Performance che coinvolge ad ogni replica dieci persone di diverse età e provenienza, selezionate ad hoc, per indagare lo spazio tra i corpi e la sua densità emotiva nelle relazioni umane.
Il lavoro prende spunto dagli studi dell’antropologo americano Edward Hall sulla correlazione tra distanza relazionale e distanza fisica pubblicati nel testo ‘La dimensione nascosta’.
In scena, in una immaginaria balera, i dieci partecipanti ballano e reagiscono col corpo agli stimoli del coreografo, diventando uno specchio per il pubblico.