Gianni-Pasquale, 46 anni, sessualmente ambiguo, cocco di mama, forse lunatico, definitivamente disturbato. Disperatamente innamorato e amante di essere disperato. Senza filtro, lui, senza limiti di generosità, infligge alla sua amante un’infusione del suo tormento.
“Cara Maruzza,
Ti scrivo questa lettera perché ti apprezzo davvero tanto.
La prima volta che ti ho vista, il mio cuore mi ha indelicatamente sussurrato “è lei”.
Il modo in cui mi solletichi i baffi, il modo in cui mi fissi. Mi rendi palpitante.
Mi piacerebbe, se me lo concedessi, di darti il mio fiore.”
Gianni-Pasquale, una lettera d’amore per una bambola gonfiabile.