Teresa è laureata, ha un dottorato, ha svolto un paio di tirocini importanti, ed è alla ricerca del suo primo lavoro. Dopo numerose risposte negative, ripone le sue ultime speranze in un amico di un amico di un amico, che lavora in un non precisato ufficio. Teresa si presenta senza appuntamento ed è costretta ad attendere che arrivi il suo turno: vedrà passare davanti a lei molti personaggi, e ascolterà le loro storie, partecipando al dramma di precarietà e sfruttamento che caratterizza il lavoratore e l’essere umano moderni.
Caporal minore è uno spettacolo surreale, a tratti grottesco, nel quale fa da padrone il clima di perenne attesa, attesa di un sogno, di un obiettivo, di una realizzazione che non arriva mai. Le voci presenti sul palco sono quelle delle migliaia di vittime del caporalato che, mai come oggi, urlano il bisogno di essere ascoltate.