In questo tempo di guerra il testo Pace, scritto da un Aristofane poco più che ventenne, stanco della lunga guerra che devastava la sua città, arriva con forza esplosiva tra i nostri corpi e i nostri sguardi, e ci trascina con sé in un nuovo lavoro di Comunità.
Quel rito collettivo di teatralità diffusa, dove gli adolescenti e i bambini si fanno teatro vivo, assieme ai musicisti e agli attori della Compagnia.
Eccoci allora nella piazza della nostra Atene a chiederci che cos’è la Pace, dove la si possa trovare e a fare il tifo per Trigeo, un folle, un pazzo forse, uno che dopo aver imprecato contro gli dei distratti ha avuto un’idea strampalata: raggiungere l’Olimpo per ritrovare la Pace dispersa, per sé e per la terra tutta.