Medioevo odierno. Theodoros Terzopoulos Tradotto dall’inglese: Roberta Quarta / Centro Italiano dell’International Theatre Institute La Giornata Mondiale del Teatro (27 marzo) è promossa in tutto il mondo dall’International Theatre Institute (ITI).
Annullato il tour pugliese di Ambra Angiolini con “Oliva Denaro”.

Annullato per motivi di salute il tour pugliese di Ambra Angiolini che avrebbe portato in scena “Oliva Denaro” di Giorgio Gallione tratto dal romanzo di Viola Ardone, dedicato alla storia di Franca Viola, la prima donna italiana a rifiutare il “matrimonio riparatore” in Sicilia negli anni Sessanta. Lo spettacolo era previsto per oggi a Corato, il 26 marzo e il 27 marzo a Taranto, a Fasano il 28 marzo e il 29 e 30 marzo a Foggia. I nostri uffici sono al lavoro per definire le modalità di rimborso che verranno comunicate appena possibile.
“Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro” il 27 marzo a Manfredonia, il 28 a Ceglie Messapica e il 30 a Novoli

Emanuele Aldrovandi, uno dei drammaturghi più apprezzati della nuova generazione, arriva in Puglia con il suo nuovo spettacolo. “Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro” (Associazione Teatrale Autori Vivi) è un’acuta e feroce riflessione sul delicato e, spesso, distruttivo legame tra felicità e realizzazione personale che pone al centro le conseguenze più profonde e intime di una società sempre più orientata alla ricerca del consenso e dell’approvazione immediata. Un dramma comico e tagliente incentrato su una madre che cerca di rendere sua figlia una star. “Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro” sarà a Manfredonia il 27 marzo (ore 21.00, Teatro Comunale Lucio Dalla), a Ceglie Messapica il 28 marzo (ore 21.00, Teatro Comunale) e a Novoli il 30 marzo (ore 20.45, Teatro Comunale) per le stagioni teatrali dei Comuni in collaborazione con Puglia Culture.
Giovanni Cacioppo ad Adelfia e Martina Franca il 29 e 30 marzo

Dal rapporto dei meridionali con il mondo del lavoro agli aneddoti irresistibili nati tra gli amici al bar, il vero centro del mondo, dove tutto prende vita. Si presenta come un viaggio esilarante tra usi, costumi e contraddizioni della nostra epoca, lo spettacolo che Giovanni Cacioppo, uno dei personaggi più noti del panorama del cabaret italiano, porta in scena a fine marzo con la sua inconfondibile ironia. Una raccolta dei suoi migliori monologhi scritti durante una carriera trentennale: “Che rimanga tra di noi”. L’appuntamento è in programma il 29 marzo (ore 20.30, Auditorium Luigi Angiuli) ad Adelfia per la stagione teatrale del Comune in collaborazione con Puglia Culture e con l’associazione Teatrino della Colonna e Circolo Arci; e il 30 marzo a Martina Franca dove, dopo il SOLD OUT della recita delle 18.30 il Comune di Martina Franca, in accordo con Puglia Culture, ha deciso di inserire una seconda recita alle ore 21.00 al Piccolo Teatro Comunale Valerio Cappelli.
“Fedra dove si ride e si muore” il 25 marzo debutto al Teatro Giordano di Foggia. Il 26 matinée per le scuole.

Il 25 marzo a Foggia (Teatro Umberto Giordano) alle 21.00 la Piccola Compagnia Impertinente debutta con lo spettacolo “Fedra Dove Si Ride e Si Muore” che affronta il tema della legalità attraverso la rilettura di un classico. Lo spettacolo è inserito nella rassegna di teatro civile “Riprendiamoci la scena” ideata e organizzata dal Presidio Libera Foggia “N. Ciuffreda e F. Marcone” e dall’ANM Associazione Nazionale Magistrati – sottosezione di Foggia, e dall’amministrazione comunale di Foggia – assessorato alla Cultura e assessorato alla Legalità -, con il sostegno di Puglia Culture e Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Lo spettacolo sarà replicato anche in matinée per le scuole il 26 marzo alle 10.00 sempre al Teatro Umberto Giordano di Foggia. “La Fedra Dove Si Ride e Si Muore” è una tragicommedia, per la regia di Pierluigi Bevilacqua, che reinterpreta la celebre Fedra di Seneca, portandola in un contesto contemporaneo e criminale. Una storia di vendetta, potere e rivalsa che ti terrà incollato alla sedia dall’inizio alla fine. Don Teseo è un boss in crisi, Ippolito un giovane senza scrupoli, e Fedra una donna pronta a tutto per la sua vendetta. Una trama che fonde prosa e versi, in un gioco teatrale che esplora i confini tra commedia e tragedia.
A Massafra il prossimo 6 aprile alle 18.00 “Il nuotatore di Auschwitz” con Raoul Bova.

A Massafra il prossimo 6 aprile alle 18.00 al Teatro Comunale va in scena “Il nuotatore di Auschwitz” con Raoul Bova, che sostituisce “Non hanno un amico” con Luca Bizzarri del 22 marzo prossimo. Lo spettacolo (Enfi Teatro srl / Il Parioli Teatro) è ispirato alla vera storia di Alfred Nakache e al libro “Uno psicologo nei lager” di Viktor E. Frankl con adattamento e regia di Luca De Bei.
A Barletta il 22 marzo “La sagra della primavera, il rituale del ritorno”.

Sabato 22 marzo alle 20.30, a Barletta-Teatro Curci, nell’ambito della stagione del Comune di Barletta in collaborazione con Puglia Culture, in scena la danza con Equilibrio Dinamico Dance Company ne “La sagra della primavera, il rituale del ritorno”, coreografia di Roberta Ferrara. Un classico intramontabile della danza in uno spettacolo che unisce tradizione e sperimentazione. A partire dal genio di Igor Stravinskij, la coreografa Roberta Ferrara dà vita ad una reinterpretazione della celebre opera dove i quadri non rappresentano più il sacrificio della vergine alla divinità ma una comunità utopica che abbraccia il principio di uguaglianza e convivenza armoniosa, pronta a sacrificarsi per un bene comune, un’adorazione collettiva in nome di ideali, una morte che prepara ad una rinascita sconosciuta. Affascinata da sempre dalle forme rituali, la coreografa Roberta Ferrara intravede nelle ritualità il valore del gesto, del tempo, della cura intesa come condivisione, della collettività che si raduna. II compositore Benedetto Boccuzzi attraversa la partitura stravinskiana con l’elettronica, trasponendola in un nuovo spazio aumentato e multidimensionale. Una creazione dove si raccolgono energie primordiali, viscerali e sublimazioni pagane attraverso una scrittura coreografica corale ridisegnata sui corpi dei dieci danzatori. Un manifesto, dove ancora è possibile credere al miracolo che qualcosa di meraviglioso possa fiorire.
Il 21 marzo spazio alla danza a Putignano con “Confini Disumani” in fuori abbonamento.

Il 21 marzo (ore 21.00) Equilibrio Dinamico DANCE Company porterà in scena “Confini disumani”, concept e coreografia di Roberta Ferrara, appuntamento speciale fuori abbonamento dedicato alla danza e inserito nella stagione teatrale e di danza 2024/25 della Città di Putignano in collaborazione con Puglia Culture ospitato nel Teatro Comunale Giovanni Laterza. L’evento rientra nell’attività di residenza artistica della Compagnia Equilibrio Dinamico in collaborazione con la Città di Putignano, finalizzata alla realizzazione di attività di produzione e alta formazione internazionale. Lo spettacolo sarà portato in scena in serale come momento di apertura e restituzione alla comunità da parte della compagnia che, nella sua attività, prevede anche il coinvolgimento delle scuole di danza del territorio negli spazi del Teatro Comunale.