Come ad imitare la traiettoria di una cometa periodica, questa danza si presenta come un’effimera scia nello spazio.
Qui il danzatore abbandona qualsiasi tipo di riferimento narrativo per lanciarsi, come un corpo celeste, in traiettorie e in dinamiche, in cambi di qualità e densità danzate, in stasi e rapide torsioni nello spazio vuoto.